Mattia De Marchi è forse (anche senza forse) il più noto gravellista italiano. Nel 2023 ha vinto la prestigiosa The Traka, in Spagna, quest’anno ha chiuso in quinta posizione l’Unbound 200, la gara americana considerata da molti un vero mondiale gravel. De Marchi è quindi ancora in pienissima attività, ma in questi mesi al ruolo di corridore ha affiancato per la prima volta anche quello dell’organizzatore. Il fine settimana del 28-30 marzo 2025 esordirà infatti The Hills, una gara gravel ideata proprio da Mattia assieme a due amici.
L’evento si terrà al polo sportivo de “Le Bandie” a Spresiano (provincia di Treviso), da dove è partito il mondiale gravel 2023 vinto da Mohorič. Ci siamo fatti raccontare dall’atleta veneto com’è nato questo progetto (le cui iscrizioni apriranno a breve) e cosa avrà di diverso dagli altri appuntamenti sulla ghiaia nel nostro Paese.
Mattia, raccontaci com’è nata questa The Hills.
Da una serie di incontri e occasioni arrivate nel momento giusto. Era da un po’ che mi ronzava in testa l’idea di creare in Italia un evento gravel sul modello internazionale. Poi è successo che sono entrato in contatto con Federico Casalini e Nicolò Donatacci, due ragazzi che lavorano per una gara di mtb ad Asiago, e mi hanno detto che a Le Bandie volevano organizzare un evento per il 2025, visto il successo del mondiale. Loro sapevano come si mette in piedi un evento, io conosco bene l’ambiente gravel, quindi ci siamo detti “Proviamoci”. L’idea è stata fin dall’inizio quella di un evento di qualità permanente.
Hai parlato di una gara sul modello internazionale. Cosa intendi?
Ci siamo ispirati al format di The Traka, una gara di alto livello agonistico ma allo stesso tempo aperta, conviviale, in cui non ci sono barriere tra i professionisti e gli amatori. Per esempio chiunque si può iscrivere scegliendo la propria categoria, anche elite volendo. Poi ci saranno anche i gruppi divisi per età, e per quelli stiamo pensando ad un format particolare, se avremo molte presenze come pensiamo.
Cioè?
Il giorno prima della gara, il venerdì, vorremmo fare un prologo attorno al lago per gli amatori, per determinare i migliori 5-10 di ogni categoria e chi parte davanti in griglia. Per gli elite invece non dovrebbe essere necessario perché non sono mai tantissimi, e comunque in quel caso fa fede il ranking. Abbiamo deciso di entrare nel circuito Gravel Earth Series, che ospita molte gare in giro per il mondo tra cui proprio The Traka e altre come The Rift. Noi saremo il primo evento italiano.
Parlaci un po’ del percorso
La gara del sabato sarà di circa 170 chilometri con 2.200 metri di dislivello, un tracciato misto tra circuito e in linea. Vogliamo impattare il meno possibile sulla viabilità e allo stesso tempo passare per i punti più belli di quella zona che si sposa benissimo con il gravel. Infatti il fondo sarà per l’80 per cento in sterrato e solo il 20 su asfalto. Ci saranno dei tratti in pianura lungo il Piave e poi naturalmente le Colline del Prosecco, con strappi di tutti i tipi, alcuni più dolci altri molto duri. Insomma puntiamo molto sul territorio e in questo Le Bandie è la location perfetta.
Perché?
Perché c’è tutto lo spazio necessario per il villaggio, è servito bene logisticamente anche per chi arriva da fuori Europa. E poi ci sono tutti i servizi necessari, dalle docce agli spogliatoi, dal camping alle piscine. C’è poi anche un altro aspetto a cui teniamo molto e che ci distinguerà dagli altri.
Quale?
La prima cosa che dico ai brand che sto contattando è che vogliamo che la loro presenza non sia solo commerciale, ma attiva. Può essere offrire un caffè o dei gadget, l’importante è che si crei un clima familiare, come un grande ritrovo tra amici. A proposito di famiglia vogliamo anche allestire un’area bambini, in modo che anche chi ha figli sia invogliato a partecipare.
C’è anche il caso che qualcuno si fermi per più giorni…
Vogliamo spingere proprio su questo. Per quello facciamo la gara di sabato, in modo che le persone poi possano godersi la domenica in zona, rilassarsi in piscina, e perché no scegliere di restare qualche giorno in più. E poi la domenica serve anche per godersi liberamente il sabato sera, quando abbiamo in programma un grande after party. Perché il gravel è questo: competizione, fatica, ma poi condivisione e divertimento tutti assieme.