Un anello di cinquecento metri, interamente in asfalto, all’interno del Parco Nord Milano. Il velodromo che sorge in uno dei polmoni verdi del capoluogo lombardo, realizzato nel 2005 intorno a uno dei bacini idrici che raccoglie le acque in eccesso del fiume Seveso, è diventato un esempio virtuoso e da replicare. Da qui nasce l’iniziativa realizzata da Federparchi Lombardia, l’associazione DateciPista (che dal 2011 gestisce il velodromo e gli accessi ad esso) e ZEROSBATTI.
Il tutto si traduce in un evento, in programma il prossimo 12 settembre alle ore 11,00 presso il velodromo del Parco Nord Milano, che ha l’obiettivo di presentare ai Presidenti e ai Direttori dei Parchi della Lombardia un modello capace di far vivere la bici in maniera sicura e divertente (in apertura foto Omni Sport).
Un luogo sicuro
L’organizzazione del Velodromo Parco Nord Milano è stata affidata, dal 2011, all’associazione DateciPista, un insieme di volontari (se ne contano una cinquantina) grazie ai quali la struttura è diventata uno dei punti di riferimento per chi vuole pedalare in sicurezza e lontano dal traffico. Il numero di ingressi annuali raggiunge numeri elevati, se ne contano 18.000.
«Il Velodromo Parco Nord Milano vive grazie ai volontari di dateciPista – spiega Mario Bodei, presidente dell’associazione – appassionati che si alternano nell’apertura, nella manutenzione e nell’accoglienza. È un modello semplice, ma concreto e sostenibile. Dimostra che con la passione e la collaborazione si può dare a tutti la possibilità di praticare il ciclismo in un luogo sicuro e condiviso».
«Noi come associazione – prosegue – lavoriamo nel velodromo dal 2006, a quel tempo era il Parco Nord a occuparsi della gestione. Qualche anno dopo, nel 2011, ci è stata affidata la gestione completa della struttura. Abbiamo fatto anche dei lavori di manutenzione, con l’inserimento di nuove strutture».
Una piccola parte
Ognuno dei quasi cinquanta volontari che sono iscritti all’associazione DateciPista dedica una piccola parte del suo tempo a questo velodromo.
«Siamo riusciti a creare un sistema in grado di autofinanziarsi – continua il presidente Mario Bodei – e lo facciamo grazie a una piccola quota che chiediamo a chi viene a girare, il costo dell’ingresso è di 1,50 euro al giorno. Esiste anche la formula dell’abbonamento con dieci ingressi a 10 euro. Siccome abbiamo diversi volontari l’impegno richiesto è minimo, si parla di un turno a testa al mese. La nostra associazione, inoltre, è pluri assicurata e ogni volontario ha fatto il corso di primo soccorso, questo prevede anche un aggiornamento ogni due anni».
Un esempio
L’evento del prossimo 12 settembre, ha quindi come obiettivo quello di voler dimostrare che l’utilizzo delle aree verdi in città può essere un modo per creare spazi sicuri nei quali i cittadini possono rifugiarsi.
«Il Velodromo del Parco Nord Milano rappresenta un modello virtuoso di utilizzo delle risorse pubbliche – ha dichiarato l’Avvocato Federico Balconi di ZEROSBATTI – creare spazi sicuri e accessibili significa promuovere lo sport, prevenire i rischi legati alla circolazione stradale e offrire ai più giovani un luogo adeguato per crescere e allenarsi. Il Velodromo del Parco Nord di Milano dimostra come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità possa tradursi in un progetto concreto, replicabile e capace di unire sicurezza, inclusione e valorizzazione del territorio. Investire in infrastrutture di questo tipo significa investire in salute, tutela e futuro».