La Puglia si prepara a indossare i suoi abiti vintage per accogliere la quinta edizione della Ciclostorica Puglia, in programma il 2 novembre con partenza e arrivo a Polignano a Mare. Alla guida dell’organizzazione c’è Bepi Arrivo, presidente dell’Mtb Club Bari, un’associazione attiva dal 1989 che, oltre a promuovere il ciclismo in tutte le sue forme, è impegnata anche in progetti sociali e di inclusione.
«L’idea della Ciclostorica Puglia – racconta Arrivo – è nata da una chiacchierata con Giancarlo Brocci, patron dell’Eroica. Fu lui a spronarmi a creare una versione pugliese e a suggerirne il nome in una nostra telefonata amichevole. Anche quest’anno sarà nostro gradito ospite già dal sabato, quando faremo una pedalata di 40-50 chilometri».
Tre percorsi fra trulli e masserie
La manifestazione celebra il fascino della bicicletta d’epoca, ma anche la bellezza del territorio pugliese. «Partiamo da Polignano, una città unica al mondo con le sue case a strapiombo sul mare – spiega Arrivo – poi raggiungiamo Monopoli, una cittadina di pescatori, e gli scavi di Egnazia, dove i partecipanti potranno visitare l’area archeologica e il museo».
Da lì il gruppo si divide in tre percorsi: corto da 50 chilometri, medio da 100 e “audace”, per i più esperti, da percorrere in autonomia con traccia GPS, di 156 chilometri. «Il percorso “audace” – sottolinea Arrivo – sarà una sorta di randonnée, ovvero un ritorno alle origini del ciclismo: senza ristori né assistenza, in piena libertà, come si faceva una volta».
Il tracciato più lungo tocca anche Alberobello e Locorotondo, per un viaggio tra trulli, masserie e muretti a secco. «Chi sceglie il medio o l’audace scoprirà la Puglia più autentica, quella dei borghi bianchi e del silenzio delle campagne, pedalando tra uliveti e profumo di mare».
Ciclostorica sì, ma con gusto
Come ogni evento che si rispetti, anche la Ciclostorica Puglia ha una forte componente gastronomica. «A ogni tappa – racconta Arrivo – facciamo scoprire le tradizioni culinarie locali. Ad Alberobello ci saranno gli scout che prepareranno il famoso panino pasqualino, mentre a Locorotondo un ristoratore locale cucinerà una zuppa di legumi. All’arrivo, invece, ci aspetta un pranzo con pasta locale, magari orecchiette o cavatelli, e mozzarelle fatte al momento davanti ai partecipanti. Chi non ha mai assaggiato una mozzarella calda, fatta sul posto, vivrà un’esperienza indimenticabile».
Il Manifesto ed il Bicicletterario
Oltre al piacere della pedalata, la Ciclostorica Puglia porta avanti anche un progetto educativo con le scuole del territorio, legato al Manifesto del Ciclismo Sostenibile, ideato dalla giornalista Alessandra Ortenzi in collaborazione con Eroica e il Ministero dell’Ambiente.
«Con questo progetto – spiega Arrivo – vogliamo insegnare ai ragazzi il rispetto per l’ambiente e per il territorio. Le classi partecipano scrivendo poesie o realizzando disegni sul tema della bicicletta e della sostenibilità. Domenica mattina, mentre gli adulti pedaleranno, premieremo simbolicamente i lavori dei bambini, senza classifiche, solo per condividere pensieri e creatività».
Durante l’evento verrà anche presentato il bando del Bicicletterario, iniziativa nazionale dedicata a opere inedite di narrativa e poesia sul mondo della bicicletta. «E’ un modo – aggiunge Arrivo – per unire cultura e ciclismo, due ambiti che si nutrono della stessa passione per la libertà e la scoperta».
Bici eroiche (ma grande inclusività)
Come da tradizione, la partecipazione è riservata a biciclette d’epoca: «Anteriori al 1987 – precisa Arrivo – perché vogliamo mantenere intatto lo spirito eroico». Tuttavia, non mancano eccezioni dettate dall’inclusione: «Quest’anno parteciperà una ragazza affetta da Parkinson che userà una bici moderna. Mi ha chiamato dicendomi che può usare solo quella ed ovviamente non c’è problema. Per noi l’importante è lo spirito, non il mezzo. La Ciclostorica Puglia è aperta a chiunque ami la bici e il territorio».