| 24 Luglio 2025

Sabato al Mottolino Bikepark si celebra la community del freeride

Il 26 luglio, sabato prossimo, il Mottolino Bikepark di Livigno metterà in tavola un evento tutto nuovo che si svolgerà sulla pista nera SIC58, così chiamata in omaggio a Marco Simoncelli. Si tratta di uno dei tracciati più iconici del comprensorio, per il flow sostenuto, le curve veloci e i grandi salti (in apertura foto Ezequiel Urrets). Sarà di conseguenza un evento dall’elevato contenuto tecnico, dedicato al popolo dei rider, nel segno dell’esperienza e dell’adrenalina. Ma non sarà una gara, bensì un vero e proprio contest in cui la stessa community dei rider voterà le rispettive performance, trasformando l’evento in un momento di condivisione e passione. Livigno non è solo allenamenti in altura per stradisti, insomma, ma anche un… parco giochi per gli amanti del gravity.

Dite che non ha molto a che vedere con gli articoli che pubblichiamo di solito? In realtà non è così, perché l’evento di sabato è portatore di uno stile ben preciso: un modo di pensare e vivere la bicicletta che individua una community. La formula è spensierata, almeno così traspare approfondendo il discorso con Ian Rocca, consigliere delegato di Mottolino. E’ lui a guidarci nella vigilia dell’evento e nella filosofia che ha portato alla sua organizzazione. Che fosse qualcosa di speciale lo avevamo intuito leggendo il comunicato, parlando con lui ne abbiamo avuto la conferma.

Ian Rocca, classe 1997, è freeskier, pilota e content creator, nonché consigliere del Mottolino Bikepark
Ian Rocca, classe 1997, è freeskier, pilota e content creator, nonché consigliere del Mottolino Bikepark
Partiamo dal SIC, che cosa rappresenta per voi una pista dedicata a Simoncelli?

Abbiamo avuto per tanti anni un bellissimo rapporto, inizialmente con lui e poi con la sua famiglia. Vengono spesso a Livigno, abbiamo anche una cabina dedicata a Marco. E’ un rapporto che va avanti da tanti anni. Marco non veniva qui per girare con la bici, perché durante la stagione delle gare, era meglio non correre rischi. Però d’inverno veniva con gli sci.

E adesso l’evento di sabato: abbiamo subito avuto la sensazione che non sia una prova di discesa come tante…

Il senso infatti è quello di fare un evento che dia un pochino di leggerezza. Che non sia una gara noiosa come possono essere a volte le gare. Soprattutto abbiamo voluto fare un evento accessibile a tutti. Quindi lo scopo non è solo vincere, quanto piuttosto condividere una giornata di bici tra atleti e promuovere lo spirito di community piuttosto che la gara in sé.

Fin dai mondiali del 2005, il Mottolino Bikepark è uno dei riferimenti del freeride e del gravitiy italiano (foto Ezequiel Urrets)
Fin dai mondiali del 2005, il Mottolino Bikepark è uno dei riferimenti del freeride e del gravitiy italiano (foto Ezequiel Urrets)
La voglia di uno spirito diverso?

Il senso è proprio quello di fare qualcosa di diverso, che sia accessibile a tutti. Ci piace l’idea che un rider possa spingersi oltre, far crescere il proprio livello sportivo. Ma vorremmo che questo avvenisse in amicizia, senza doverlo fare con la pressione della gara. Vogliamo togliere la parte di pressione e alleggerire il tutto, perché sia una giornata tra amici che possano aiutarsi. Questo è lo spirito del freestyle in generale, che sia invernale oppure estivo. Nasce proprio dallo stare insieme agli amici, aumentando il proprio livello tramite la spinta che solo loro possono dare. Sono i valori di questo sport e noi abbiamo voluto riportarlo in un evento dedicato.

Che cosa rappresenta il gravity per Mottolino?

Dal 2005, quando abbiamo aperto il Bikepark dopo i mondiali, c’è stata una crescita importante. Per noi tutto quello che è gravity è il core business della stagione estiva.

Il Mottolino Bikepark ha nel freeride e nel gravity il suo core business per l’estate
Il Mottolino Bikepark ha nel freeride e nel gravity il suo core business per l’estate
Per questo evento avete scelto la pista più iconica, ma anche la più tecnica. Forse è un po’ troppo dire che sia aperto a tutti?

La scelta della SIC58 non è legata al valore sentimentale della pista, poi chiaramente quello viene di conseguenza. La abbiamo scelta proprio perché la pista, per come è fatta, si presta molto bene a questo genere di evento. E’ complicata, non è una pista per tutti, ma per persone che hanno un livello consistente. Ha una serie di salti e di curve molto veloci che si susseguono in uno spazio abbastanza ridotto.

Quindi va bene per chi non pedala, ma anche per chi guarda?

Dà la possibilità di vedere praticamente tutto lo spettacolo nello stesso colpo d’occhio. Si vede tutta o comunque si vede bene tutto il pezzo che ci interessa e ha più strutture in uno spazio contenuto. Per scendere serve una competenza molto avanzata. Però la cosa bella è che, essendo una pista così aperta, dà la possibilità a chi non vuole partecipare di vedere tutto lo show.

L’evento di sabato 26 luglio si svolgerà tutto sulla SIC58, la pista adalta gradazione dedicata a Simoncelli (foto Ezequiel Urrets)
L’evento di sabato 26 luglio si svolgerà tutto sulla SIC58, la pista adalta gradazione dedicata a Simoncelli (foto Ezequiel Urrets)
A fine evento sarete contenti se?

Se la gente si sarà divertita. Ma prima di andare, vorrei sottolineare che le valutazioni delle varie prove non saranno date da giudici o da un cronometro. Saranno gli stessi atleti a valutarsi reciprocamente. Sarà la parte che li unirà ancora di più, quella in linea con lo spirito di questo evento.

Mottolino Bikepark

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