| 6 Gennaio 2025

Alla scoperta di Montevecchia e della Valle del Curone

A pochi chilometri da Milano, nella parte nord della Brianza, nasce il Parco della Valle del Curone che vede come principale attrazione il paesino di Montevecchia. In realtà questa zona fatta di ripidi pendii e strade sterrate che attraversano boschi e vigneti è un piccolo gioiello verde. Situato all’interno della provincia di Lecco, al confine con quella di Monza, la Valle del Curone ha un’estensione breve ma che racchiude tanti spunti e curiosità. Questa zona è diventata, piano piano, meta di cicloturisti e sono nate diverse escursioni guidate che portano a scoprire curiosità e particolarità del territorio. 

Gli itinerari per mtb ed e-mtb all’interno del parco sono diversi
Gli itinerari per mtb ed e-mtb all’interno del parco sono diversi

L’offerta turistica

Simone Ghezzi, guida turistica di Trekking Dreams ha creato una serie di itinerari per chi vuole scoprire e pedalare all’interno del Parco della Valle del Curone

«L’offerta si divide in tre tipologie – ci dice – il primo è un tour che si fa nel corso di mezza giornata. Il secondo itinerario si svolge al tramonto ed è molto suggestivo perché prevede anche una parte di pedalata in notturna. Mentre la terza offerta è quella che offre maggiore libertà al cicloturista, il quale può noleggiare l’e-bike presso il negozio Cicli Carreri. Io offro una serie di percorsi già delineati e glieli carico attraverso delle piattaforme. In questo modo il turista ha la massima scelta di cosa vedere e come muoversi. 

La via panoramica

Iniziamo con la prima offerta per quanto riguarda i tour guidati, ovvero quella che si svolge in giornata. La partenza avviene da poco sotto il Parco della Valle del Curone e prevede un tour panoramico. 

«Si parte in direzione San Genesio – spiega Simone Ghezzi – dove si trova un eremo molto bello da visitare. Iniziare in questa zona permette anche di prendere dimestichezza con la e-bike, nel caso il cicloturista sia alle prime armi. Infatti la strada che sale all’eremo è asfaltata e non presenta difficoltà tecniche. Da lì poi si prende la via panoramica che porta al Santuario di Montevecchia, per poi riscendere fino a Bagaggera e chiudere l’anello. Il percorso misura un ventina di chilometri, nei quali si passa anche da alcune realtà del territorio. La prima è l’Azienda Agricola Casati, dove ci fermiamo per un assaggio dei formaggi tipici di questa zona. La seconda tappa, invece, è presso l’Agriturismo La Costa. Qui si fanno assaggi di vini e salumi.

«Per chi vuole allungare il percorso – dice ancora Ghezzi – e vuole visitare altre aree molto belle della provincia di Lecco, è possibile allungare l’itinerario e arrivare in cima al Monte Barro. Si tratta di una strada semplice, con un dislivello non troppo accentuato. Il monte è relativamente basso, siamo intorno ai 1.000 metri, ma la vista è spettacolare. Infatti il Monte Barro si affaccia su tre laghi: Como, Annone e Garlate. Il rientro poi è sempre sulla stessa strada».

L’esperienza al tramonto

Il secondo e ultimo tour è quello che si lega più ad un’esperienza che alla pedalata in sé. Un’escursione che si svolge al tramonto e che ha il suo massimo potenziale nel periodo che va da aprile a ottobre.

«Si tratta di un percorso più corto – racconta la nostra guida – che non passa da San Genesio. Si parte un’ora prima del tramonto, quindi l’orario è variabile. Chiaramente diventa più funzionale in primavera inoltrata oppure durante l’estate. Si pedala solo all’interno del Parco della Valle del Curone, attraverso la via panoramica. La destinazione è l’Agriturismo La Costa per fare un aperitivo. Poi una volta terminato si torna indietro attraverso i vigneti. La parte più suggestiva è il ritorno, perché si svolge in notturna. Ai cicloturisti viene data una luce frontale per illuminare gli sterrati. Nonostante il buio la sicurezza è alta, anche perché all’interno del Parco non possono circolare le macchine e inoltre i sentieri sono molto larghi.

«Entrambe le esperienze – conclude Simone Ghezzi – sono molto gettonate perché raccolgono differenti gusti. C’è chi ama pedalare e vuole scoprire il territorio, oppure chi vuole fare un’esperienza diversa legata più al gusto che all’escursione».

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