| 28 Aprile 2024

Pedalare in Brianza: tra pianura, laghi e montagna

Tra la provincia di Milano e quella di Lecco si estende la Brianza. Una terra che parte dalla pianura e arriva fino ai primi accenni di montagna. Un luogo che offre tanti spunti interessanti e molti itinerari differenti per pedalare e godere di una gita in bici. La varietà di paesaggi e di percorsi permettono alla Brianza di essere accessibile a tutti. Alessandro Braghò, di e-cycle, è una giuda che accompagna tanti cicloturisti lungo i percorsi della Brianza. Conosce bene il territorio e ci può spiegare cosa c’è da scoprire e da vedere. 

«La Brianza è un territorio vario per chi ama pedalare – racconta la nostra guida – ci sono tanti itinerari per chi usa la mountain bike e altrettanti per chi preferisce il trekking. A pochi chilometri di distanza ci sono poi tanti luoghi diversi da vedere. In breve tempo si arriva a Lecco o sul lago di Como, ad esempio. Per quel che riguarda il fuoristrada ha tracciati più vari rispetto al milanese, che risulta molto piatto».

Parco e laghi

La provincia di Monza e Brianza, come spiegato anche da Alessandro Braghò, racchiude tante diversità. Al suo interno ci sono innumerevoli laghi, dotati quasi tutti di piste ciclabili, oppure ci si addentra in sentieri perfetti per il gravel. Ma il vero fiore all’occhiello, soprattutto per le famiglie che vogliono pedalare in sicurezza, è il Parco di Monza. 

«Il Parco di Monza – prosegue Braghò – si presta molto alle famiglie o chi è alle prime armi e approccia ora al mondo della bici. E’ un parco molto grande e ha solamente una via carrabile che è chiusa nei fine settimana. In più, cosa davvero comoda, è in centro città. Dalla stazione lo si raggiunge in cinque minuti. Risulta anche un punto cruciale per chi vuole poi muoversi verso la Brianza, infatti confina con diversi comuni. Si va comodamente verso la provincia di Lecco e l’Alta Brianza».

«La Brianza – dice ancora – ha tanti laghi diversi che proponiamo nei nostri tour. Uno dei più gettonati è quello di Segrino, un percorso interessante e semplice per famiglie o chi vuole pedalare lontano dal traffico. Poi ce ne sono tanti altri: Pusiano, Alserio e Annone sono i principali».

Montevecchia è una delle principali mete per chi ama la mountain bike e il downhill
Montevecchia è una delle principali mete per chi ama la mountain bike e il downhill

Trekking

Un’altra tratta molto gettonata, che si può prendere in diversi punti, è quella della ciclabile dell’Adda. Parte da Milano, dal naviglio della Martesana e arriva fino a Trezzo d’Adda. 

«Noi come tour – spiega la guida – proponiamo l’intero itinerario, anche se il consiglio è quello di partire da Gorgonzola. La comodità sta nel fatto che si possa arrivare in metropolitana da Milano per poi salire in bici e pedalare su tutta la ciclabile. E’ davvero molto bella e propone anche tanti luoghi interessanti, io per primo porto sempre i clienti a vedere Crespi d’Adda, un vero gioiello. Altra attrazione è il traghetto di Leonardo, a Imbersago, interessante per i bambini perché molto particolare».

«Se si vuole rimanere in città però, il Parco di Monza è imbattibile. Ci sono diversi percorsi, quello che proponiamo noi misura 25 chilometri e si sviluppa tutto al suo interno. Si entra dalla porta principale, quella di Monza, e si pedala su diversi sterrati fino ad arrivare al vecchio autodromo. Lì l’attrazione è far vedere ai turisti la vecchia parabolica sulla quale è anche possibile pedalare. La pendenza da fuori non sembra così estrema ma una volta sopra diventa parecchio divertente. Il parco al suo interno ha anche delle fattorie didattiche dove è possibile acquistare il miele prodotto lì. Per chi vuole c’è anche la possibilità di visitare la Villa Reale, la residenza estiva della famiglia Asburgo». 

Crespi d’Adda è diventata Patrimonio mondiale dell’umanità nel 1995
Crespi d’Adda è diventata Patrimonio mondiale dell’umanità nel 1995

Sentieri e discese

Chi vuole lanciarsi in uscite più impegnative e assaporare un po’ di adrenalina può dirigersi verso Montevecchia e il Parco della Valle del Curone. 

«Partiamo con il pulmino da Milano – conclude Braghò – e arriviamo fino al parcheggio di Montevecchia. Si pedala subito su sterrato, i pezzi asfaltati sono davvero pochi. Questo è il regno dell’enduro e del downhill, ci sono tanti percorsi tecnici dove chi ha esperienza si può divertire. La cosa bella è che in un’ora di macchina da Milano e 45 minuti da Monza si hanno dei percorsi mossi. Pedalando si arriva fino a San Genesio, dove ci sono dei posti per pranzare e per godersi poi la giornata. In cima alla collina più alta c’è il paesino di Montevecchia dove si può ammirare tutta la Brianza».

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