| 25 Giugno 2024

RCYL, la bici di igus che rinasce dalle reti da pesca

Pare che l’idea venne a Frank Blase, CEO di Igus. Si trovava in vacanza su una spiaggia della Florida quando si mise a pensare a una bicicletta in plastica che non soffrisse per gli attacchi della ruggine e della salsedine. Non fu facile tuttavia passare dall’idea alla realizzazione pratica del progetto. Raccontano che siano passati tre anni perché il primo esemplare fosse pronto e venisse presentato alla fiera di Hannover. Quando ci si trovò davanti, lo stesso cancelliere tedesco Olaf Scholz rimase colpito. Aveva visto persino una bicicletta in legno, disse, però mai una in plastica.

Visto che il progetto era sostenibile, l’inizio del 2024 ha spinto l’azienda tedesca ad… alzare i giri del motore, mettendo in lavorazione le prime 100 biciclette. Si è usciti insomma dalla fase della progettazione, entrando in quella della produzione su vasta scala. E anche per dare al progetto una spinta di nuova energia, si è passati dal nome igus:bike a quello attuale: RCYL.

Le reti da pesca costituiscono un bel patrimonio di plastiche riciclabili (depositphotos.com)
Reti da pesca: un bel patrimonio di plastiche riciclabili (depositphotos.com)

Le reti da pesca

E qui si capisce tutto. La plastica con cui vengono realizzate queste biciclette proviene al 50 per cento dal riciclo delle reti da pesca. Con l’inizio della produzione in serie presso lo stabilimento di Colonia, igus si è prefissa di mettere nel mercato cinquemila biciclette entro il 2025. Ovviamente si tratta di un primo passo, dato che (purtroppo!) la materia prima non manca e può essere reperita nei siti di raccolta di tutto il mondo.

Basta leggere le statistiche sull’inquinamento da plastica per capire quanto sia illuminata una simile soluzione. Di fatto, essa centra due obiettivi: quello di riciclare la plastica, costruendoci per giunta il mezzo di trasporto più sostenibile di tutti, la bicicletta. Un collegamento che anche altri hanno fatto, come quello stesso Alex Bellini che sulla sua Impact derivata dai rifiuti ha realizzato la sua impresa in Alaska.

La vera sfida è rendere queste biciclette industrializzabili e igus, forte delle sue conoscenze e capacità industriali ci è riuscita.

Cinquemila dipendenti

igus GmbH sviluppa e produce motion plastics. Si tratta polimeri ad alte prestazioni esenti da lubrificazione, che quindi riducono i costi ovunque ci siano parti in movimento. L’impresa ha sede a Colonia, ha filiali in 31 Paesi e conta circa 5.000 dipendenti in tutto il mondo. Nel 2023 ha realizzato un fatturato di 1,136 miliardi di euro e gestisce i più grandi laboratori di test del settore.

Negli ultimi anni l’azienda ha continuato ad ampliare la propria attività, creando anche startup interne, per varie produzioni di alta tecnologia. La bicicletta RCYL non poteva che far parte del su portfolio.

La bici eccola qua: nulla da invidiare ad altri modelli da città
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Sostenibilità e sviluppo

Le prime RCYL serviranno per soddisfare i primi ordini, che si possono effettuare tramite il modulo sul sito igus.bike. Una volta che la prima ondata sarà stata smaltita, igus valuterà se creare una rete di concessionari o aprire negozi propri nelle principali città. Se infatti il traguardo fissato per il 2025 è appunto di 5.000 biciclette, per l’anno successivo questo numero si vuole raddoppiare.

La distribuzione arriverà fino al mercato americano. E dato che la plastica non manca, un obiettivo è anche quello di moltiplicare i siti di produzione. Si chiuderebbe così il ciclo della plastica, creando nuovi posti di lavoro e sostenendo con le sue bici la mobilità in Africa e Sud America.

La nuova RCYL viene presentata nelle fiere di settore, riscuotendo sempre consensi
La nuova RCYL viene presentata nelle fiere di settore, riscuotendo sempre consensi

Anche e-bike

Viste le dimensioni dell’azienda, va subito escluso che si tratti di una boutade promozionale. Il tipo di tecnologia di cui dispone e le competenze di igus sono la garanzia che si tratti di un progetto credibile. Tra gli sviluppi futuri spicca anche la presentazione della bicicletta RCYL in versione e-bike, che potrebbe renderla appetibile nelle città.

Il suo prezzo sarà a dir poco interessante (intorno ai 1.200 euro), si capisce quindi che il prodotto potrebbe rivelarsi concorrenziale. Anche alla luce della ridottissima manutenzione che richiede.

igus GMBH

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