Nei giorni intensi dell’Italian Bike Festival, anche Alé ha avuto il suo spazio, anzi uno spazio particolare, gestito in coabitazione con Bike Division e il Lungomare Bike Hotel di Cesenatico.
Con la loro collaborazione e con la presenza di testimonial di spicco quali l’ex iridato Alessandro Ballan, il re di Roubaix Sonny Colbrelli (che all’IBF ha presentato la sua collezione firmata Alé) e la commentatrice Tv Giada Borgato si è svolta una Social Ride che ha coinvolto tantissimi appassionati, tutti legati a vario titolo al marchio della società veneta.
A raccontare una giornata particolare, usando un motto che va ormai di moda è la titolare del Lungomare Bike Hotel, Silvia Pasolini: «Alé ci ha proposto di gestire il rinfresco per i suoi ospiti, inizialmente da noi in albergo, ma poi si è scelta una pedalata più breve, non fino a Cesenatico. Subito abbiamo accettato, rientra pienamente nei nostri canoni, nelle nostre tradizioni. E’ qualcosa che solitamente eseguiamo in scioltezza».
In che cosa consisteva?
Si trattava di una pedalata che partiva dallo stand di Alé dell’Italian Bike Festival e affrontava anche strade a picco sul Mare Adriatico del Parco Naturale del San Bartolo. Noi abbiamo allestito il gazebo e messo a disposizione un rinfresco di prodotti tipici, preparati dalla nostra cucina.
I ciclisti partecipanti indossavano capi Alé, azienda nostra partner.
Si è brevemente parlato di quel che avevano visto, dell’esperienza vissuta. E qualcuno ha posto l’accento sulle caratteristiche del percorso.
In che senso?
E’ stato sottolineato che era un bellissimo percorso, ma per alcuni quelle rampe erano impegnative… Il gruppo folto della partenza si è un po’ disgregato in base alle effettive capacità di ognuno, ma la presenza delle guide di Bike Division ha permesso che ognuno fosse adeguatamente accompagnato anche lungo i punti più aspri del percorso. Alla fine si sono divertiti tutti, anzi coloro che più avevano faticato avevano chiara in viso la soddisfazione per l’impresa compiuta. Anche se per la prossima edizione hanno chiesto un po’ meno montagna…
Quanta gente ha partecipato?
Non poca, considerando che nelle stesse ore era in programma la Granfondo La Gialla che prevedeva anche iniziative non competitive. La cosa divertente è successa prima del loro arrivo: nella chiesa del paesino era in programma un matrimonio e molti invitati, richiamati dal rinfresco, si sono avvicinati a noi, pensando che fosse parte della loro cerimonia.
Voi come avete vissuto la manifestazione?
Ne facciamo spesso di simili, ma è stata sicuramente una giornata piacevole, oltretutto baciata da un meteo ideale per una pedalata, con il caldo che andava stemperandosi salendo in quota. Per noi è stato un momento di divertimento e di rilassatezza, non possiamo certo interpretarlo come un lavoro, d’altronde ci trovavamo perfettamente immersi nel nostro mondo.
Oltretutto è arrivato quasi a conclusione di un’estate molto particolare anche per la vostra struttura, considerando l’arrivo in zona del Tour de France…
La carovana francese ha portato un’enorme quantità di attenzione e di cicloturisti. La cosa che mi ha più colpito è che abbiamo rivisto gente che non prenotava dal periodo pre-Covid e questo mi ha fatto particolarmente piacere. La clientela cicloturistica è stata davvero tantissima, a conferma che la scelta di farci coinvolgere dal Tour era quella giusta.
Avete partecipato all’Italian Bike Festival anche voi?
Non avevamo un nostro stand, ma abbiamo avuto a disposizione un desk in una delle giornate dove una nostra incaricata ha raccolto contatti, fornito informazioni, fatto pubblicità. Noi da parte nostra abbiamo portato appassionati a Misano, che non è proprio vicinissima, per vivere l’evento dal vivo e vedere le novità, anche quelle targate Alé che presentava le sue nuove collezioni.
Nel complesso l’iniziativa della Social Ride nel quadro di un così grande evento è piaciuta?
Decisamente, abbiamo avuto ottimi feedback, magari cercando per la prossima volta di scegliere percorsi un po’ più “morbidi”…
