| 16 Luglio 2025

Giro del Mito, la magia è riuscita. E ora sotto con le idee per il 2026

La pioggia della vigilia ha rinfrescato l’aria già frizzante a Bagno di Romagna e portato qualche stilla di preoccupazione in più negli organizzatori del Giro del Mito (foto REC in apertura). Per questo quando domenica si è fatta sera e c’è stata la certezza che tutto fosse andato nel modo migliore, il piccolo gruppo che ha ideato, tenuto su e portato a casa il risultato si è riunito per un brindisi.

Quota 450 iscritti

La prima edizione della gran fondo che vi avevamo presentato a giugno, nata dal lavoro dello staff del River22 Sporting Club e con il patrocinio dell’ACSI, ha superato ogni aspettativa. Bagno di Romagna e le Foreste Sacre che si spingono nel cuore del Casentino toscano sono diventati il teatro di storie, emozioni e fatica e per questo alla fine non potevano che trasformarsi nella scena di una bellissima festa. Lo scopo di un evento come questo è la promozione del territorio in cui si svolge e l’obiettivo è stato centrato abbondantemente. Partecipanti da oltre 30 province e 12 regioni che nella sera di vigilia hanno popolato gli hotel e l’area camper. Con il classico struscio verso il ritiro del pacco gara presso l’ex Grand Hotel Terme Roseo e il curiosare nelle vie del centro per ingannare l’attesa.

«Avevamo un po’ di tensione – racconta Sara Albini, responsabile della comunicazione – il meteo non era stato clementissimo, ma nonostante tutto abbiamo respirato tanto entusiasmo e ora siamo molto contenti. Non ci aspettavamo neanche che filasse tutto così bene, la giornata non era delle migliori e anche quella precedente non era stata troppo invogliante. Eppure abbiamo toccato i 450 iscritti, che per una prima edizione sono un bel numero. Di sicuro non hanno sentito caldo. Anzi secondo me, in cima al Passo della Calla, probabilmente avranno battuto i denti…».

La quota iscritti del Giro del Mito è arrivata a sfiorare i 450: un ottimo risultato (foto REC)
La quota iscritti del Giro del Mito è arrivata a sfiorare i 450: un ottimo risultato (foto REC)

Riscontri positivi

Del percorso avevamo già detto, ma vale la pena ricordarlo. Il Giro del Mito ha portato i partecipanti sulle strade di Pantani, del Giro d’Italia e del Tour de France 2024. Luoghi simbolici e tosti, come il Passo dei Mandrioli, il Monte Fumaiolo, il Passo della Calla, il Carnaio e la salita finale di Selvapiana, su cui i partecipanti hanno potuto scatenare le velleità agonistiche nel tratto cronometrato.

«Il colpo d’occhio per noi è stata un’emozione unica – prosegue Sara Albini – era la nostra prima gara e stiamo raccogliendo un sacco di feedback super gasati, sia telefonici sia online. Qualcuno si è fermato, ma la maggior parte degli arrivati ha fatto il percorso lungo: sono stati 261. Sul corto erano in 106. Abbiamo ricevuto tanti complimenti per l’organizzazione, è andato tutto bene. Non abbiamo dovuto fare ricorso all’assistenza sanitaria. Riscontri molto positivi anche per i ristori. Avevamo 4-5 persone in ogni punto, tutti personalizzati e con forniture Named che ci ha sponsorizzato tramite la Farmacia Camagni di San Piero in Bagno. Anche i direttori di gara, che girano di più l’Italia fra le varie manifestazioni e hanno l’occhio tecnico, ci hanno fatto i complimenti. In auto con uno di loro ha seguito la gara Moreno Para – gestore insieme al figlio Federico del River22 Sporting Club – e ci ha riportato tutto con grandissima emozione».

Fuoco e fiamme nella crono

Bagno di Romagna è stato la base di tutto. E mentre sul percorso si pedalava e ci si lasciava conquistare dagli scorci di salite davvero uniche, orlate di boschi e borghi di antica storia, nell’area expo la festa è andata avanti per tutto il giorno ed è culminata con il DJ set serale che ha trasformato la piazza in una discoteca a cielo aperto.

«Anche noi del direttivo – prosegue Sara Albini – l’abbiamo seguita dal paese, ascoltando la telecronaca e rimanendo costantemente in contatto con la corsa. Perché alla fine, nonostante sia stato un evento per il paese e la promozione del territorio, la parte agonistica è venuta fuori con il tratto a cronometro. Chi vinto ha fatto dei risultati importanti. Patrick Facchini l’ha fatta in 14 minuti e la donna, Giulia Medri, in poco più di 20. Quindi chi ha corso davanti l’ha fatta per vincere. Sono tutte cose su cui abbiamo già iniziato a ragionare. Si dice che l’edizione dell’anno dopo inizi subito dopo l’arrivo ed è vero. Per ora abbiamo condiviso le nostre impressioni in modo informale, ma già domani (giovedì, ndr) avremo una riunione apposita. Però è vero: abbiamo iniziato a parlare del 2026 già da domenica. L’asticella qua è alta, ci prenderemo poco tempo per tirare il fiato e poi cominceremo a lavorare per l’anno prossimo».

Lo sforzo condiviso

L’ultima annotazione (e anche qualche ringraziamento) va rivolta al paese. Avrebbero potuto mettersi di traverso di fronte a tanto baccano, invece Bagno di Romagna ha colto la portata dell’evento e si è messa a disposizione per dare una mano.

«Ovviamente – conclude Sara Albini – tutti non li puoi accontentare, questo ce lo siamo detti dal giorno zero. Però siamo molto contenti, perché abbiamo avuto in strada una miriade di volontari, quindi un’adesione locale molto importante. Grande collaborazione dalle Forze dell’Ordine e l’Amministrazione locale, tanto supporto dalla Comunità. E questo, dovendo già pensare alla seconda edizione, è davvero un bel punto di partenza».

Il Giro del Mito – come si legge nel comunicato ufficiale – non è stato solo un evento: è stato un segno. Un racconto di sport, territorio e comunità, destinato a crescere. E che, fin dalla sua prima edizione, ha già lasciato il segno. Perciò, avanti con la seconda…

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