A giugno, nel Bresciano, è stata inaugurata una ciclopedonale di 6 chilometri lungo la sponda occidentale del Lago d’Idro (foto apertura di Mirko Banfi), collegando Anfo a Ponte Caffaro e aprendo un nuovo capitolo per il cicloturismo in Valle Sabbia. Un tratto che corre parallelo all’acqua e che, come spiega Letizia Simoni dell’Ufficio del Turismo, «è molto semplice e quasi tutto completamente sterrato, per cui è perfetto per gli amanti del gravel o della mountain bike».
La ciclabile, per quanto breve, non è solo un itinerario da percorrere, ma una vera esperienza outdoor. Dopo la pedalata è possibile fermarsi alla spiaggia di Ponte Caffaro o alla Spiaggetta di Anfo, entrambe attrezzate con chioschi, noleggi di sup (stand up paddle), canoe e kayak. «Inoltre, si trovano a breve distanza da ristoranti in cui gustare l’enogastronomia locale» spiega Simoni.


Bici gratis sui battelli
Per chi non viaggia con la propria bici, ad Anfo e Ponte Caffaro ci sono punti di noleggio di biciclette tradizionali ed e-bike. Questa opzione rende il percorso accessibile anche ai visitatori occasionali o a chi desidera provare una pedalata senza troppe preparazioni.
Un valore aggiunto è il servizio di navigazione sul lago: le biciclette possono essere caricate direttamente sul battello, senza sovrapprezzo. «Così – sottolinea Simoni – chi non vuole ripercorrere la stessa strada al ritorno può godersi la traversata in barca, osservando il paesaggio da una prospettiva diversa».
La Rocca d’Anfo
La ciclopedonale diventa anche un accesso privilegiato alla Rocca d’Anfo, la più grande fortezza napoleonica d’Italia, un monumento che unisce storia e panorami spettacolari. Costruita dalla Repubblica di Venezia e ampliata in epoca napoleonica e sabauda, la Rocca domina dall’alto l’intero lago.
Dal lungolago si raggiunge facilmente l’antico complesso, visitabile in autonomia o con guida. «Il percorso breve è ideale per famiglie, mentre le visite complete offrono la possibilità di esplorare la Rocca fino all’Osservatorio, con una vista mozzafiato sull’intero bacino» racconta Simoni.
Le altre ciclovie connesse
Dopo Ponte Caffaro il percorso non finisce: da Baitoni, in Trentino, si può proseguire lungo la Ciclovia dei Fiori verso le Dolomiti di Brenta. Chi invece cerca itinerari più ampi trova nella Greenway delle Valli Resilienti un reticolo di ben 3.500 chilometri suddiviso in 97 percorsi ciclabili tra Valle Trompia e Valle Sabbia, adatti tanto allo slow bike quanto agli amanti della mountain e della bici da strada. «Qui ogni ciclista trova il suo percorso ideale, dal più tranquillo al più impegnativo» conclude Simoni.
La nuova ciclabile del Lago d’Idro non è dunque solo una pista: è una porta spalancata sul turismo slow, che unisce natura, sport e autenticità locale. Un invito a scoprire la Valle Sabbia a ritmo lento, respirando il paesaggio e lasciandosi sorprendere da ogni curva del sentiero.