Fiera di Paestum, per pedalare, camminare, vivereFiera di Paestum, per pedalare, camminare, vivere

| 3 Dicembre 2025

Una fiera a Paestum, per pedalare, camminare, vivere

Una fiera in tre giorni a Paestum, nel cuore della primavera della Campania, regalando oltre a un programma fitto d’iniziative anche la bellezza di luoghi famosi in tutto il mondo. E’ la Open Outdoor Experiences, in programma a metà aprile che riserverà uno spazio anche alle attività su due ruote. Uno spazio importante, ma incastonato in un progetto molto più ampio che concerne tutte le attività da svolgere all’aria aperta, con la comune tematica dello sport outdoor.

Angelo Coda, titolare dell'ente organizzatore della Fiera, al suo quarto anno
Angelo Coda, titolare dell’ente organizzatore di Open Outdoor Experiences di Paestum, al suo quarto anno
Angelo Coda, titolare dell'ente organizzatore della Fiera, al suo quarto anno
Angelo Coda, titolare dell’ente organizzatore di Open Outdoor Experiences di Paestum, al suo quarto anno

A capo dell’organizzazione di un evento che si è ormai radicato nel tempo, essendo la manifestazione alla sua quarta edizione, è Angelo Coda che, anche se mancano ancora mesi all’evento è già in piena attività e si fa forte della storia della manifestazione: «Dopo il Covid, si è cominciato a valutare in maniera molto più attenta quello che lo sviluppo delle aree verdi protette, considerando l’esigenza di vivere di più all’aperto. Quindi ogni collina, ogni montagna, ogni piccolo richiamo naturale diventa una forte attrazione. E’ qualcosa su cui lavorare, anche dal punto di vista cicloturistico, anzi uno degli strumenti principali proprio per abbracciare questo nuovo modus vivendi».

Che rapporto c’è tra turismo e outdoor?

Molto stretto, sempre di più perché c’è una spinta sempre maggiore al nostro patrimonio naturalistico, quindi parchi regionali, parchi nazionali, le aree verdi, ma le proposte che arrivano parlano anche di trekking urbano all’interno delle città, quindi è un fenomeno di riscoperta di un approccio sostenibile al turismo, a quella tendenza in evoluzione considerata il “turismo lento”. Potendo sfruttare territori ricchissimi.

L'esposizione è ospitata a Paestum e gli appassionati non mancano mai di abbinarci una pedalata nel suo territorio ricco di storia
L’esposizione è ospitata a Paestum e gli appassionati non mancano mai di abbinarci una pedalata nel suo territorio ricco di storia
L'esposizione è ospitata a Paestum e gli appassionati non mancano mai di abbinarci una pedalata nel suo territorio ricco di storia
L’esposizione è ospitata a Paestum e gli appassionati non mancano mai di abbinarci una pedalata nel suo territorio ricco di storia
Com’è nata l’idea di una fiera?

Quasi per gioco, pensando a un qualcosa di tipo localistico. Abbiamo trovato grandi risposte da associazioni di categoria, la Federazione Italiana Escursionismo, l’Associazione Italiana Guide Ambientali, il Cai. Tutte sigle strutturate in maniera importante sui territori, che curano quelle attività sportive tipo il trekking, l’escursionismo. In realtà nel Centro-Sud una manifestazione che in maniera trasversale coinvolgesse tutte le discipline non esisteva. Ma anche a livello nazionale una fiera che mettesse al centro l’outdoor come stile di vita mancava.

La novità è stata colta?

Già dalla prima edizione la manifestazione ha assunto un ruolo guida a livello extraregionale. E quindi i vari territori italiani, la Basilicata, la Calabria, il Molise, la Puglia si sono avvicinati all’evento inizialmente con curiosità, ma già dalla scorsa edizione anche in termini di business.

Tante le attività ourtdoor che si possono svolgere nei tre giorni della Fiera, anche il freeclimbing
Tante le attività outdoor che si possono svolgere nei tre giorni dell’evento di Paestum, anche il free climbing
Tante le attività ourtdoor che si possono svolgere nei tre giorni della Fiera, anche il freeclimbing
Tante le attività outdoor che si possono svolgere nei tre giorni dell’evento di Paestum, anche il free climbing
Perché?

Perché noi abbiamo costruito all’interno dell’evento tutta una serie di momenti formativi e di workshop. Se io promuovo il territorio, poi lo declino a livello turistico con degli incontri mirati con i buyers nazionali e internazionali che cercano questo tipo di prodotto. Così in fiera la regione troverà degli operatori internazionali interessati ad acquistare il prodotto turistico. Si sviluppano trattative che fanno il bene del movimento.

Che eventi avete pensato per gli appassionati?

Noi come organizzazione costruiamo la cornice dentro e fuori l’evento e tentiamo di costruire momenti di interesse per tutte le discipline che coinvolgiamo, dal tiro con l’arco all’equitazione, dalla vela fino anche alla bicicletta. Consci del fatto che non possiamo essere tuttologi. Ci affidiamo agli esperti del settore, nel caso specifico alla Fiab.

In cosa consiste la vostra collaborazione?

Con loro già da diversi anni si è creato questo rapporto molto forte e sinergico che ci sta portando a scoprire nuovi obiettivi da raggiungere. Lo scorso anno ad esempio avevamo promosso l’idea di costruire la Ciclovia dei Parchi, per unire quelli del Cilento, del Pollino e dell’Appennino Meridionale. Quello che era stato progettato in fiera si è concretizzato con una prima sperimentazione sul lago Sirino.

La bicicletta ha uno spazio importante all'interno della Fiera, anche come confronto fra realtà regionali
La bicicletta ha uno spazio importante all’interno di Open Outdoor Experiences di Paestum, anche come confronto fra realtà regionali
La bicicletta ha uno spazio importante all'interno della Fiera, anche come confronto fra realtà regionali
La bicicletta ha uno spazio importante all’interno di Open Outdoor Experiences di Paestum, anche come confronto fra realtà regionali
Da questi confronti che cosa scaturisce?

Io credo che sulla scia di queste esperienze costruiremo nuove iniziative legate alla valorizzazione del territorio ma anche nuove esperienze. So che molte regioni che saranno presenti in fiera stanno presentando delle proprie esperienze e progettualità. Noi vogliamo far diventare l’evento di Paestum un momento di confronto e di sintesi di quello che durante l’anno si è fatto sulle varie discipline.

Qual è la partecipazione a livello di aziende, di enti, di espositori?

È forte in tutte le regioni, chiaramente più al Sud che al Nord, ma c’è una presenza proprio nazionale. Le regioni del Centro-Sud stanno dimostrando, sia in maniera istituzionale che privatistica, un grande interesse all’evento. Quindi abbiamo regioni e parchi provenienti dalle regioni centro meridionali fortemente rappresentate. Dal punto di vista delle aziende private, sono rappresentate da operatori turistici piuttosto che della filiera, quindi dal fornitore delle attrezzature.

L'appuntamento con la prossima edizione della Fiera di Paestum è fissato dal 10 al 12 aprile 2026
L’appuntamento con la prossima edizione della Fiera di Paestum è fissato dal 10 al 12 aprile 2026
L'appuntamento con la prossima edizione della Fiera di Paestum è fissato dal 10 al 12 aprile 2026
L’appuntamento con la prossima edizione della Fiera di Paestum è fissato dal 10 al 12 aprile 2026
Sul fronte delle regioni?

Sulle quelle del Nord siamo ancora un attimino indietro, perché obiettivamente lì ci sono molte iniziative che raccolgono tutto quello che è il mondo outdoor. Ma noi siamo convinti che con il crescere del workshop riusciremo ad attrarre già dalle prossime edizioni anche altre regioni del Centro-Nord, come la Toscana, le Marche, il Piemonte.

Per quanto concerne invece la partecipazione del pubblico?

Il pubblico è sicuramente a carattere nazionale. La cosa che abbiamo notato è che la nostra non è una fiera espositiva, ma ha una partecipazione interattiva, di gente che viene per fare cose. Non è un classico evento legato a un’esposizione e quindi il confine tra espositore e visitatore nella nostra fiera è estremamente labile.

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