| 24 Febbraio 2025

Che Carnevale sarebbe senza le chiacchiere?

Le chiacchiere di Carnevale sono conosciute quasi in ogni regione con un nome diverso. In Lombardia e Piemonte si chiamano “bugie”, in Toscana “cenci”, nel Lazio “frappe”, in Friuli “crostoli” e in Veneto “galani”. Le ricette differiscono un po’, da quelle sottili e croccanti a quelle con aroma di vino bianco o di grappa, ma la base rimane simile: un impasto di farina, uova, zucchero e burro, rigorosamente fritte in olio caldo (immagine depositphotos.com in apertura). 

Le radici di queste leccornie risalgono ai Saturnali, le feste romane dedicate al dio Saturno, durante le quali la popolazione si concedeva giorni di ricchi festeggiamenti, con qualche strappo alla regola. Questa tradizione è stata negli anni assimilata al Carnevale, dal latino “carnem levare” ovvero eliminare la carne. L’arte di friggere dolci diventava il simbolo di abbondanza e del desiderio di godere dei piaceri culinari prima del periodo di austerità della Quaresima. 

Arriva il Carnevale e le pasticcerie e i forni si riempiono di specialità come le chiacchiere (depositphotos.com)
Arriva il Carnevale e le pasticcerie e i forni si riempiono di specialità come le chiacchiere (depositphotos.com)

Fritte o al forno: quante calorie?

Dal punto di vista nutrizionale, le chiacchiere essendo fritte non sono sicuramente un dolce di cui ci si possa abbuffare. Sono importanti la scelta dell’olio di frittura e il controllo della temperatura per evitare di superare quella di fumo dell’olio, che ci esporrebbe all’ingestione di sostanze tossiche. Osservando la ricetta base non si può dire che l’impasto delle chiacchiere contenga troppi grassi né troppi zuccheri, ma dopo la frittura ovviamente il profilo nutrizionale cambia.

In media, 100 g di chiacchiere fritte apportano circa 450-500 calorie, mentre quelle al forno hanno un contenuto calorico ben inferiore, intorno a 350-400 calorie. Se resistiamo alla tentazione di mangiarne una dopo l’altra, una porzione normale, circa 3 pezzi che può pesare intorno ai 40 g a seconda delle varianti regionali, apporta quindi dalle 80-90 calorie per quelle al forno fino a oltre il doppio per quelle tradizionali fritte.

Le chiacchiere al forno sono meno caloriche di quelle fritte, ma anche meno… goderecce (depositphotos.com)
Le chiacchiere al forno sono meno caloriche di quelle fritte, ma anche meno… goderecce (depositphotos.com)

Chiacchiere e allenamento

Una porzione contenuta può quindi essere consumata senza alterare troppo il bilancio energetico, ma essendo fritte, non sono certamente l’alimento più adatto per il ciclista. Prima e durante l’allenamento può causare problemi digestivi. Nel post allenamento, se si esagera con la porzione, si rischia invece di affaticare ulteriormente l’organismo, nel momento in cui deve recuperare dallo stress e dalla fatica dell’allenamento.

Le chiacchiere al forno rappresentano invece una variante più salutare, adatta anche come snack per chi fa sport, anche se difficilmente appagano le papille gustative come quelle tradizionali.

Un’ultima soluzione che può piacere a chi non vuole cedere al fritto, neanche per un’innocente porzione, sono le chiacchiere cotte in friggitrice ad aria oppure cotte in forno, ma spennellate prima della cottura con dell’olio di arachidi o per frittura. Si otterranno così delle chiacchiere con una doratura perfetta e una consistenza più croccante, che strizza l’occhio a quelle originali. Un ottimo compromesso tra gusto e ridotto apporto di grassi, utile per chi fatica a controllarne la quantità

Insomma, che siano fritte, al forno o in friggitrice ad aria, le chiacchiere di Carnevale restano un peccato di gola a cui è difficile rinunciare. Come sempre, la chiave sta nell’equilibrio: gustarle con moderazione, magari dopo una bella pedalata, è il modo migliore per non rinunciare al piacere senza troppi sensi di colpa. E poi, diciamolo, senza chiacchiere… che Carnevale sarebbe?

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