La primavera è la stagione delle gite e il lago di Garda è una delle mete più frequentate dai ciclisti. Proprio sulle rive del lago, a Desenzano del Garda, da oggi e fino domenica si svolgerà il Colnago Cycling Festival. Una vera e propria festa, ricca di eventi, all’insegna del ciclismo, ma anche un’occasione per scoprire, in sella alla vostra bici, un piccolo tesoro nascosto tra le colline del Garda: lo zafferano (in apertura, immagine depositphotos.com).
Conosciuto da secoli per il suo valore in cucina e nella medicina ayurvedica, oggi è considerato a tutti gli effetti un superfood, che possiamo trovare di ottima qualità anche in Italia, come sulle colline del Garda ad esempio.
Gli stimmi e i petali
Abbiamo visto che la definizione superfood, non propriamente una certificazione ufficiale, definisce gli alimenti che contengono concentrazioni particolarmente elevate di composti benefici. Nel caso dello zafferano, parliamo di sostanze bioattive con proprietà antiossidanti naturali. Esse aiutano a contrastare lo stress ossidativo, rallentano le malattie degenerative della retina e migliorano la digestione, l’umore e le funzioni cognitive. In medicina ayurvedica questa spezia è da tempo anche sfruttata come sedativo e per curare la tosse e l’asma.
Dello zafferano si consumano gli stimmi secchi, ma anche il fiore è commestibile. Alcune delle proprietà anti infiammatorie sono infatti attribuite al consumo dei petali, grazie alla presenza di flavonoidi, tannini e antocianine.
Da ricordare comunque che, come per altri superfood, i benefici dipendono dalla qualità, dalla dose e dalla costanza del consumo. Non si tratta di una soluzione miracolosa, ma di un alleato prezioso all’interno di una dieta equilibrata.
Prezioso come l’oro
Lo zafferano è una spezia preziosa, dal colore e dal prezzo dell’oro, ma bisogna tener conto della lavorazione rigorosamente manuale e dalla esigua quantità finale di prodotto. Per ottenere 30 grammi di stimmi secchi, servono oltre 12 ore di lavoro e più di 6.000 fiori. A una raccolta sostenibile, a mano e prima dell’alba, segue una lenta essicazione a bassa temperatura per preservarne le proprietà, il profumo intenso e il colore vivo.
Un lavoro dispendioso che regala però una spezia dall’aroma complesso e inconfondibile, con note calde, terrose, mielate e leggermente metalliche. Il sapore invece, è delicatamente amarognolo e persistente, in grado di arricchire piatti dolci e salati senza coprirne gli altri ingredienti.
Risotti, secondi e anche dolci
Nella cucina tradizionale è protagonista di risotti, zuppe e piatti a base di pesce, ma si adatta benissimo anche ai dolci e alle colazioni funzionali per sportivi. Il suo profumo stimola l’appetito, le sue proprietà antiossidanti sono utili anche nel recupero post-allenamento. Oltre alle classiche ricette, usatelo quindi per fare una salsa di accompagnamento alle capesante o al pollo, o in un dolce in abbinamento a cannella, noce moscata o uvetta.
Potreste ad esempio aggiungerlo all’impasto per dei muffin allo yogurt da consumare a colazione oppure alla besciamella per dei cannelloni di primavera. L’importante è sciogliere gli stimmi in un liquido tiepido prima di inserirli nella ricetta. Questo passaggio è veramente necessario perché si sprigioni tutto il sapore.
Indicazioni per comprarlo
Un’ultima nota riguarda l’acquisto. Per comprare un prodotto di qualità, preferite sempre gli stimmi secchi, in una confezione facilmente richiudibile o in piccole monodosi in vetro, al riparo dall’umidità, che ne aumenta facilmente il peso e quindi la resa per il venditore.
Diffidate inoltre delle soluzioni in polvere a basso prezzo, perché purtroppo spesso non contengono zafferano al 100 per cento, ma sono contraffatte con curcuma o calendula, risultando pertanto molto meno saporite e funzionali per il nostro benessere.