Febbre, stanchezza, mononucleosi (Depositphotos.com)

| 21 Settembre 2025

La mononucleosi negli sportivi: sintomi e accortezze

La mononucleosi è una malattia virale che può comportare delle complicazioni in chi pratica una vita attiva e fa sport. Serve grande accortezza per rendersi conto dei sintomi e intercettarli prima di arrivare a fare danni maggiori al nostro organismo. Il miglior modo per riprendersi è fermarsi, lo abbiamo visto spesso negli atleti professionisti, ma questo vale anche per chi pedala o fa sport in generale. Comprendere come funziona tale malattia è fondamentale, ci siamo quindi rivolti a Carlo Guardascione, medico del team professionistico Jayco AlUla che per anni ha svolto il lavoro di medico di base (in apertura foto Depositphotos.com). 

«A mio avviso – esordisce il dottor Guardascione – si deve fare una premessa: la mononucleosi è una malattia virale che colpisce le fasce giovanili della popolazione in maniera spesso asintomatica. Infatti se prendiamo come campione di studio dieci studenti di età compresa tra i 18 e i 20 anni potremo vedere che otto di loro hanno contratto il virus».

Febbre, stanchezza, mononucleosi (Depositphotos.com)
La mononucleosi si manifesta principalmente in età scolastica (Depositphotos.com)
Febbre, stanchezza, mononucleosi (Depositphotos.com)
La mononucleosi si manifesta principalmente in età scolastica (Depositphotos.com)
Partiamo da come si riconoscono i sintomi?

I sintomi che si manifestano in chi contrae la mononucleosi sono: astemia, ingrossamento dei linfonodi inguinali e di quelli sotto alla mandibola, e infine febbre. Descriviamo meglio il primo e l’ultimo. L’astemia è un senso di fiacchezza e stanchezza costante, che può durare a lungo. Mentre la febbre si manifesta saltuariamente, magari la sera, in maniera ciclica per diversi giorni ma senza temperature esagerate. 

Quanto è alto il rischio di infezione?

Molto, si trasmette tramite le goccioline di saliva, cosa che le ha fatto guadagnare il soprannome di “malattia del bacio”. La mononucleosi rimane potenzialmente contagiosa per diverso tempo. 

ciclismo, bici, fatica (Depositphotos.com)
Uno dei sintomi della mononucleosi in chi pratica sport è una stanchezza improvvisa (Depositphotos.com)
ciclismo, bici, fatica (Depositphotos.com)
Uno dei sintomi della mononucleosi in chi pratica sport è una stanchezza improvvisa (Depositphotos.com)
Cosa possiamo fare se riscontriamo tali sintomi?

Andare dal medico e farsi prescrivere degli esami del sangue e controllare il valore dell’IGM. 

Perché si dice che la mononucleosi è una malattia che dura tanto?

Non ci sono evidenze scientifiche sulla durata. Si considera il paziente guarito quando, negli esami del sangue, il valore degli anticorpi IGM risulta negativo. Non ci si deve far spaventare dal fatto che i valori dell’IGG è positivo. L’IGG è la memoria immunologica del sangue, questo parametro testimonia che si è fatta la malattia e rimarrà positivo per tutta la vita. Questa è una precisazione importante da fare.

Prego.

Se avvertiamo stanchezza e spossatezza ma abbiamo l’IGM negativo vuol dire che la causa non è la mononucleosi. Ci tengo a sottolineare questa cosa perché si creano tanti equivoci nei pazienti. 

Per chi pratica ciclismo, e chi fa sport in generale, quanto può essere pericolosa?

E’ una malattia subdola perché ad un certo punto si avverte un senso di stanchezza insolito ma non si capisce la causa. Si hanno dei cali nelle prestazioni fisiche e non ci si sente più bene in allenamento. La mononucleosi è una malattia subdola per tanti motivi, non ultimo il fatto che capita spesso di fare diagnosi tardive. 

Riposo, dormire, sveglia, letto (Depositphotos.com)
Il miglior modo per sconfiggere la mononucleosi è il riposo (Depositphotos.com)
Riposo, dormire, sveglia, letto (Depositphotos.com)
Il miglior modo per sconfiggere la mononucleosi è il riposo (Depositphotos.com)
Come mai si manifesta in maniera asintomatica nel resto della popolazione?

Perché se si tiene uno stile di vita sedentario, quindi immagino uno studente che non fa sport, il fisico non è stressato e non risponde infiammandosi. Si avverte della stanchezza ma non intacca il normale stile di vita delle persone.

Cosa si deve fare una volta contratta?

Riposo e basta. Sicuramente smettere con l’attività sportiva anche per tre settimane o un mese. I rischi sono un peggioramento della malattia che può comportare insufficienza epatica e quindi intaccare la milza. Capisco che per chi pratica sport fermarsi per tanto tempo sia difficile, ma è necessario. E anche quando ci si inizia a sentire meglio è bene non accelerare i tempi di ripresa. Si può ripartire solamente nel momento che gli esami del sangue ci dicono che il valore dell’IGM è negativo.

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