Perché usare le selle con il foro? Perché le selle flow o con il buco hanno invaso il mercato e sono diventate la prima scelta per tutte le tipologie di utenza, dai più agonisti fino ad arrivare a chi approccia la bici?
Abbiamo interpellato Enrico Grando, marketing e comunication Manager di Selle Italia. Grazie al suo contributo facciamo una panoramica su questo argomento sempre attuale e molto discusso.
Come nascono le selle con il foro? Hanno un impiego diverso rispetto alle selle classiche?
La nostra prima sella con il foro è stata sviluppata nel 1997. E’ stata la Max Flite Trans AM. Ora il foro è diventata una caratteristica quasi imprescindibile quando parliamo di selle performance, è diventato uno standard nel mercato. In generale, consigliamo le selle con il foro per scaricare la pressione nella zona perineale e aumentare quindi notevolmente il comfort durante la pedalata (aggiungiamo da parte nostra, anche un aumento della circolazione dell’aria, favorevole nelle giornate più calde, aspetto che contribuisce alla termoregolazione in una zona molto delicata, per l’uomo e per la donna, ndr).
Quali potrebbero essere i vantaggi, magari anche gli svantaggi o diciamo i punti non di forza?
Il vantaggio maggiore della presenza del foro è dato appunto dal netto miglioramento del comfort, se progettato correttamente. Una sella chiusa è più rigida, quindi i ciclisti particolarmente attenti a questo aspetto potrebbero cercare ancora selle chiuse. Da sottolineare che, anche con le selle con il foro abbiamo raggiunto livelli di rigidità comparabili tra le due categorie. Un tempo una sella con il foro rischiava di “collassare”, ma questo rischio è superato del tutto dai nuovi materiali.
E’ diverso progettare e costruire una sella con il buco, rispetto ad una standard?
In fase di progettazione è necessario considerare il comportamento strutturale differente. Molto banalmente, c’è meno materiale al centro della sella e vanno quindi rinforzate altre parti del prodotto. Il processo però è il medesimo e ora addirittura partiamo dalla progettazione della versione con il foro.
Le dimensioni del canale da cosa sono dettate?
Varia molto in base al modello della sella, a come viene sviluppata e progettata la seduta. I primi scarichi erano molto più piccoli, poi l’esperienza ci ha portato a migliorare e di conseguenza ad aumentare la dimensione del foro e del canale di scarico di pressione.
Le selle con il foro hanno cambiato anche il modo di sviluppare i fondelli dei pantaloncini?
E’ difficile dire se le selle con il foro hanno portato ad un cambiamento nello sviluppo dei fondelli. E’ lecito pensarlo, perché ci confrontiamo con un processo evolutivo che tiene conto di tutte le categorie legate alla bicicletta. Quindi, alcuni studi di aziende leader nella produzione di fondelli possono aver tenuto conto della variabile selle con il buco.
Le selle con il foro hanno cambiato il modo di stare in bici, o magari hanno contribuito all’evoluzione della biomeccanica del ciclista?
Questa tipologia di prodotti ha risolto problemi che prima non venivano presi in considerazione, perché ritenuti irrisolvibili. Parlando anche con vecchi ciclisti professionisti, un tempo si soffriva e basta, non c’era molta scelta. Ora chiaramente l’offerta dei prodotti è molto più diversificata e ogni ciclista riesce a trovare la sua sella ideale. Anche per quanto riguarda la biomeccanica, le selle con foro hanno permesso di correggere comportamenti errati in bici. La sella è uno dei punti di contatto tra la bici e il ciclista, forse il principale, o quantomeno il più delicato. Una sella corretta per forma, disegno e larghezza, offre una migliore posizione durante la pedalata. Significa una prestazione di qualità migliorata. In Selle Italia lo vediamo quotidianamente grazie alle nostre analisi biomeccaniche di idmatch.