Il risotto è una delle eccellenze della tradizione culinaria. Spesso messo da parte in nome di piatti più semplici o dietetici, in realtà non va demonizzato, ma si può tranquillamente inserire in una dieta varia e bilanciata. Preparare un risotto a regola d’arte richiede alcune tecniche fondamentali che, se rispettate, garantiscono un risultato cremoso e saporito.
Le basi del risotto perfetto
La scelta della varietà di riso è cruciale. Risi brillati come Carnaroli, Arborio o Vialone Nano sono i più indicati, poiché rilasciano la giusta quantità di amido durante la cottura, creando una cremosità naturale. Considerato l’alto indice glicemico, il consumo di riso brillato non è ideale per chi deve controllare la glicemia. Al contrario può favorire un più rapido ripristino delle scorte di glicogeno nell’atleta post allenamento.
Nella tecnica tradizionale per preparare un risotto bisogna procedere con la tostatura, in cui i chicchi di riso vengono rosolati in poco olio o burro. Un pizzico di sale e poi bisogna sfumare con del vino bianco. Quest’ultimo passaggio ultimamente è talvolta sostituito con l’aggiunta di qualche goccia di aceto in mantecatura. Il tocco di acidità che se ne ricava aiuta ad esaltare i sapori senza risultare invadente. Infine, una volta che il risotto è cotto al punto giusto, si fa la mantecatura. Rigorosamente a fuoco spento, si ricorre a una noce di burro e del formaggio, che regalano al piatto una consistenza cremosa e omogenea.
Le ricette più diffuse
Quando si parla di risotti, le varianti sono davvero tante: ognuna con caratteristiche uniche e profili nutrizionali diversi. Il risotto allo zafferano e piselli può per esempio essere un piatto completo.
Una scelta bilanciata, con un buon equilibrio tra carboidrati, proteine vegetali e fibre. Lo zafferano, oltre a conferire un aroma intenso e un colore dorato al piatto, è ricco di antiossidanti, migliora l’umore e ha proprietà antinfiammatorie. I piselli rappresentano un’ottima fonte di proteine vegetali e, quando sono combinati al riso, completano il profilo amminoacidico del piatto. Rendendolo perfetto anche per il recupero post allenamento.
Il risotto allo zafferano può essere arricchito anche con gamberetti o altro pesce, come la paella spagnola. In questo caso, si tende a ridurre l’aggiunta di formaggio in mantecatura, per dare pieno risalto al sapore del pesce. Si ottiene così un piatto con un’ottima fonte proteica, delizioso, facilmente digeribile e relativamente leggero.
Uno sfizio ogni tanto
Per molti il risotto deve essere veramente cremoso e godurioso, quindi preparato con un’abbondanza di formaggi. Il risotto diventa così molto più calorico e la combinazione di carboidrati del riso e grassi del formaggio non è sicuramente ideale per chi cerca di dimagrire.
Ci si può sempre togliere lo sfizio, ma non è consigliabile consumarlo con frequenza. Per chi fatica a saziarsi dopo un allenamento lungo e non ha particolari problemi di salute o di sovrappeso, può tuttavia essere un’ottima soluzione. Il risotto alle verdure è un’altra opzione perfetta per chi desidera mantenere il peso sotto controllo.
Con verdure di stagione
Infine il risotto è molto buono anche con delle semplici verdure di stagione. Grazie al loro contenuto di fibre, le verdure aiutano a prolungare il senso di sazietà e ad aumentare il volume della porzione. Non aggiungono particolari calorie, ma arricchiscono il risotto di antiossidanti, vitamine e minerali.
Zucca, zucchine, asparagi, funghi, rucola, cavolo rosso sono alcuni esempi di vegetali che possono inoltre regalare al risotto un aspetto molto appetitoso, aggiungendo colore e cremosità.