Bike to Uni, Politecnico di MilanoBike to Uni, Politecnico di Milano

| 20 Novembre 2025

Bike to Uni, la sfida green di due atenei lombardi

Trasformare il tragitto quotidiano verso l’università in una scelta concreta di sostenibilità ambientale. E’ l’obiettivo di Bike to Uni, la nuova iniziativa nata nell’ambito del progetto PNRR MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, che vede collaborare Politecnico di Milano (foto in apertura), Università degli Studi di Bergamo e Wecity, la piattaforma italiana che incentiva gli spostamenti a zero emissioni.

Dallo scorso 12 novembre e fino al prossimo 19 dicembre, studenti e lavoratori dei due atenei possono partecipare alla sfida registrando tramite app i propri tragitti casa-università in bicicletta, muscolare o a pedalata assistita, oppure in monopattino elettrico. Basta scaricare Wecity, inserire il codice dedicato e attivare il tracciamento.

Bike to Uni, velostazione al campus Bovisa
L’obiettivo è incentivare i trasferimenti da casa verso i due atenei, grazie all’app Wecity
Bike to Uni, velostazione al campus Bovisa
L’obiettivo è incentivare i trasferimenti da casa verso i due atenei, grazie all’app Wecity

Un’azione di responsabilità collettiva

L’iniziativa vuole tradurre un gesto semplice in un’azione collettiva, come ha spiegato Alessandro Perego, Vicerettore per lo sviluppo sostenibile del Politecnico: «Con Bike to Uni vogliamo trasformare un gesto semplice in un’azione collettiva di responsabilità ambientale e sociale». Il programma si inserisce in una strategia più ampia di transizione sostenibile che vede gli atenei protagonisti di un cambiamento culturale che parte dalle abitudini quotidiane.

Un concetto ribadito anche da Annalisa Cristini, Prorettrice dell’Università di Bergamo con delega al welfare e allo sviluppo sostenibile: «La sostenibilità non è un concetto astratto – ha detto – ma un percorso che si costruisce attraverso abitudini quotidiane. Bike to Uni è un’occasione per riscoprire il valore del movimento, dell’ambiente e della partecipazione».

Bike to Uni, velostazione al campus Bovisa
La nuova velostazione inaugurata da poco al campus Bovisa del Politecnico di Milano
Bike to Uni, velostazione al campus Bovisa
La nuova velostazione inaugurata da poco al campus Bovisa del Politecnico di Milano

Già 359 tragitti fatti

Il tracciamento attraverso Wecity permette a ciascun partecipante di monitorare i propri progressi, ma soprattutto di contribuire al risparmio collettivo di Co2, dato sempre più centrale nelle politiche universitarie. La componente tecnologica non è accessoria: «Grazie al nostro sistema di tracciamento certificato, ogni chilometro percorso senza emissioni diventa un dato utile per le università e una consapevolezza per le persone», racconta Paolo Ferri, founder e CEO di Wecity.

La sfida è strutturata come una classifica aggiornata in tempo reale, che premia la regolarità degli spostamenti e la quantità di chilometri percorsi. Infatti ad oggi sono stati compiuti già 359 viaggi, per un totale di 2.669 chilometri coperti ed un risparmio di 374 chilogrammi di Co2. Ai partecipanti più costanti andranno in premio caschi, copriscarpe e set di luci per bici, consegnati in occasione dell’evento finale previsto entro tre mesi dalla conclusione dell’iniziativa. Un momento utile anche per condividere i risultati complessivi di emissioni risparmiate.

Bike to Uni, conteggio km
Ad oggi sono stati evitati all’ambiente 374 chilogrammi di Co2, grazie ad i 359 viaggi fatti
Bike to Uni, conteggio km
Ad oggi sono stati evitati all’ambiente 374 chilogrammi di Co2, grazie ad i 359 viaggi fatti

Ridurre l’uso delle auto

Oltre alla dimensione ludica, Bike to Uni intende stimolare una riflessione più profonda sul ruolo delle università nel favorire nuove forme di mobilità urbana. Gli atenei stanno assumendo un ruolo da incubatori del cambiamento: ridurre l’uso delle auto private, incentivare i percorsi sicuri, mettere in rete tecnologie di monitoraggio e infrastrutture leggere.

Se la sfida avrà successo, Politecnico di Milano e Università di Bergamo potrebbero diventare modelli replicabili per altre realtà accademiche italiane. E dimostrare che, talvolta, per ridurre l’impatto ambientale non servono grandi rivoluzioni, ma tanti piccoli gesti quotidiani capaci di fare massa critica, a partire proprio dal percorso verso le aule universitarie.

Wecity – Bike to Uni

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