Continua la crescita della Ciclovia dei Parchi della Calabria, il tragitto che va dal Parco del Pollino a Reggio Calabria per circa 500 chilometri attraversando le aree verdi della regione. Da quando ne abbiamo parlato sono successe due belle novità: l’inserimento dell’itinerario all’interno di Eurovelo 7 e il conferimento di un premio nel corso della recente fiera TTG di Rimini. Ci spiega meglio come sono andate le cose Bruno Niola, responsabile della comunicazione della Ciclovia.
«A Rimini ci è stato assegnato l’Oscar dell’Ecoturismo 2024 di Legambiente – specifica – anche perché il nostro progetto è stato realizzato senza la necessità di creare nuove infrastrutture, ma semplicemente collegando le strade secondarie dell’entroterra. Il tutto, però, valorizzato con l’istallazione di colonnine di ricarica per e-bike ed un sito web con tutte le indicazioni».
E invece l’ingresso in EuroVelo (la rete delle maggiori ciclabili europee transnazionali che fa capo alla Europea Cyclists’ Federation, ndr) cosa prevede?
Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Fiab e stiamo addirittura per attivare la prima certificazione di una ciclovia per EuroVelo. Ad essere precisi il tratto di EuroVelo 7 prima passava lungo la costa, ma grazie al nostro lavoro siamo riusciti a farlo passare per i Parchi naturali delle montagne interne.
Sul piano della promozione come vi siete mossi?
Abbiamo partecipato alle maggiori fiere nazionali ed estere (come quella di Francoforte).
E che responso avete ricevuto?
Molto buono, anche se il vero responso ce lo danno soprattutto i nostri operatori sul territorio che ci chiedono continuamente del materiale. Dato che ormai quotidianamente vengono visitato da cicloturisti da ogni parte d’Italia. E dall’estero. A tal proposito è stato interessante un report presentato da Komoot (la nota app di navigazione, ndr) sempre al TTG di Rimini.
Di cosa si tratta?
Non lo sapevamo neanche noi (sorride, ndr) ma Komoot ha presentato i dati di visualizzazione della nostra Ciclovia sulla loro app. Ebbene 2,8 milioni di persone tra Italia, Germania, Austria e Svizzera hanno visualizzato il percorso; 2.200 hanno interagito con la traccia e 1.420 persone l’hanno scaricata.
Dopo la vittoria ex-aequo col Trentino dell’Italian Green Road Award nel 2021 e dopo gli effetti della pandemia, si può cominciare a tirare un bilancio?
Certamente, in questi giorni stiamo inviando dei questionari dettagliati a tutti i nostri operatori sul percorso proprio perché anche noi abbiamo bisogno di dati oggettivi.
Sempre riguardo all’Italian Green Road Award, quest’anno un premio è stato assegnato alla Ciclabile della Val di Neto. Ci avete preso gusto…
Sì, quella è una ciclopedonale nel Parco della Sila che è in una variante della Ciclovia dei Parchi. E’ sempre sotto l’egida della Regione Calabria, a testimonianza del buon lavoro che sta facendo l’ente.
Ora quali strategie intendete mettere in atto per consolidare la Ciclovia dei Parchi come prodotto turistico d’eccellenza?
Principalmente punteremo sulle fiere estere. Dato che tra i cicloturisti italiani il percorso è ormai noto, vogliamo aggredire i mercati nord-europei.