EuroVelo è la rete europea dei percorsi ciclabili, esiste da 27 anni ma è sempre work in progress. Abbiamo assistito alla videoconferenza organizzata da Fiab e ActiveItaly in occasione delle Giornate Nazionali del Cicloturismo del 15-16 giugno. Particolarmente interessante è stato l’intervento di Jessica Casagrande, membro di Ecf, proprio con un focus su questo grande progetto comunitario.
«Degli oltre 90.000 chilometri previsti – ha detto – al momento sono ciclabili il 66%. L’obiettivo, ambizioso, è di arrivare al 100% entro il 2030. In Italia abbiamo solo il 26% dei percorsi previsti interamente ciclabili, quindi siamo al di sotto della media di EuroVelo. Con circa 5.200 chilometri siamo la sesta Nazione per lunghezza della rete. Al 2023, ne abbiamo aggiunti 237 (circa il 5% in più sull’anno precedente)».
Il Nord Europa traccia la via
I modelli da seguire, manco a dirlo, sono quelli del Nord Europa. In particolare la ciclovie del Reno (EV 15) e della Mosa (EV 13), ma anche quella del Mediterraneo (EV 8, che attraversa il Nord Italia).
«Queste ciclovie – spiega Jessica – sono molto gettonate. Inoltre sono anche oggetto di partenariato tra Ecf e ministeri o regioni locali, al fine di creare una promozione integrata».
Gli obiettivi sono quelli di aumentare l’uso della bici, apportando benefici ambientali, sanitari e sociali. Inoltre si vorrebbero raggiungere politiche e pratiche più sostenibili nei settori del trasporto e del turismo. Ciò garantirebbe una solida base organizzativa e finanziaria per lo sviluppo dell’intera rete. Va anche considerato che la rete delle ciclovie europee non è solo rivolta al turismo. Essa è molto utilizzata anche per gli spostamenti quotidiani di ha scelto la bici per raggiungere, ad esempio, il proprio posto di lavoro.
La Calabria in Eurovelo 7
In Italia la gestione della rete EuroVelo è sotto l’egida della Fiab e, notizia di pochi giorni fa, la Ciclovia dei Parchi della Calabria è stata ufficialmente inserita all’interno di EuroVelo 7 (una delle due direttrici nord-sud che attraversano la Penisola, l’altra è la EV 5).
Non solo. Sempre nell’ambito delle Giornate Nazionali del Cicloturismo, Fiab ha annunciato la nascita di un Centro di Coordinamento EuroVelo Nazionale (NECC-National EuroVelo Coordination Centre). Per guidarlo verranno coinvolte in prima linea le Regioni insieme ad altri soggetti pubblici e privati. L’obiettivo è quello di lavorare in sinergia con le amministrazioni locali per una governance strategica e condivisa, proprio seguendo l’esempio delle tre ciclovie sopra menzionate. Le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Abruzzo e la Provincia Autonoma di Bolzano hanno già aderito al NECC.
La conferenza di Viborg
Inoltre, Riccardo Copecchi del MIT-Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha detto: «Il sistema italiano delle ciclovie è del tutto coerente con quello di EuroVelo. Inserito dal 2022 nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica permette, anche nel nostro Paese, una pianificazione strategica per questo tipo di infrastruttura con diverse linee di finanziamento dedicate. E’ necessaria una cooperazione con Regioni e amministrazioni locali per concretizzare gli investimenti stanziati in altrettanti progetti esecutivi e dar vita a percorsi pedalabili con massimi livelli di sicurezza».
«Dal 23 al 25 settembre prossimi – conclude Jessica Casagrande il proprio intervento – a Viborg, in Danimarca, si terrà la conferenza europea sul cicloturismo. Il tema sarà: “L’eredità di grandi eventi e il coinvolgimento della cittadinanza”. Ci sarà l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato di EuroVelo».
Nel frattempo sul sito di riferimento c’è questa mappa interattiva nel quale vengono rappresentate tutte le ciclabili transnazionali e, cliccando su ognuna di esse, si possono vedere in dettaglio le caratteristiche. Se non avete ancora deciso come trascorrere le vostre vacanze in bici, qui potrete trovare ottimi spunti…
