| 17 Ottobre 2024

Rapporto europeo sui trasporti in città: segnali bui per l’ambiente

Il Rapporto 2023 della Commissione Europea sull’ambiente e la qualità della vita nelle città del Vecchio Continente è per certi versi allarmante, certificando come l’auto sia ancora il mezzo più utilizzato in 83 agglomerati urbani sparsi per l’Europa, comprendendo sia i Paesi che fanno parte dell’UE, sia quelli che sono in stand by, sia quelli Efta e il Regno Unito. Una certificazione scritta di come ci sia ancora tantissimo da fare sul campo della mobilità sostenibile considerando che il 48 per cento degli intervistati utilizza principalmente l’auto, seguita dai trasporti pubblici urbani, dagli spostamenti a piedi e solo dopo dalla bici.

Le piste ciclabili di Parigi: l’urbanistica e i trasporti della Ville Lumiere consentono di lasciare l’auto a casa…
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Olanda e Danimarca in testa alla classifica

Il totale dei ciclisti non supera il 14 per cento degli abitanti europei, intesi come cittadini che utilizzano le due ruote per spostarsi con qualsiasi motivazione. I Paesi più virtuosi da questo punto di vista (non ci saremmo aspettati il contrario) sono Olanda e Danimarca, dove la bici è un valido sostegno all’attività quotidiana. Ma solamente 3 città hanno una percentuale molto alta di ciclisti giornalieri, superiore al 33 per cento: sono Groningen (46 per cento) e Amsterdam (39) nei Paesi Bassi e Copenhagen (35) in Danimarca.

Se scendiamo nella classifica troviamo un risultato clamoroso proprio in fondo, con Roma al terzultimo posto. Solamente la capitale serba Belgrado e quella lituana Vilnius fanno peggio, ma siamo sempre sotto la soglia del 6 per cento. Un fattore che è passato abbastanza sotto silenzio ma sul quale soprattutto le autorità cittadine dovrebbero ragionare, se intendono abbracciare – come dicono – la pratica della mobilità sostenibile e dell’impegno ambientale. Ma per farlo e prendersi cura dell’ambiente servono le infrastrutture, come piste ciclabili e la Città Eterna non è proprio in primo piano da questo punto di vista…

L’indagine della Commissione Europea è particolarmente severa con Roma, lontana dagli standard corretti per la tutela dell’ambiente
L’indagine della Commissione Europea è particolarmente severa con Roma, lontana dagli standard ambientali corretti

Gli spostamenti a piedi e su due ruote

Uno studio pubblicato sul Journal of Transport Geography sottolinea come, lavorando su 59 centri urbani di 26 Paesi europei, le strade delle città dell’Europa meridionale e orientale sono meno sviluppate. Questo influenza soprattutto gli spostamenti a piedi, ma anche quelli su due ruote, quando non si tratta di cicloturismo.

«Centri più a misura di pedone e di bici in tutta Europa possono influenzare le abitudini di viaggio sostenibili all’interno della città, rafforzando l’importanza della qualità dello spazio pubblico e delle strutture pedonali per le popolazioni locali», ha sottolineato Alexandros Bartzokas-Tsiompras, ricercatore in pianificazione urbana e dei trasporti presso l’Università tecnica nazionale di Atene.

E’ interessante e curioso, tornando al rapporto 2023, analizzare proprio quel che riguarda il movimento pedonale: in totale il 27 per cento dei residenti ha dichiarato di muoversi senza utilizzare altri mezzi di trasporto, con in primo piano Parigi, la città olimpica con un picco del 41 per cento mentre in fondo alla classifica c’è Ankara in Turchia con il 16. Anche qui Roma si distingue per la posizione nelle posizioni basse della graduatoria con il 21 per cento e poco c’è da gioire per la condivisione della percentuale con una metropoli come Berlino.

Groningen in Olanda è l’esempio della perfetta commistione fra bici e trasporti urbani, con l’auto in regresso
Groningen in Olanda è l’esempio della perfetta commistione fra bici e trasporti urbani, con l’auto in regresso

Praga primatista nei trasporti pubblici

Il primato, in termini di utilizzo dei trasporti pubblici, spetta invece a Praga con il 69 per centro, anche qui c’è quella tendenza a una supremazia del Centro-Nord Europa con fanalino di coda la capitale cipriota di Nicosia con il 15 per cento. Il rapporto sottolinea come, più che in altri mezzi di spostamento, ci sia una forbice elevata fra le città anche di uno stesso Paese, spiegata con il fatto che le capitali e le città più grandi hanno tendenzialmente una rete di trasporti pubblici estesa, con servizi frequenti, che di fatto rende superfluo l’uso dell’auto per spostarsi per lavoro.

Ma come è stato redatto il rapporto? Nel corso del sondaggio è stato chiesto: “In una giornata tipo, quale modalità di trasporto utilizza più spesso?“. I partecipanti potevano dare una o anche due risposte. Questo per riflettere statisticamente una o due preferenze più diffuse tra i residenti. Sono state raccolte oltre 71 mila risposte con una media di 839 residenti in ogni città che hanno partecipato.

Copenhagen si conferma città ciclabile per eccellenza con un occhio in più per l’ambiente
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L’impegno verso una mobilità sostenibile

Nella diffusione dei risultati, la Commissione Europea ribadisce il sostegno a una mobilità urbana più pulita, più verde e più sostenibile. I trasporti pubblici, gli spostamenti a piedi e in bicicletta svolgono un ruolo centrale nel raggiungimento di questa visione. E’ chiaro però che, soprattutto da noi, bisogna dare una decisa accelerazione, in particolare a livello culturale nelle grandi città, perché queste non restino vuote parole.

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