Pescara in Tv. L’evoluzione della Ciclabile Strada-ParcoPescara in Tv. L’evoluzione della Ciclabile Strada-Parco

| 23 Novembre 2025

Pescara in Tv. L’evoluzione della Ciclabile Strada-Parco

Qualche sera fa, sul canale televisivo Real Time, è andata in onda in prima visione una puntata del fortunato format “Casa a Prima Vista” dedicata a Pescara, dove i popolari Nadia, Blasco e Corrado hanno portato i loro clienti a cercare soluzioni abitative nel centro città e hanno parlato anche della ciclabile Strada-Parco, che più precisamente è la Ciclovia dei Parchi, considerandola un’arteria fondamentale per gli spostamenti cittadini in alternativa all’auto. Un momento di grande popolarità per la struttura, ma qual è la sua situazione nella realtà, lontano dal clamore televisivo?

Corrado Sassu, Nadia Mayer e Blasco Pulieri, protagonisti di Casa a Prima Vista su Real Time
Corrado Sassu, Nadia Mayer e Blasco Pulieri, protagonisti di Casa a Prima Vista su Real Time
Nadia Mayer e Blasco Pulieri, protagonisti di Casa a Prima Vista su Real Time
Nadia Mayer e Blasco Pulieri, protagonisti di Casa a Prima Vista su Real Time

Parlando con il responsabile Fiab locale, Francesco Mancini, emerge come la realtà non sia propriamente semplice: «La strada sorge sul vecchio sedime ferroviario. Quindi se prima quel luogo e le abitazioni che vi erano adiacenti erano abbastanza penalizzate dai passaggi ferroviari, dopo è diventato un posto assolutamente tranquillo. Almeno fino a qualche mese fa, quando dopo investimenti fatti da decenni per utilizzare quella strada per passaggi filoviali o autobus cittadini c’è stato l’avvio del progetto della filovia urbana, quella è diventata una strada dove transitano questi bus veloci, quindi senza traffico ogni 10 minuti, molto ben collegati e che in pochissimo tempo portano da Montesilvano al centro di Pescara».

Cosa è successo per i pedoni, i ciclisti che utilizzavano prima questa strada?

Sono stati costretti a spostarsi sulla ciclabile laterale, con spazi ridotti sul marciapiede e con la promiscuità pedoni-ciclisti. Le due fattispecie sono separate da una linea disegnata sul marciapiede, ma in realtà si sfiorano. Quindi la strada permette sicuramente la riduzione del traffico automobilistico in entrata e uscita dal nord di Pescara, perché c’è questo mezzo veloce che indisturbato collega Montesilvano alla città, ma dell’aspetto turistico attrattivo è rimasto abbastanza poco, semmai si potesse dire che prima l’avesse. Teniamo presente che parallelamente c’è il lungomare a distanza di qualche centinaio di metri, dove l’attrattività turistica è ben altra e dove da tempo chiediamo una zona di chiusura al traffico, come è stato fatto ad esempio a Rimini.

A destra Francesco Mancini, presidente di Fiab Pescarainbici
A destra Francesco Mancini, presidente di Fiab Pescarainbici
A destra Francesco Mancini, presidente di Fiab Pescarainbici
A destra Francesco Mancini, presidente di Fiab Pescarainbici
Quanto è lunga la ciclabile?

Collega Montesilvano a Pescara, quindi sono 7-8 chilometri di cui almeno 3 dentro la città.

Viene utilizzata dalla cittadinanza anche per gli spostamenti quotidiani?

Il filobus è sempre abbastanza pieno, Si è ridotto chiaramente il traffico ciclistico, anche perché la ciclabile di per sé è abbastanza precaria, stretta, attraversa diversi incroci dove le precedenze non si capiscono, anche se il codice della strada è ben chiaro al riguardo. La precedenza nell’attraversamento degli incroci collegando due piste ciclabili è del ciclista, invece il ciclista passa soltanto quando il semaforo è rosso per le auto perché sta transitando il filobus. Chi abita nei pressi continua a utilizzarla, prima magari era sfruttata anche da chi voleva spostarsi da nord verso sud e viceversa. Adesso preferiscono passare sul lungomare dove c’è una ciclabile comoda e con ben altra vista.

La ciclabile Strada-parco affollata di bici. Prima dell'arrivo del filobus che ha cambiato il sedime stradale
La ciclabile Strada-parco affollata di bici. Prima dell’arrivo del filobus che ha cambiato il sedime stradale
La ciclabile Strada-parco affollata di bici. Prima dell'arrivo del filobus che ha cambiato il sedime stradale
La ciclabile Strada-parco affollata di bici. Prima dell’arrivo del filobus che ha cambiato il sedime stradale
Allargando un po’ il discorso, si era parlato della nuova rete ciclabile che riguarda non solo Pescara centro, ma tutto il comprensorio. Qual è la situazione, si sta investendo veramente sulla mobilità sostenibile?

Sì, il Comune sta facendo veri sforzi, pur essendo di un colore politico solitamente poco avvezzo all’ambiente. Più che altro sta costruendo collegamenti tra le ciclabili esistenti che prima magari erano fatte un po’ a macchia di leopardo. Si sta proseguendo sul progetto del biciplan esistente e quindi gli oltre 50 chilometri di piste ciclabili sono la testimonianza dell’impegno dell’ente in questo senso. Chiaramente c’è molto da fare perché molte di queste ciclabili sono sui marciapiedi e bisogna portarle sulle strade attraverso la costruzione di corsie ciclabili vere e proprie. La Strada-Parco è una di queste. Ma a nostro avviso bisogna procedere quanto prima verso una soluzione più drastica.

Questa è la Strada-Parco, affianca dal percorso tramviario. Alcuni tratti di asfalto sono anche molto rovinati...
Questa è la Strada-Parco, affiancata dal percorso tramviario. Alcuni tratti di asfalto sono anche molto rovinati…
Questa è la Strada-Parco, affianca dal percorso tramviario. Alcuni tratti di asfalto sono anche molto rovinati...
Questa è la Strada-Parco, affiancata dal percorso tramviario. Alcuni tratti di asfalto sono anche molto rovinati…
Quale?

Il limite orario dei 30 chilometri. Sarebbe la soluzione di tutti i problemi, perché il principale ostacolo alla sicurezza stradale è data dalla velocità delle auto. Abbiamo l’esempio di Bologna dove non ci sono stati più investimenti mortali. A Pescara purtroppo continuano ad essercene e testimoniano anche l’alta velocità delle auto. Un episodio mi è capitato direttamente: ho trovato la scarpa di un povero pedone investito sulle strisce pedonali al quinto piano del palazzo di fronte. Pensate a quanto è stato violento l’impatto… Il mese scorso è stata investita e uccisa una ciclista che stava passando sull’attraversamento ciclabile da un’auto che stava sulla corsia di sorpasso. Qualcosa si sta facendo, ma il percorso è lungo, è un percorso di cambiamento culturale.

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