| 16 Gennaio 2025

Una nuova rete ciclabile. A Pescara si punta sul cicloturismo

L’effervescenza abruzzese nel mondo delle due ruote non passa solo per il capoluogo e le zone limitrofe. Anche nei dintorni di Pescara c’è un grande sommovimento e nascono nuovi progetti. Molto ambizioso è quello che coinvolge ben 8 comuni, intenti a creare una rete cicloturistica integrata per promuovere la mobilità lenta e fare del territorio qualcosa di ambito fra i cicloturisti.

I comuni in questione sono quelli di Cugnoli, Brittoli, Bussi sul Tirino, Capestrano, Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Popoli Terme e Torre de’ Passeri. L’obiettivo è creare una rete che li colleghi, mettendo in evidenza le proprie prerogative, le proprie attrattive turistiche dando così modo alle agenzie di “vendere” un nuovo prodotto che interessi in Italia e all’estero. Non solo per facilitare gli spostamenti insomma, ma per dare un’immagine diversa. Questo anche sulla base di una recente ricerca effettuata da Isnart che dimostra come l’Abruzzo sia ai livelli top, insieme al Trentino Alto Adige, come ricerche turistiche sulla Rete.

Il territorio coperto dalla rete ciclabile sarà molto vasto, bellissimo come ambiente e ricco di proposte
Il territorio coperto dalla rete ciclabile sarà molto vasto, bellissimo come ambiente e ricco di proposte

A essere primo motore di questo progetto è il vicesindaco di Cugnoli, Lanfranco Chiola che segue molto da vicino il suo sviluppo: «L’idea chiaramente scaturisce dal lavoro che si sta compiendo per la ricostruzione del territorio dopo il sisma. Questo rappresenta un inizio di un lavoro importante, teso a ridare respiro al territorio e aprire nuove prospettive».

La rete come dovrebbe svilupparsi?

Orientativamente la lunghezza dovrebbe essere sui 400 chilometri complessivi, parliamo quindi di un progetto molto ampio e complesso. I tecnici stanno tracciando i vari percorsi e presumo che tutto dovrebbe essere pronto entro giugno-luglio di quest’anno. Abbiamo quindi tempi molto brevi, dettati dalle direttive relative ai fondi del PNRR dei quali il nostro progetto usufruisce per un totale di 2 milioni e 400 mila euro. Questo significa che entro il 2026 dobbiamo essere già operativi, ma io al riguardo sono molto ottimista e penso che saremo anche in anticipo sui tempi.

Lanfranco Chiola, sindaco di Cugnoli dal 2006 al 2021, oggi vice e responsabile del progetto
Lanfranco Chiola, sindaco di Cugnoli dal 2006 al 2021, oggi vice e responsabile del progetto
Come sviluppo geografico? Quale sarà la zona di partenza/arrivo?

Non ci sarà, nel senso che stiamo parlando di un ampio circuito, dove gli avventori potranno scegliere il loro punto di soggiorno e da lì scegliere qualsiasi direzione. Non va dimenticato che nel progetto sono interessati luoghi turisticamente importanti, per esempio Torre de’ Passeri e Popoli dove tra l’altro c’è la ferrovia e questa potrebbe essere una risorsa ulteriore.

A tal proposito si sa che una ciclovia diventa motore anche per tante attività ad essa collegate, tra strutture logistiche, enogastronomiche e quant’altro. Qual è da questo punto di vista la situazione?

La ciclovia la interpreto come un contenitore di servizi, di idee. Ci deve essere tutto questo e anche altro, dal punto di vista culturale, artigianale. E’ chiaro che si sta lavorando anche su quest’aspetto e c’è molta iniziativa locale in questo senso, legata alla costruzione della rete. Noi stiamo programmando più incontri nei vari comuni interessati per stimolare iniziative. Stiamo cercando di coinvolgere un po’ tutto.

Il progetto dovrebbe collegare vari percorsi esistenti e crearne di nuovi, sempre a favore dei cicloturisti
Il progetto dovrebbe collegare vari percorsi esistenti e crearne di nuovi, sempre a favore dei cicloturisti
Quali sono i punti anche di richiamo principale per un cicloturista nella vostra zona?

Sia dal punto di vista ambientale che architettonico, ogni comune coinvolto ha le sue peculiarità e caratteristiche che possono attrarre cicloturisti. I punti di interesse sono tantissimi, ad esempio abbiamo un pulpito nel centro di Nicodemo e a Torre de’ Passeri c’è la casa di D’Annunzio. A Popoli il Museo dell’Acqua. Insomma abbiamo tantissimi richiami che stiamo mettendo a regime in modo da collegare l’un l’altro.

Con lo sviluppo della rete ciclistica, state pensando anche a tutta la segnaletica e verrà fatta la promozione del territorio?

Certamente e anzi stiamo cercando di lavorare anche con il territorio aquilano, di collegare la nostra rete con percorsi già esistenti nella zona del capoluogo, di fare un discorso complessivo insieme e di non andare ognuno per i fatti suoi.

Un particolare della casa natale di Gabriele D’Annunzio a Torre de’ Passeri
Un particolare della casa natale di Gabriele D’Annunzio a Torre de’ Passeri
Che tempi sono previsti?

Io presumo che entro quest’anno dobbiamo concludere perché dopo dobbiamo metterci a regime. Gli incontri sono pensati proprio per andare di pari passo con la costruzione della rete in modo che, quando sarà finita, sarà già usufruibile dai viaggiatori.

State pensando anche a collegare questa ciclovia con altre ciclovie esistenti, ad esempio quella Adriatica?

Probabilmente sì, adesso intanto ci stiamo muovendo verso l’aquilano. Bisogna anche tenere conto di un aspetto legato alla geografia del territorio: noi viviamo in una regione molto vallonata, dove spostarsi in bicicletta per l’uso quotidiano non è cosa semplice, ma anche in questo senso ci stiamo muovendo seguendo un po’ quel trend che sta caratterizzando tutta questa fase di ricostruzione post terremoto. La ciclovia, come ho detto prima, è il primo passaggio per incentivare il territorio dal punto di vista socioeconomico.

Popoli ha una grande tradizione ciclistica, sia su strada che nella mountain bike
Popoli ha una grande tradizione ciclistica, sia su strada che nella mountain bike
Sia dal punto di vista politico che sociale, qual è la risposta?

Sul piano politico c’è massima concordia a prescindere dalle varie fazioni e questo è importante, perché si ragiona per il bene comune. La gente è curiosa per quello che sta accadendo. È un qualcosa di nuovo che stiamo cercando di realizzare, per dimostrare di essere capaci di ricevere il futuro turista sul territorio.

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