Dal 29 al 31 agosto a Manerba del Garda (BS) è previsto un importante evento, il Corso per Accompagnatore Turistico Sportivo. Una figura relativamente nuova ma che nell’epoca dell’espansione sempre più poderosa del cicloturismo in Italia rappresenta un’opportunità di lavoro di non poco conto. L’organizzazione del corso è dell’Accademia Nazionale di Mountain Bike, ma va subito specificato che il mercato a cui ci si riferisce non ha confini tecnici, non è riservato solo all’offroad, anzi…
Anche se questi sono giorni di relativa calma e riposo, presso l’Accademia si lavora senza sosta in vista dell’evento di fine mese anche perché le attese intorno ad esso non sono poche. Otello Gazzola, responsabile per marketing e comunicazione della struttura spiega a chi si rivolge questa iniziativa.
«L’accompagnatore è un professionista che ha il compito di portare e seguire le persone su terreni mediamente impegnativi, accompagnarli in tutta sicurezza. Quindi deve conoscere non solo la meccanica, non solo la bici, ma anche avere una buona capacità di relazione e nozioni di primo soccorso. Il corso può essere fatto con qualsiasi bici, quindi con la gravel, con la mountain bike, pedalata assistita, oppure muscolare da strada. Noi però chiediamo anche altro…».
Ossia?
I nostri accompagnatori possono presentare pacchetti turistici. Perché diciamo questo? Perché noi siamo anche tour operator, quindi chi intraprende questa strada deve farsi anche promotore, occuparsi di organizzazione turistica. Noi, attraverso il nostro marchio Italy Bike Tours, promuoviamo non solo escursioni giornaliere, ma anche di più giorni e chi accompagna deve anche saper allestire un evento più complesso, interessare chi vuole conoscere il territorio.
Chi si iscrive che caratteristiche deve avere per poter frequentare il vostro corso?
Deve innanzitutto avere una naturale predisposizione all’utilizzo della bici. Quindi il fatto di star fuori un’intera giornata non dev’essere visto come un peso, ma un piacere. Deve avere una discreta preparazione fisica, normali qualità tecniche quindi nulla di particolarmente curato, le nozioni di base. Infine un altro aspetto molto importante è la capacità di relazionarsi, di stare in gruppo, una certa empatia.
Al termine del corso che cosa viene rilasciato e che possibilità lavorative ci sono?
A esami svolti verrà rilasciato un attestato che riconosce la figura di accompagnatore cicloturistico e sportivo. Figura riconosciuta dall’ACSI che è un ente di promozione sportiva e quindi è giuridicamente valida a tutti gli effetti. In più noi siamo anche riconosciuti dall’ENIT, l’Ente del Turismo, il che permette ai nostri accompagnatori diplomati di preparare dei pacchetti turistici. Al termine del corso possono o lavorare per noi avendo la qualifica, aiutandoli da parte nostra a lavorare sul territorio, oppure li aiutiamo a integrarsi e trovare lavoro presso strutture alberghiere, campeggi, scuole, negozi specializzati.
Che possibilità reali ci sono per trovare lavoro?
Grandi perché è noto che il cicloturismo ha avuto un tale sviluppo che attualmente non ci sono abbastanza guide cicloturistiche per poter soddisfare tutte le richieste di mercato. E non vale solo per la nostra struttura, il mio è un discorso generale. Paradossalmente l’esigenza principale, la discriminante più diffusa è la capacità di relazionarsi con le persone. Molti sanno andare in bici, sanno fare bene i meccanici, ma di fronte a quattro clienti si trovano un po impreparati in termini di gestione del gruppo.
E’ importante per chi si diploma anche avere una certa conoscenza delle lingue?
Fondamentale. Le due lingue fondamentali sono inglese e tedesco per via della maggioranza di cicloturisti che vengono dai Paesi di lingua tedesca. Oggi un nostro accompagnatore può trovarsi di fronte a una clientela che per l’80 per cento è composta da stranieri. C’è poi un’altra discriminante: io posso trovare anche molti italiani, ma fanno veramente fatica a fare qualcosa che sia superiore alla pista ciclabile e con una lunghezza di oltre 20 chilometri. Gli stranieri richiedono molto di più, sono più esigenti e vogliono fare percorsi più lunghi, soprattutto offroad.
E per quanto riguarda l’importanza della conoscenza del territorio, di poterlo spiegare?
Tra i test che i nostri partecipanti devono svolgere, c’è anche quello di proporre un tour cicloturistico, cosa che puoi fare se conosci il territorio, se lo sai raccontare, se sai dove portare il cicloturistica e spiegargli perché è lì. E qui emerge in maniera abbastanza evidente che non tutti hanno la conoscenza di dove vivono…
Com’è strutturato il corso?
Sono tre giorni. Si comincia al mattino del venerdì quando, dopo una breve introduzione si passerà a trattare le basi del cicloturismo, dalla cura delle attrezzature al controllo della bici, dal primo soccorso alle interazioni di gruppo. Al pomeriggio uscita in bici con focus su comunicazione guida-cicloturista e sul comportamento su strada. Al sabato mattina con escursione pratica con applicazione di tecniche di guida su diversi terreni, utilizzando tracce GPS e mappe. Al pomeriggio lezioni su nutrizione e idratazione insieme a sessioni pratiche sulle prime riparazioni per la bici, da forature a regolazioni del cambio.
E alla domenica?
In mattinata il test di presentazione di un tour cicloturistico e gli esami sui temi affrontati nei due giorni precedenti, al pomeriggio incontro sull’esperienza del corso con consegna dei diplomi e conclusione dei lavori.
Gli esami in che consistono?
Vengono fatti durante il corso, c’è una valutazione complessiva. Il comportamento generale della persona. Se la persona si mette in un angolo e non parla per una giornata, non credo che abbia un grande carriera come guida. Poi la capacità tecnica della persona. Cioè come sa andare in bici attraverso degli esercizi a secco, con birilli e poi anche esercizi su percorso con ostacoli naturali. Ultimo livello, un test generale di conoscenza della topografia, cartografia, nutrizione, primo soccorso, meccanica, eccetera. Una trentina di domande in totale.
C’è ancora tempo per iscriversi e quanto costa?
Il corso è a numero chiuso. Una ventina di persone, diciamo grosso modo ma ci sono ancora posti disponibili. Il costo è intorno ai 300 euro, ma ci sono sconti e convenzioni per gruppi sportivi e associazioni. Basta visitare il nostro sito per saperne di più.