«La Valtellina è perfetta per avvicinarsi gradualmente alla bicicletta, è una destinazione da scoprire sulle due ruote, iniziando dal fondovalle, seguendo il Sentiero Valtellina o la Ciclabile Valchiavenna, fino a scalare le grandi montagne».
Parole che hanno scolpita l’esperienza, parole di un atleta che a soli 11 anni ha scalato lo Stelvio. Ivan Basso è tra gli innumerevoli interpreti che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione del Valtellina Bike Magazine 2023.
Un contenitore di racconti, iniziative e itinerari che si districano tra le infinite bellezze di un luogo unico come quello della Valtellina. Pagine da sfogliare che fanno pregustare una vasta proposta di spunti, salite ed eventi in grado di fare innamorare di uno sport e un territorio.
Un contenitore di emozioni
Una raccolta suddivisa in 76 pagine, che racchiudono in modo sintetico, ma allo stesso tempo dettagliato, una serie approfondita di offerte che un territorio come la Valtellina è in grado di regalare.
«E’ un magazine – dice Lucia Simonelli, project manager di Valtellina Turismo – specializzato sulle due ruote. Questa idea è nata dalla necessità di sintetizzare in un unico racconto che rinnoviamo di anno in anno, tutta l’offerta legata alle due ruote che c’è in Valtellina. Siamo convinti che questo territorio sia il paradiso della bici e molte volte è difficile far scoprire quanto ci sia in questo meraviglioso scenario. Il magazine contiene tutto il filone del cicloturismo, mtb, ciclismo su strada, gravel e ovviamente tutta la rassegna eventi.
«Siamo arrivati ormai quasi ad una stampa di 20.000 copie per la versione italiano/inglese più altre 4.000 copie per la versione italiano/tedesca. E’ prevista inoltre una condivisione durante il Giro d’Italia con uno stand Valtellina che si troverà al villaggio di partenza. Un’altra iniziativa invece si lega a più di 150 negozi specializzati nella vendita bici nel Nord Italia».
Racconti ed eventi
Gli eventi e le iniziative che sono contenute nella proposta turistica sono svariate. La Reatica Classica, un angolo che unisce Lombradia e Svizzera a colpi di pedale. Enjoy Stelvio Valtellina, 14 date dove è possibile affrontare passi iconici come appunto Stelvio, Gavia e tanti altri senza lo stress del traffico. E ancora, la Gravel Marathon, il Melavì Ebike Festival, il Wine Bike Tour, e molto altro.
«In questi anni – prosegue Lucia Simonelli – il magazine si è evoluto anche sotto il punto di vista editoriale. In questa edizione abbiamo ospitato le recensioni di ambassador, amanti del territorio e atleti professionisti. Appassionati delle due ruote che amano percorrere la Valtellina in bicicletta. Questo racconto in prima persona delle salite più iconiche fa sì che il lettore si possa immedesimare nelle esperienze prima di viverle in prima persona.
«Abbiamo trovato grande disponibilità da parte di queste persone e ovviamente anche dagli atleti pro’ come Andrea Bagioli o ex come Ivan Gotti. Sono conoscitori e primi fruitori di questo territorio e hanno quindi piacere di parlarne e raccontare le emozione che provano nell’attraversarlo».
Enogastornomia e benessere
Lo sport è sinonimo di benessere. Un mezzo in grado di veicolare gli appassionati verso uno stile di vita sano. Oltre a questo il territorio italiano ha la fortuna di godere un’educazione alimentare e prodotti tipici che si sposano perfettamente con lo stesso obiettivo. Nello specifico la Valtellina è produttrice di prodotti tipici che sono pilastri della buona e sana alimentazione.
«La proposta della Valtellina – spiega Lucia Simonelli – è un’offerta integrata. Chi viene sul nostro territorio lo fa per le inziative legate alla bici, ma viene comunque richiamato dai sapori e dalle nostre peculiarità enogastronomiche. I nostri prodotti tipici, come per esempio nello specifico la Bresaola della Valtellina IGP, è uno dei prodotti che si presta molto bene ad una dieta sana e anche un ottimo ristoro per coloro che vanno in bici. Nella sezione di quest’anno abbiamo approfondito la Bresaola e le sue proprietà, ma abbiamo parlato anche del pane di segale e dei suoi benefici, dello yogurt intero e della Cupeta, dolce con miele e noci».
Cicloturismo e territorio
La Valtellina è quindi un ecosistema pronto ad accogliere le due ruote con luoghi appositamente studiati, salite che hanno fatto la storia, ma anche iniziative ed eventi aperti a tutti.
«Sicuramente – conclude Simonelli – tutta la parte del cicloturismo ha un grande potenziale. Le ricerche che vengono svolte a livello nazionale e internazionale lo dimostrano. Le persone stanno sposando sempre di più queste modalità di scoperta del territorio. Inoltre come sappiamo la bici è un mezzo sostenibile che permette di addentrarsi in luoghi che normalmente non sarebbero accessibili se non a piedi. La ricetta perfetta sta nell’insieme di tutti questi fattori abbinati a un territorio come la Valtellina che si presta tantissimo ad offrire diversi percorsi e possibilità per amanti della bici ma anche a neofiti e principianti».