Dmt amplia il suo catalogo di scarpe dedicate e progettate per il ciclismo con due nuovi modelli entry level: le KR4 e KM4. Due modelli, il primo per gli stradisti, il secondo per i bikers, che hanno anche la loro evoluzione con la chiusura a laccio. Una scelta che è arrivata in Dmt grazie all’intuizione di Tadej Pogacar, due volte vincitore del Tour de France e una volta del Giro d’Italia.
Strada
Il modello di Dmt KR4, rinnovato in alcuni suoi aspetti, presenta quindi anche la versione PJ. Il tessuto utilizzato per cucire questa scarpa è intrecciato a maglia larga, il ricambio d’aria è costante così da mantenere il piede sempre fresco e asciutto. La tomaia in rete mesh risulta comunque resistente e molto flessibile, garantendo un comfort duraturo e una vestibilità precisa. La suola è in nylon, con asole regolabili da 8 millimetri e il tacchetto posteriore intercambiabile.
La chiusura proposta è con un solo rotore, il BOA L6. Dmt propone così un sistema che porta un’ottima microregolazione: precisa, resistente e leggera. Al contrario, chi preferisce può adoperare il modello PJ con chiusura a laccio, comoda e regolabile con facilità anch’essa (foto di apertura). Entrambi i modelli hanno una linguetta in microfibra, progettata per semplificare la calzata. Questa avvolge comodamente il piede e dona una sensazione costante di freschezza.
Fuoristrada
Le novità di Dmt però non finiscono di certo qui. E’ arrivata anche la scarpa dedicata al fuoristrada: ai trails, fango, prati e sentieri. La KM4, anch’essa disponibile in versione PJ con lacci, permette al ciclista di essere un tutt’uno con la bici. Anche questo modello ha una tomaia in tessuto intrecciato, perfetto per far traspirare il piede anche a basse velocità. La struttura risulta quindi resistente e flessibile, garantendo un comfort duraturo e una vestibilità precisa.
Il sistema di chiusura con rotore è lo stesso della sorella KR4, ovvero il BOA L6 con un rotore solo. Le caratteristiche di microregolazione e resistenza valgono anche nel fuoristrada. La scelta di adoperare i lacci è comunque una valida alternativa, nonostante i detriti e gli ostacoli il sistema di chiusura permette di fermare il nodo sopra la linguetta in maniera sicura.
