| 8 Agosto 2024

I dolori del ciclista? Ce li racconta il biomeccanico

Andare in bici può essere un’attività molto divertente ed entusiasmante se si trova il modo giusto di affrontarla. Pedalare ci permette di spingerci sempre un po’ più in là e vedere posti nuovi, diversi. Il gusto di un’uscita in bici arriva però quando all’interno della nostra escursione tutto fila liscio, sia a livello tecnico che fisico. Sapersi muovere sulla bici e stare bene mentre si fa attività è legato a tanti fattori, uno di questi è sicuramente una corretta posizione in sella. Ogni parte del nostro corpo che poggia sulla bici, quindi mani, piedi e sedere, deve poter sostenere comodamente il peso, senza dolori o fastidi

I dolori schiena, tra i più comuni nei ciclisti, sono causati da una scarsa mobilità (Depositphotos.com)
I dolori schiena, tra i più comuni nei ciclisti, sono causati da una scarsa mobilità (Depositphotos.com)

Dolori

Per fare ciò è necessario andare dal biomeccanico, una figura che grazie alla sua esperienza e alla sue competenze, è in grado di posizionarci nel modo corretto sulla bici. Giacomo Conti, di GICO Lab, ha evidenziato quelli che sono i cinque dolori del ciclista (lo vediamo all’opera nella foto di apertura). Insieme vediamo di cosa si tratta, come prevenirli o eventualmente curarli. 

«La figura del biomeccanico – esordisce – viene sempre chiamata in causa quando i problemi sono già emersi. Non lavoriamo in prevenzione ma per curare qualcosa che già si è manifestato. Nel 90 per cento dei casi il cliente che arriva da noi soffre di qualche problema emerso con il passare del tempo. Quando si inizia ad andare in bici i dolori non si avvertono, questo perché serve tempo affinché vengano percepiti. I dolori più comuni si manifestano in cinque aree: mani, collo e schiena, ginocchia, sotto sella e piedi. Quelli che riguardano la parte alta del corpo, quindi dal bacino in su, possono essere curati con della ginnastica posturale o esercizi di flessibilità. Mentre i dolori che nascono dal bacino in giù sono sotto esame del biomeccanico».

Una visita dal biomeccanico permette di avere la miglior posizione in bici
Una visita dal biomeccanico permette di avere la miglior posizione in bici
Come mai questa distinzione?

Perché, spesso, quando si soffre di formicolio alle mani o di dolori a collo e schiena vuol dire che c’è una rigidità maggiore nella parte alta del corpo. Il formicolio alle mani viene perché si ha un punto di appoggio errato. La prima cosa è raccomandare l’uso dei guantini. La seconda considerazione riguarda il ciclista. Se uno fa un lavoro sedentario ha poca elasticità alla schiena e questa si manifesta con una posizione scorretta sul manubrio. 

Poca forza nella parte superiore vuol dire meno capacità di reggere il peso. 

Esattamente. Se non alleniamo il famoso core, quindi la parte alta del corpo, rischiamo di sovraccaricare il peso sulle mani. Non servono esercizi particolari o iscrizioni in palestra, bastano dieci minuti di corpo libero a casa ed esercizi di flessibilità, il famoso stretching. I classici esercizi isometrici.

A partire dalla posizione delle tacchette che influisce su ginocchia e schiena
A partire dalla posizione delle tacchette che influisce su ginocchia e schiena
Cosa vuol dire?

Un esercizio è isometrico se fatto mantenendo una posizione, senza carichi esterni. Più semplicemente: stare fermo in una posizione, come avviene nel plank. In bici la parte alta del corpo non partecipa all’esercizio, ma regge un peso. Essere allenati, anche un minimo, aiuta a distribuirlo meglio. 

Per i dolori a collo e schiena, invece, cosa si guarda?

Lì siamo ancora nel tema della flessibilità, ma un primo dato da guardare sulla bici è il dislivello sella-manubrio. Se l’utente deve abbassarsi troppo o allungarsi eccessivamente rischia di sollecitare eccessivamente la schiena. Ma, al contrario, anche una posizione troppo verticale può portare ad una eccessiva rigidità. In questo caso serve il giusto mix, cosa che si trova insieme al biomeccanico. 

I dolori alle ginocchia sono causati spesso anche da un uso scorretto dei rapporti (Depositphotos.com)
I dolori alle ginocchia sono causati spesso anche da un uso scorretto dei rapporti (Depositphotos.com)
La corretta scelta della sella può influire su questo aspetto?

Certamente una sella adatta alle esigenze dell’utente aiuta a distribuire al meglio il peso e sorregge in maniera corretta. Però questo aspetto, la scelta della sella, è più utile per prevenire i dolori al sotto sella. Chiaro che è una correlazione banale, ma non lo è per quanto riguarda la scelta del modello. Con una visita in laboratorio si trova il modello giusto. 

Le bici vengono vendute con modelli standard e solitamente le bici entry level hanno selle non di prima scelta. 

La visita è consigliata a tutti. Certo che se uno opta per una bici di media o bassa gamma la sella montata non è comoda. O meglio, è difficile che possa andare bene. Più si sale di prezzo più i componenti sono di qualità ma questo non vuol dire che siano perfetti. Ogni persona ha la sua fisionomia e le sue differenze, quindi non è detto che una sella vada bene per tutti. 

Il formicolio alle mani, invece, è dovuto alla pressione fatta sul tunnel carpale (Depositphotos.com)
Il formicolio alle mani, invece, è dovuto alla pressione fatta sul tunnel carpale (Depositphotos.com)
Si passa quindi alle ginocchia…

Qui il fattore che influisce maggiormente è la posizione della sella, che deve essere fatta in maniera corretta. Si deve trovare l’altezza giusta e il giusto arretramento. Caricare in avanti il peso può comportare dolori articolari che a lungo andare possono provocare danni evidenti. 

Il tipo di pedalata non influisce?

In un certo senso sì, soprattutto se l’utente non ha mai pedalato in vita sua su una bici da corsa. Mettere un rapporto troppo duro costringe le articolazioni a un lavoro eccessivo. Bisogna optare per l’agilità. 

Per evitare gran parte delle problematiche è consigliato fare stretching, anche solo per 10 minuti al giorno (Depositphotos.com)
Per evitare gran parte delle problematiche è consigliato fare stretching, anche solo per 10 minuti al giorno (Depositphotos.com)
Per finire con i piedi. 

Il formicolio ai piedi lo mettiamo per ultimo perché si manifesta, nella gran parte delle persone, tra giugno e settembre. Ovvero nel periodo estivo. Con il caldo i vasi sanguigni si dilatano e serve maggior spazio al piede, quindi stringere eccessivamente la scarpa può portare a una perdita di sensibilità. Se poi il problema persiste può essere dovuto ad una scelta errata delle scarpe.

Riassumendo, sempre meglio una visita dal biomeccanico?

Meglio arrivare prima che i problemi si manifestino. Ma anche dopo va bene, basta che non soffriate in bici. Pedalare deve essere un divertimento.

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