La nuova iGravelX di BH non poteva che nascere dalla base della GravelX, modello muscolare già affermato che tanti consensi ha riscosso sul mercato. Sfruttando il sistema antivibrazioni SRS, la bici riesce a digerire e assorbire le irregolarità del terreno che nel caso del gravel costituiscono il pane quotidiano. E laddove la GravelX attinge unicamente alla forza delle gambe, la nuova iGravelX si è dotata del motore BHZ progettato e realizzato da SEG ugualmente in Spagna. Un prodotto già noto per la potenza, il design compatto e l’efficacia nell’assistere la pedalata, che è poi quello che serve davvero.
Carro e forcella
Andando più a fondo nelle caratteristiche il sistema SRS sta per Smooth Riding System (SRS). Esso è basato su un punto di snodo sul piantone e l’apposita sagomatura dei foderi, in modo da produrre al posteriore un’escursione di 3-5 mm. Non stiamo parlando del basculare generoso di una bici da enduro, ma di quanto basta per smorzare efficacemente le vibrazioni del terreno, mantenendo alte sia rigidità che prestazioni.
Nella parte anteriore, la forcella Air Bow Gravel svolge lo stesso ruolo, garantendo al contempo una risposta equilibrata. Si tratta di una visione confortevole dell’offroad, che ha a nostro avviso una doppia spiegazione. La prima è distaccarsi comunque dai dettami di rigidità su cui è nata la bici da gravel, che affida l’ammortizzazione unicamente alla dimensione delle gomme. La seconda, parlando di una bici a pedalata assistita, è la voglia di venire incontro alle esigenze di un utente che non sia necessariamente super preparato e votato alla prestazione estrema.
Tutto integrato
Tutti i componenti sono integrati nelle linee del telaio, mantenendo un’estetica pulita ed elegante. Si tratta di un caposaldo di BH che viene mantenuto nel design della iGravelX. Con il passaggio completamente interno dei cavi, la chiusura integrata del reggisella e i bloccaggi rapidi a scomparsa sulle ruote, la bici ha una pulizia estetica da applauso, con prevedibili ricadute anche sull’aerodinamica, pur non essendo certo il gravel la disciplina della velocità.
Il design del piantone, dei foderi bassi e della forcella, permette di avere il passaggio necessario all’utilizzo di pneumatici fino a 45 mm, garantendo versatilità e prestazioni elevate su ogni terreno, anche il più impegnativo.
Motore e batteria
Veniano ora al motore BHZ cui abbiamo già fatto cenno. Prodotto in Spagna, esso ha garanzia di cinque anni che, a ben vedere, sono davvero tanti. Basta osservarlo per rendersi conto di quanto sia compatto ed è necessario usarlo per apprezzarne la leggerezza. Dal punto di vista della sua funzione, che non è certo solo estetica, il motore eroga 65 Nm di coppia con una potenza massima di 500W. Il suo punto di forza sta nella gestione dell’assistenza, che offre una risposta immediata in accelerazione come pure in frenata. Un’erogazione di potenza progressiva e naturale, in grado di offrire la massima assistenza in ogni momento. E quando poi si raggiunge il limite oltre il quale l’assistenza si stacca, il taglio è fluido e la silenziosità sempre garantita.
Quale batteria permette di utilizzare il motore realizzato da SEG? E’ integrata da 420Wh, espandibile grazie alla batteria esterna XPro (connessa senza fili al secondo attacco per la borraccia) per aumentare la capacità di 180Wh, arrivando fino a 600Wh. Per confermare l’attenzione verso l’utente, la batteria XPro è inclusa di serie nei due montaggi top di gamma.
La iGravelX si distingue anche per il display integrato nel manubrio, denominato iGravelX Heart. Il dispositivo mostra i livelli di assistenza tramite un sistema di 12 LED colorati e consente un facile settaggio grazie al pulsante integrato. La BH iGravelX è disponibile in tre diverse configurazioni, a partire da €5.499.