| 6 Novembre 2024

A tutta full! Perché le biammortizzate sono sempre più amate?

Negli ultimi anni, le mountain bike full-suspended o biammortizzate o semplicemente full, hanno guadagnato una popolarità crescente anche nelle competizioni di granfondo e marathon, settori in cui un tempo dominavano le front-suspension (front). Ma perché questa tendenza? La risposta è ampia e molto interessante.

Alla Castro Legend Cup, una marathon che abbiamo seguito da vicino, le full erano chiaramente la maggioranza, rappresentando circa il 70 per cento delle bici presenti. I biker spiegano che oggi, grazie all’evoluzione dei materiali e delle geometrie, il peso delle full è paragonabile a quello delle front, con un comfort e una stabilità decisamente superiori. Anche in termini di reattività, queste full offrono ormai prestazioni simili alle “vecchie” front.

I biker visti a Castro: ben oltre la metà aveva mtb biammortizzate (foto Antonio Caggiano)
I biker visti a Castro: ben oltre la metà aveva mtb biammortizzate (foto Antonio Caggiano)

Full, mercato in crescita

Marta Villa, del reparto marketing di Liv, parte del gruppo Giant (primo produttore mondiale), ha spiegato che il settore off-road è in forte crescita, anche grazie al coinvolgimento giovanile.

«Le competizioni di enduro e altre discipline legate alla mountain bike continuano ad attrarre molti giovani – spiega Villa – e ciò alimenta l’interesse per le biciclette full. Secondo i dati raccolti da Liv-Giant, le mountain bike riscuotono grande successo, rappresentando il 50 per cento delle bici testate dagli appassionati, a pari merito con le bici da strada. Questo dimostra la vivacità e la versatilità del settore».

Le mountain bike full sono apprezzate soprattutto nel “gravity”, enduro e downhill, ma sempre più biker le scelgono anche per gare di lunga distanza. Villa ci parla dell’esperienza di Nathalie Baillon, ambassador di Liv, che ha partecipato a gare impegnative come l’Atlas Race in Marocco e un’altra competizione in Mongolia con una mtb full cross-country, dimostrando che anche per terreni duri è possibile usare bici leggere ma resistenti.

Con una full l’esperienza di guida è più appagante, più confortevole e conosce meno limiti. Questo va oltre i costi maggiori e la manutenzione ulteriore
Con una full l’esperienza di guida è più appagante, più confortevole e conosce meno limiti. Questo va oltre i costi maggiori e la manutenzione ulteriore

Vantaggi tecnici

Per molti biker, la scelta di una full è dettata da una maggiore manovrabilità e divertimento rispetto a una front. Villa aggiunge che una full, grazie alla geometria del telaio e all’angolo di forcella leggermente più aperto, consente un maggiore controllo e una guida più piacevole. A differenza delle front, queste bici sono molto versatili e performanti sia in salita che in discesa.

«La full è una bici divertente e molto prestazionale. Rispetto a una bici da cross-country tradizionale, offre una stabilità superiore e quindi un’esperienza di guida più appagante», sottolinea Villa.

Si potrebbe pensare che l’evoluzione dei reggisella telescopici e l’introduzione di gomme e cerchi più larghi favoriscano ancora le front, ma questi stessi accorgimenti si applicano anche alle full, rendendole ancora più interessanti per il mercato.

Il prezzo (non) conta

È vero, una mtb full ha un costo e una manutenzione maggiori, ma ciò non sembra fermare chi ha deciso di investire in questo tipo di prodotto. Le motivazioni dietro all’acquisto di una full sono forti. Secondo i dati di Liv-Giant, l’utente medio delle granfondo o marathon è disposto a investire cifre significative, con un budget di ingresso di 3.500-4.000 euro per una full-suspended con telaio in carbonio e componenti di alto livello, dimostrando quanto gli appassionati siano disposti a spendere per migliorare l’esperienza di guida e le prestazioni in gara.

Rosario Cozzolino, di Decathlon Italia, conferma questa tendenza. Decathlon attira anche ciclisti alle prime armi, ma chi sceglie il brand di alta gamma, Rockrider, ha aspettative molto alte, simili a chi punta su Giant, Liv, Specialized o Scott.

«Chi viene da noi – dice Cozzolino – per una mtb di alta gamma vuole quasi sempre una full. E questo è cambiato negli ultimi tre anni, soprattutto da quando abbiamo un team professionistico. Il cliente che viene in negozio sa già tutto. Le sue domande sono principalmente sui servizi e sull’opportunità di vedere e toccare la bici con mano», spiega Cozzolino.

Le full prima erano territorio totale del gravity e negli ultimi anni del Xc più tecnico, adesso questi “muri” sembrano essere stati abbattuti
Le full prima erano territorio totale del gravity e negli ultimi anni del Xc più tecnico, adesso questi “muri” sembrano essere stati abbattuti

Competizioni e divertimento

Le full non sono più solo per il cross-country o il gravity, come in passato. Stanno diventando la scelta preferita per i biker a tutto tondo. Questa tendenza sembra destinata a crescere ancora, grazie all’ampliamento delle gamme e all’introduzione di nuove configurazioni da parte dei marchi, che i negozianti sono pronti a proporre sempre più spesso. Oggi, le full rappresentano la scelta ideale per chi cerca versatilità e prestazioni, dal principiante al professionista, dalle gare alle uscite in solitaria.

Una cosa è certa: nelle competizioni il peso è un fattore che conta ancora moltissimo, ma anche il comfort non è da sottovalutare. Stare più comodi per molte ore significa risparmiare energie e godere appieno dell’esperienza, sia per chi esce a divertirsi sia per chi punta alla performance in gara. Senza contare, ovviamente, la possibilità di poter affrontare un ventaglio di percorsi molto più ampio, pensando a quelli più duri e tecnici.

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