I mesi estivi sono quelli dedicati alle vacanze e al totale relax, si stacca dalla routine di tutti i giorni per ricaricare le batterie e riposarsi. Ognuno di noi ha la sua meta preferita, che sia il mare, la montagna, oppure un posto isolato sulle colline. Poi c’è chi, anche in vacanza, non riesce a rinunciare al piacere della bicicletta e di pedalare. Riuscire però a unire gli impegni familiari e la passione per la bicicletta non è semplice. Serve trovare un posto che riesca a unire tutto, e da questo lato Livigno dà una grande mano a tutti con i suoi servizi e le sue strade.


Bici e famiglia
Tanti atleti professionisti scelgono questo paesino, diventato ormai una piccola cittadina, per prepararsi in vista delle gare più importanti. Tra di loro c’è Davide Formolo, ciclista del team spagnolo Movistar, che è stato di recente a Livigno per preparare il Giro di Polonia e le gare di fine stagione. Formolo ha portato con sé la famiglia, composta dalla moglie Mirna e dai figli Chloe and Theo.
«Noi corridori professionisti – ci racconta – siamo abituati a fare ritiri e spesso andiamo in Spagna, a Sierra Nevada o alle Canarie, sul Teide. Ora che è estate però c’è modo di godersi le montagne di casa, e sapere che a 1.900 metri c’è un bellissimo paese come Livigno invoglia a rimanere vicini. Negli anni Livigno si è sviluppata tenendo conto delle esigenze degli sportivi e di chi ama pedalare ad alta quota. Ci sono tanti servizi che permettono alle famiglie di passare del tempo insieme o di avere comunque tante attività da fare mentre noi ciclisti pedaliamo».
Si parte dalla scelta dell’hotel?
Noi abbiamo optato per l’Alpen Resort Bivio, che è leggermente fuori Livigno e si trova a quota 2.000 metri. All’interno c’è il bimbo club, così che anche chi ha figli piccoli può trovare attività che possono fare al caso loro. Senza considerare le piscine e le aree giochi esterne. Per noi sportivi, invece, ci sono palestre, saune e tanto altro.
Tu sei stato a Livigno agli inizi di luglio, com’è pedalare lassù?
Ci pensavo spesso, in quei giorni era pieno di ciclisti. Gran parte di loro era lì per divertimento, non per lavoro, però Livigno offre tanti spunti che non sfruttarli è quasi un peccato. Io ho pedalato sempre e solo su strada, non mancano però i percorsi per chi ama la mountain bike o chi vuole solo pedalare lungo le varie ciclabili presenti.
E’ un mondo in cui tutti trovano il loro spazio…
Grazie agli impianti di risalita si arriva a Carosello 3.000, dove si trovano tantissimi percorsi per la mtb ma anche aree per bambini e famiglie. Noi avevamo programmato una gita ma in quei giorni ha nevicato e non siamo riusciti ad andare. Un cosiglio? Portate sempre le cose invernali!
Livigno si trova a 2.000 metri e bisogna gestire l’altitudine, ci dai qualche consiglio?
Certo. E’ bene, appena arrivati, considerare sempre un periodo di adattamento. A certi altitudini, sopra i 1.800 metri, il fisico deve trovare un nuovo equilibrio. I primi giorni è meglio non esagerare con l’intensità nelle uscite in bici. Ritmi blandi, senza esagerare nelle ore in sella. Il corpo ha bisogno di più tempo per recuperare tra un’uscita e l’altra. I primi tre o quattro giorni serve tanta pazienza, poi si aumenta il carico. Anche se c’è da dire una cosa.
Quale?
Uno dei vantaggi di Livigno è che in pochi chilometri puoi scendere di quota e arrivare ad altitudini ben più vantaggiose. Scendendo dal Passo del Foscagno si arriva a Bormio, che è a quota 1.200 metri. Su quella strada, che porta fino a Tirano e anche al lago di Como, è possibile fare dei giri che permettono di trovare il giusto equilibrio tra altitudine e intensità.
Poi però c’è l’imbarazzo della scelta tra le montagne da scalare.
Stelvio, Passo Gavia, Umbrail, Forcola di Livigno. Un consiglio però: ricordate che poi c’è sempre da risalire fino a quota 2.000 metri, non esagerate. Per il resto godetevi Livigno e tutte le sue attività.