| 1 Settembre 2024

Una mattinata sullo Stelvio: faccia a faccia con sua Maestà

PASSO DELLO STELVIO – L’ultima settimana di agosto riserva un gran finale per gli amanti delle salite, grazie all’iniziativa Enjoy Stelvio Valtellina. Da giovedì 29 sono stati chiusi in sequenza: Mortirolo, Salita ai Laghi di Cancano e Stelvio. Oggi, domenica, il tutto si conclude con la chiusura del Passo Gavia. Noi abbiamo deciso di pedalare sulle ultime due salite, dei mostri sacri per il ciclismo e gli amanti della montagna. Si parte con sua Maestà il Passo dello Stelvio. Le strade vengono chiuse al traffico dalle 8 di mattina fino alle 16 per permettere a tutti di affrontare in sicurezza i suoi 21,5 chilometri. Il soggiorno a Bormio ci permette di poter assaporare già dalla sera prima il clima della montagna, che ci attende silenziosa. 

Partiti!

Le prime ore del mattino regalano uno spettacolo unico, uno degli ultimi soli estivi illumina le rocce appuntite che ci circondano, mentre un vento freddo ne spazza via il calore. Uscire e respirare quest’aria frizzante diventa un toccasana per i polmoni e una motivazione in più per goderci la nostra personale impresa. I ciclisti, di ogni tipo e genere, sono in strada da ben prima della chiusura ufficiale delle strade e pedalando verso l’inizio della salita ci si incontra e saluta. Sembriamo tanti piccoli Davide pronti a sfidare il gigante Golia. Le nostre armi non sono una fionda e una pietra ma le nostre gambe, che girano a velocità diverse ma con un obiettivo unico, arrivare in cima. 

Il tratto iniziale in mezzo al bosco fitto ci ricorda il camminare di Dante nel Purgatorio. Con il buio che circonda ancora alcune cime e il sole che inizia a fare capolino e scaldare i muscoli. Si sale. Si supera e si viene superati, ma oggi non è una gara, bensì un’avventura da condividere con altri compagni, tutti membri della stessa famiglia: quella dei ciclisti. 

Il nostro nuovo amico Connor, arrivato dall’Irlanda per godersi le salite della Valtellina
Il nostro nuovo amico Connor, arrivato dall’Irlanda per godersi le salite della Valtellina

Un nuovo amico

Il nostro Virgilio arriva dopo pochi chilometri, si chiama Connor ed è irlandese. Nello scambiare complimenti sulle rispettive bici rimaniamo stregati dal suo accento e gli chiediamo come è arrivato da queste parti. 

«Con degli amici – racconta – abbiamo deciso di concederci una settimana di vacanze in Italia, tra la Valtellina e le Dolomiti. Solamente noi, le nostre bici e la voglia di pedalare in panorami che sono mozzafiato. Viviamo nel sud-est dell’Irlanda, da noi non ci sono molte salite, la più alta sarà 400 metri di dislivello. Se la si pedala per quattro volte, è come fare lo Stelvio (ride, ndr). Scherzo, so che non è così, ma questo è ciò che abbiamo. Venire in Italia ci permette di scoprire dei posti fantastici e una tradizione culinaria incredibile. Ieri ci siamo concessi un giro serale a Bormio con una pizza e una birra, solo una perché oggi c’è da faticare. Non faremo solo il versante lombardo, ma anche quello trentino, da Prato. Una doppia scalata impegnativa. E domani (oggi per chi legge, ndr) saremo sul Gavia.

«Siamo partiti da Dublino in aereo – spiega ancora Connor – e siamo atterrati a Venezia, in realtà abbiamo sbagliato a prendere i voli, sarebbe stato più comodo volare su Milano. Abbiamo deciso di noleggiare due macchine con i portabici per stare comodi. Gli altri sono più forti di me in salita, ma pedalare su queste strade non ha prezzo. Se avranno voglia mi aspetteranno a metà, altrimenti ci rivedremo in cima».

Una fatica infernale

L’asfalto del Passo dello Stelvio è una lingua lunga pronta ad inghiottirti. Dopo le prime gallerie il panorama si apre mostrando tutta la sua bellezza, e anche i chilometri rimanenti. Si intravedono i famosi tornanti posti a metà strada, dove si trova anche la prima casa cantoniera. Si è ancora all’inizio e le gambe girano agili, trovando ogni tanto un ampio tornante che dona loro respiro. In poco tempo (si fa per dire) si arriva a quota 2.000 metri e lì si capisce che sarà dura, visto che di chilometri ne mancano ancora 10 e di tornanti una trentina. 

Arrivati oltre il tratto dei tornanti la strada entra in una vallata verde e immensa, dove le percentuali calano ma la fatica resta. Ai cinque chilometri dalla vetta c’è un tratto che dona respiro, ma ormai siamo a quota 2.300 metri, il fiato è comunque corto. Poco dopo la strada riprende a salire, dura e scontrosa, come a sfidare la nostra forza e pazienza. Di quest’ultima poi ce ne vuole parecchia, perché si vede la vetta da quando mancano quattro chilometri, ma forse sarebbe meglio non sapere dov’è. Si avvicina lentamente, tanto che in alcuni momenti sembra allontanarsi. Dal bivio verso il Passo Umbrail le gambe girano piano e il respiro si fa corto, riempiendo la vallata di sbuffi. L’inferno è presto servito, il conto alla rovescia dei tornanti passa così lentamente che si fa fatica a ricordare quale fosse il numero di quello precedente. La fortuna è che il popolo del ciclismo è unito e alla difficoltà di uno rispondono le voci di tutti. “Alé” sussurra qualcuno con il filo di fiato che rimane. 

Bici da strada, gravel, mountain bike, elettriche e anche d’epoca, oggi sulle rampe dello Stelvio si sono alternati tutti i mezzi a pedali
Bici da strada, gravel, mountain bike, elettriche e anche d’epoca, oggi sulle rampe dello Stelvio si sono alternati tutti i mezzi a pedali

Finalmente la cima

Gli ultimi mille metri sono serviti, con un vento che si alza leggero, ma nella mente di ognuno sembra una tempesta venuta a prenderti e rispedirti a valle. Finalmente il tornante numero uno e i 2.758 metri del Passo dello Stelvio sono alle spalle. Le gambe girano ancora un po’ da sole, memori della fatica, ma il sorriso si allarga sul volto. E’ ora di mettersi in fila per la foto di rito da mandare a casa, a quegli amici che non credevano che ce l’avremmo fatta. Poi ci si copre e si ordina una birra e un panino con la bresaola (che altro vorreste mangiare?) ci si gode il panorama e il fresco. Si scambiano /opinioni e sorrisi con i nostri compagni di avventura. I pizzoccheri saranno il premio della cena.

Enjoy Stelvio Valtellina

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