| 13 Ottobre 2023

Puglia coast to coast, poesia tra i due Mari

Vedere il sole tuffarsi o nascere dal mare è una delle esperienze più belle a cui ognuno almeno una volta della vita deve assistere. In Puglia questa possibilità viene divisa da pochi chilometri. Ci troviamo nel tacco dello stivale, gli itinerari che scopriamo oggi sono un vero e proprio coast to coast da affrontare in sella. Da Brindisi a Taranto, dall’Adriatico allo Ionio. Alba e tramonti, pronti ad ammaliare i cicloturisti alla partenza e all’arrivo con un viaggio nell’entroterra salentino tra tradizioni e paesaggi mozzafiato.

Il magnifico Parco degli Ulivi di Ostuni (foto BigUp Eventi)
Il magnifico Parco degli Ulivi di Ostuni (foto BigUp Eventi)

Adriatico e Ionio

Dall’Adriatico allo Ionio, un emozionante viaggio tra spiagge, torri e aree naturali protette, l’alba su un versante ed il tramonto sull’altro. L’itinerario parte da Ostuni, con il suo grappolo di case bianche incastonate l’una sull’altra. Da qui si pedala alla volta del Castello di Ceglie Messapica, capitale dell’enogastronomia pugliese. Si prosegue in direzione Grottaglie, avamposto tra la Murgia e il Salento. Accompagnati da atmosfere magiche e ricche di storie, si attraversano i paesi della murgia tarantina. 

Raggiunta la costa nei pressi del Parco Archeologico di Saturo, l’itinerario si fa più semplice e adatto a tutte le gambe. Inseguendo la litoranea ionica-tarantina, si incontrano alcune delle più belle località marine della Puglia. Un susseguirsi di spiagge, prevalentemente sabbiose, con acque basse e cristalline, accompagnano il cicloturista a Torre Lapillo e a Porto Cesareo, due delle più iconiche e famose rive sullo Ionio. Dopo una boccata di ossigeno nell’Area naturale di Porto Selvaggio, il coast to coast, dall’Adriatico allo Ionio, si conclude tra le mura che cingono la splendida Gallipoli. 

Perle da vedere

L’itinerario descritto si snoda in 153 chilometri con 916 metri di dislivello. Tra una pedalata e l’altra si incontrano luoghi unici e caratteristici di questo territorio pugliese. A partire dalla spiaggia di Torre Lapillo, con la sua acqua verde smeraldo e la sabbia bianca finissima. La sua maestosa torre di avvistamento è tra gli antichi baluardi voluti da Carlo V per difendere le coste pugliesi dalle incursioni saracene. 

A pochi colpi di pedale si trova anche l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, ideale per snorkeling e immersioni tra coralli. Il biologo pioniere Pietro Parenzan, trovando una grande concentrazione di ha- bitat marini diversi, fondò qui il Museo di Biologia Marina. Perla dello Ionio è sicuramente il borgo antico di Gallipoli, arroccato su un’isola è collegato alla terraferma da un ponte in muratura. Il Castello Angioino Aragonese, la Cattedrale, la Fontana Greca e le spiagge, sono solo alcuni dei motivi che valgono una sosta. 

Gallipoli è stata anche teatro del Giro d’Italia ciclocross (foto Roberto Roca)
Gallipoli è stata anche teatro del Giro d’Italia ciclocross (foto Roberto Roca)

Profumi salentini

Da un lato all’altro è possibile spingersi e fare chilometri tra un mare e l’altro anche nell’entroterra, accarezzando il Salento e i suoi vini. L’itinerario è semplice dal punto di vista altimetrico con 385 metri di dislivello, ma capace di regalare emozioni indimenticabili, da gustare al ritmo morbido delle pedalate. 97 chilometri che partono da Grottaglie e si esauriscono a Brindisi. Il primo incontro sono le grandi città di origine messapica, Francavilla Fontana e Oria, scrigno di storie antichissime, dell’epoca romana e medioevale. Da qui le ruote ripercorrono, per diversi chilometri, le antiche tracce della regina viarum dei romani, la via Appia. 

Da Manduria ad Avetrana, il cicloturista affonda i respiri tra i vigneti del pregiato Primitivo, il famoso vino dal colore rosso rubino intenso. Lasciata Avetrana, il paesaggio continua tra nuovi vigneti. Da quelli del Primitivo, senza nemmeno avere il tempo di accorgersene, si passa ben presto a quelli del Negroamao, vino dal colore quasi nero e dal retrogusto amarognolo, tra Guagnano e Campi Salentina. Questa avventura si conclude nell’esuberante e superbo barocco di Lecce, la capitale del Salento, protagonista del nostro prossimo appuntamento. 

Assaggiare per credere

Il viaggio verso Sud in questa bike destination è costellata da specialità gastronomiche a cui il ciclotuirista può solo dire di sì. Prodotti unici al mondo che la terra e la tradizione sono in grado di regalare ad ogni viandante. Passando per Ceglie Messapica, paesino delle Murge sud-orientali, si può assaggiare il biscotto cegliese, a base di mandorle autoctone tostate, con marmellata di amarene, ciliegie, mela cotogna o uva, secondo le varietà locali. Famose in tutto il mondo invece a Taranto non ci si può esimere dall’assaggio della regina delle acque, la cozza. Quella Tarantina è particolarmente saporita perché cresce lì dove le acque salate del Mar Piccolo si mescolano continuamente con le correnti di acqua dolce chiamate Citri. Uno spettacolo culinario con un paloscenico che varia di chilometro in chilometro. 

Oltre al suo cibo, la terra pugliese è in grado di offrire eccellenze da bere. Come il primitivo negramaro Manduria. Vino DOC il cui vitigno si narra fu portato in Puglia dai Greci. Guagnano è centro produttivo DOC del Salice Salentino, dal vitigno negroamaro, il cui nome, ripetizione dell’aggettivo nero in latino e greco ne indica il caratteristico colore. Infine per riprendere lo spunto e proseguire il proprio viaggio nel Salento che ci aspetta c’è il caffè leccese. Chiedere un caffè in Salento, vuol dire far incontrare la tradizione araba del caffè con il latte di mandorla. Ecco il particolare caffè al ghiaccio salentino, l’esaltazione del dolce e dell’amaro stretti in un fresco abbraccio. Il pieno di energia per una giornata su due ruote. 

viaggiareinPuglia.it

NEGLI ARTICOLI PRECEDENTI

Puglia in sella: alla scoperta della Daunia

Pedalare sul Gargano, fra scoperte, gusto e strade da sogno

In bici dalle spiagge alla Foresta, il Gargano che incanta

Il Tavoliere delle Puglie, la pace del ciclista

Puglia, da Manfredonia a Bari, incantati dalla Costa Imperiale

Murgia, Gravine e Valle d’Itria: la Puglia che non smette di stupire

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE