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| 15 Ottobre 2025

Il racconto di una famiglia alla Gravel Gourmet. Genitori, leggete qua

Alla scorsa Gravel Gourmet di Felino, pochi chilometri a sud di Parma, è stata invitata anche una famiglia nota su Instagram con il profilo I Cicloscappatori. Si tratta di Ivan Frigerio, sua moglie Luisa ed i loro figli, Gaia e Gabriel, rispettivamente di 11 e 8 anni, che, dalla loro casa in provincia di Lecco, sono soliti effettuare vacanze in bici tutti insieme, in Italia e all’estero.

«Quando gli organizzatori della Gravel Gourmet ci hanno invitato a partecipare come ambassador – inizia a raccontare Ivan – abbiamo accettato subito. Era l’occasione perfetta per scoprire le Valli di Parma e vivere un evento diverso dal solito, fatto di paesaggi, convivialità e buon cibo».

Gravel Gourmet
Il tracciato per i più piccoli era estremamente sicuro, grazie all’assistenza degli organizzatori
Gravel Gourmet
Il tracciato per i più piccoli era estremamente sicuro, grazie all’assistenza degli organizzatori

Percorsi sicuri e merende a volontà

I Frigerio hanno preso parte alla family ride di 11 chilometri, un percorso pensato per grandi e piccoli. «Il tracciato era accessibile, divertente e in totale sicurezza. Gli amici della Pro Loco ci hanno accompagnato durante tutto il giro, fermando il traffico nei punti più delicati e facendoci scoprire boschi, colline e la splendida Rocca di San Vitale».

Durante il percorso non sono mancate le soste, tutte con il gusto che contraddistingue la Gravel Gourmet: «Abbiamo fatto una merenda per i bambini e per noi adulti – racconta Ivan – con pane, formaggio, prosciutto, grana, brioches e tè. Per i bambini è stata un’opportunità fantastica per scoprire la natura, l’attività fisica in sé e per stare in compagnia».

L’emozione dei più piccoli

La cosa che più suscita curiosità è sapere il responso di Gaia e Gabriel: come l’hanno vissuta, cosa li ha colpiti, come hanno risposto alla partecipazione… «Credo che la cosa che gli sia piaciuta di più sia stato il sentirsi protagonisti di un evento – prosegue – di solito pedaliamo da soli. Anzi, non abbiamo mai partecipato ad un’iniziativa del genere dove c’erano tante persone, la musica, lo speaker, i tavoli con il cibo… Per loro è stato speciale e stimolante. Ovviamente noi non abbiamo mai vissuto un giro in bicicletta come una gara e anche in questo caso loro l’hanno visto proprio come un evento goliardico, come un qualcosa di divertente».

Vedere centinaia di persone partire insieme ha emozionato Gaia e Gabriel: «Quando siamo arrivati alla partenza e hanno visto tutte quelle biciclette – dice Ivan – si sono resi conto che non siamo poi una famiglia così “strana”: ci sono tante altre persone che amano pedalare e vivere così il tempo libero. E’ stato bello per loro sentirsi parte di una comunità».

Il potere unificante della bici

Lungo il percorso, i bambini hanno anche socializzato con altri piccoli ciclisti, soprattutto durante le due merende. «Abbiamo incontrato una famiglia di Milano con due figli, si sono presentati, hanno pedalato insieme. E’ nata subito un’intesa. E per noi genitori è stato un piacere vedere come la bici unisca, anche tra bambini che si incontrano per la prima volta».

Per Ivan e Luisa, la bici è anche un modo per ritrovarsi come famiglia: «Mia moglie è contenta, mi ripete che queste pedalate ci uniscono e che si impara qualcosa di nuovo. Credo che di eventi così, rivolti alle famiglie, ce ne dovrebbero essere di più» continua il papà. 

famiglia in bicicletta
La famiglia Frigerio è solita fare vacanze in bici: qui sono lungo la Ciclabile della Drava (foto Instagram)
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La famiglia Frigerio è solita fare vacanze in bici: qui sono lungo la Ciclabile della Drava (foto Instagram)

I bambini possono stupire

Secondo lui, cercare di invitare le famiglie in questi eventi è un modo per far pedalare i bambini anche su percorsi di 10, 15, 20 chilometri. «E’ una cosa fattibilissima. Magari alcuni genitori si spaventano e pensano: “Ma figurati… 10 chilometri i miei figli non li faranno mai”. Invece non è vero, i bambini ti stupiscono su questo. Per esempio, quando abbiamo fatto il percorso da Ravenna a Venezia, sulla Rotta del sale, Gaia e Gabriel sono stati in grado di fare anche 70 chilometri perché avevamo trovato dei ponti chiusi e avevamo dovuto ricalibrare il percorso. Quindi i bambini hanno una forza incredibile di cui noi spesso non ci rendiamo conto».

Senza dimenticare il valore educativo sui giovanissimi che iniziative come la Gravel Gourmet possono avere in tema di educazione stradale, di rispetto dell’ambiente, di fiducia in se stessi. E persino di una certa forma mentis riguardo alle tematiche della mobilità urbana che li coinvolgeranno nel loro percorso di crescita.

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