| 1 Dicembre 2024

Bike & Hike: una nuova frontiera dell’outdoor

Nel panorama delle esperienze outdoor, il Bike & Hike si sta affermando come una disciplina capace di unire il meglio di due mondi: la bicicletta e il trekking. Questa combinazione permette di esplorare territori variegati, raggiungendo luoghi altrimenti difficili da visitare, grazie alla velocità e alla versatilità della mountain bike unite al contatto diretto con la natura offerto dal camminare a piedi. Solitamente si arriva in un punto in bici e poi si prosegue a piedi. Più raro il contrario (in apertura foto freepik).

Non si tratta solo di sport, ma di uno stile di vita che valorizza la scoperta e l’immersione totale nell’ambiente. In particolare, nelle regioni montuose del Nord, il Bike & Hike, o “concatenato” come viene talvolta definito, rappresenta un’attività ideale per chi cerca avventura, benessere e una profonda connessione con il territorio. È perfetto per chi vuole sperimentare qualcosa di nuovo, o semplicemente per chi ha due passioni e non intende rinunciare a nessuna delle sue due passioni!

Bike & Hike: le origini

Il Bike & Hike combina il ciclismo, solitamente praticato con mountain bike (MTB) o e-MTB, e l’escursionismo a piedi. L’idea è utilizzare la bici per avvicinarsi alle aree più remote o al punto di partenza di un sentiero, per poi proseguire a piedi verso vette, laghi o rifugi.

Non sorprende che questa pratica sia nata nei Paesi alpini e nordici, dove l’outdoor e i sentieri, dai più semplici ai più tecnici, sono particolarmente valorizzati. Il Bike & Hike ha trovato il suo pubblico tra chi desidera vivere un’esperienza più completa rispetto al solo ciclismo o trekking. Sebbene sia spesso associato a itinerari montani, si è diffuso anche in aree collinari e forestali, grazie alla crescente popolarità della mobilità sostenibile e al turismo slow. La necessità di destreggiarsi tra terreni misti lo rende accessibile a tutti, con percorsi di difficoltà variabile.

Pensate che nei dintorni di Roma esiste una realtà chiamata Bike & Hike Italia, una delle più grandi che coniugano le due attività nel Belpaese. Domenico Sorrenti, il responsabile, ci racconta: «Siamo ormai 12 maestri di mtb e tre guide di escursionismo. Io stesso, oltre a essere una guida MTB, ho ottenuto l’abilitazione come guida Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, ndr), perché la richiesta è sempre maggiore. Per noi, che abbiamo fatto dell’accompagnare in natura una professione, è fondamentale essere preparati. Monitoriamo regolarmente i nostri sentieri, sia per i percorsi in bici che per quelli a piedi o con ciaspole. L’affidabilità è essenziale anche nell’hiking».

Attrezzatura ideale

Prepararsi per un’avventura Bike & Hike richiede un’attrezzatura specifica. Per la parte in bici, è indispensabile una mountain bike con sospensioni adeguate per affrontare sentieri sconnessi. Le e-MTB, sempre più popolari, sono utili per percorsi più lunghi o impegnativi.

Due elementi fondamentali sono zaino e scarpe. Uno zaino tecnico, comodo, leggero e capiente quanto basta, è indispensabile. L’offerta di zaini è ampia, e molti modelli specifici per MTB si avvicinano a quelli usati nel trail running o nelle sky race: rimangono stabili sia in bici che durante il cammino. Se però si prevede di camminare più che pedalare, è consigliabile uno zaino da hiking, spesso dotato di una retina che separa lo zaino dalla schiena, riducendo la sudorazione.

Riguardo alle scarpe, oggi quasi tutti i marchi propongono modelli con suole in Vibram compatibili con attacchi SPD. Se la fase a piedi prevede tratti tecnici su roccia ripida, è consigliabile portare scarpe da trekking specifiche, aumentando leggermente la capienza dello zaino.

Per l’abbigliamento, la stratificazione è la chiave: oltre ai pantaloncini tecnici per la bici, è utile indossare una maglia tecnica, un antivento con zip lunga e, in quota, una giacca leggera imbottita. Per questo motivo, lo zaino giusto deve essere in grado di contenere tutto il necessario, incluse eventuali riserve idriche.

L’abbigliamento deve essere tecnico (il pantaloncini deve avere il fondello) ma poi non bisogna esagerare verso il ciclismo. Anche per godersi al meglio i momenti di relax
L’abbigliamento deve essere tecnico (il pantaloncini deve avere il fondello) ma poi non bisogna esagerare verso il ciclismo. Anche per godersi al meglio i momenti di relax

Pianificare i percorsi

Una pianificazione accurata è essenziale per un’esperienza Bike & Hike ben riuscita. È importante scegliere percorsi che combinino tratti ciclabili con sentieri escursionistici. Oggi, persino le mappe Kompass includono percorsi misti: itinerari per escursionisti, biker o condivisi.

Strumenti come app GPS e mappe dettagliate aiutano a valutare lunghezza, dislivello e difficoltà del percorso. Bisogna considerare sempre la propria preparazione fisica e il tempo disponibile: le uscite possono durare dalle 4 alle 8 ore, ma per un’esperienza più intensa è possibile organizzare un weekend con pernottamento in rifugio. In alta quota, prevedi sempre un margine per imprevisti e consulta le previsioni meteo.

Un consiglio pratico è pianificare i punti di interesse lungo il percorso, come panorami o rifugi per soste rigeneranti, generalmente indicati sulle mappe.

Dalla bici al trekking

Uno dei momenti chiave del Bike & Hike è il passaggio dalla bici al trekking. Non bisogna immaginare di portare la bici in spalla per chilometri, sebbene in Svizzera esistano persino cinghie apposite per farlo, un accessorio di nicchia.

In genere, è preferibile lasciare la bici in rifugi custoditi o assicurarsi con un catenaccio robusto. Se si è in gruppo, legare le bici insieme in un punto visibile aumenta la sicurezza.

A livello muscolare, il cambio di attività coinvolge muscoli antagonisti. Non trattandosi di una gara, brevi esercizi di stretching possono essere utili per adattarsi al nuovo movimento. Tuttavia, la chiave per godersela dal punto di vista fisico è una gestione consapevole dell’intera esperienza.

«Non è un caso – riprende Sorrenti – che le nostre guide siano preparate anche sotto questo aspetto. Nel Lazio, proponiamo escursioni miste: due gruppi, uno in bici e uno a piedi, si incontrano a un rifugio per il pranzo e poi proseguono verso una meta comune. Spesso capita che le mogli preferiscano camminare e i mariti pedalare. Così, ognuno vive l’esperienza a modo suo, ma senza essere separato del tutto. È una formula che sta riscuotendo grande successo».

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