Il ristoro volante di Bergamont appare quando meno te lo aspetti (foto Francesco Nardi)Il ristoro volante di Bergamont appare quando meno te lo aspetti (foto Francesco Nardi)

| 26 Novembre 2025

Fucecchio aspetta G.Round e le chicche di Bergamont

La data di Fucecchio è sold out da un pezzo. I biglietti sono usciti il 28 ottobre e sono andati via come merce rara. La Carovana di G.Round sta per rimettersi in movimento dalla tappa secolare della Francigena toscana, fra la piana dell’Arno e le colline di San Miniato e Vinci. Uno dei borghi più… toscani d’Italia.

Ne avevamo parlato a gennaio, ricordate? In una nostra intervista, Gabriele Cury, membro dell’Asd BBP di Firenze da cui tutto muove, ci aveva spiegato lo spirito e l’origine di questi eventi che stavano per svolgersi fra Padova Val di Susa e Milano. E siccome accade tutto soltanto d’inverno e l’estate è rimasta faticosamente alle spalle, l’appuntamento toscano del 29 novembre farà ingolosire chi è riuscito a iscriversi e darà la sveglia a chi è rimasto fuori.

La prima prova di G.Round si svolgerà il 29 novembre a Fucecchio, organizzata dai Cantilovers (immagine Instagram)
La prima prova di G.Round si svolgerà il 29 novembre a Fucecchio, organizzata dai Cantilovers (immagine Instagram)
La prima prova di G.Round si svolgerà il 29 novembre a Fucecchio, organizzata dai Cantilovers (immagine Instagram)
La prima prova di G.Round si svolgerà il 29 novembre a Fucecchio, organizzata dai Cantilovers (immagine Instagram)

«Siamo i pandini 4×4 delle bici – dicono i Cantilovers che hanno tracciato la prima prova – e quest’anno grazie alla big fam G.Round di cui facciamo parte vi portiamo sui nostri sentieri, a bere e mangiare nei nostri posti preferiti, vi portiamo nella nostra Fucecchio! Sono ormai 3 anni che accumuliamo cancelli, sogni e tracce di sterro bello, sempre con l’idea di godersela col proprio passo, che nessuna bici è da buttare, e che la sostenibilità del ri-uso è la strada migliore da seguire. Venite a scoprirci a Fucecchio, non ve ne pentirete».

All bikes are welcome

G.Round sta per GravelRound ed è una pedalata collettiva che si svolge ogni volta in città diverse. Un ritrovo libero e non competitivo che inizia all’alba e si conclude al tramonto, aggregando ciclisti amanti della compagnia e dell’offroad: non a caso non esiste un tipo di bici imposto, ma vanno bene le gravel, le MTB e anche quelle a pedalata assistita. Il motto del resto è “All Bikes are welcome!” e lo si nota abbreviato ABAW sul cappellino nel logo.

Per venire incontro a tutti, i percorsi vengono differenziati in base alla difficoltà. Di solito si parte insieme e poi arriva il punto in cui ci si divide. Non si vince nulla, neppure un posto in classifica, ma a metà percorso c’è un ristoro che fa felici tutti.

G.Round, gravel, 2025
Queste le tre date di G.Round per il 2025-2026. Sold out l’avvio a Fucecchio, si prosegue con Parma e Padova

Il ristoro di Bergamont

L’obiettivo di G.Round è stare insieme e scoprire territori spesso poco noti. E anche quest’anno nel gruppo ci saranno i ragazzi di Bergamont, che condivide gli stessi valori.

«Noi collaboriamo diciamo con G.Round e con Sterro Appalla – spiega Simone Trussardi di Bergamont – ormai da un paio d’anni. Nello spirito che ci accomuna abbiamo creato questa formula di supporto. In un punto a sorpresa, senza dire dove, i partecipanti troveranno un piccolo spot. Di solito cerchiamo i posti più panoramici e tattici, magari alla fine della salita più tosta. E qui con la cargo di solito portiamo i termos con tè e caffè e chicche da gravel come i marshmallow, le Haribo, le banane… Non è il ristoro della manifestazione, non figura sul percorso (in apertura nella foto di Francesco Nardi, ndr).

«In più all’arrivo ci facciamo trovare con la stessa cargo bike, la Long John che ha il cassone davanti ed è diventata una mascotte di queste sponsorizzazioni, con la macchinetta per fare i popcorn per tutti i partecipanti alla festa finale».

Bergamont, gravel, Margy
Bergamont ha sposato la filosofia del gravel inteso come aggregazione e star bene
Bergamont, gravel, Margy
Bergamont ha sposato la filosofia del gravel inteso come aggregazione e star bene

Condivisione e niente crono

A partire da Fucecchio, poi a Parma il 31 gennaio e a Padova il 28 febbraio, li incontrerete lungo il percorso con la loro cargo bike. Volendo stare accanto a un evento, la modalità scelta da Bergamont piace per il senso di condivisione che difficilmente nasce montando un gazebo ed esponendo modelli di bici.

«E’ un modo per comunicare in modo reale il nostro spirito – spiega Trussardi – che non è legato alla performance e alla competitività, ma alla community. Alla partecipazione di eventi dove si respira il vero senso del gravel, che è condivisione, farsi una risata, fermarsi in un punto non previsto a differenza di eventi in cui si guarda il cronometro. Quando trovano la cargo bike in mezzo alla strada, nessuno si lamenta perché deve fermarsi. Sono contentissimi e fanno anche un sospiro di sollievo».

Questa la Bergamont Grandurance decorata da Fabbrica di Braccia (foto Gabriele Cury)
Questa la Grandurance decorata da Fabbrica di Braccia e sorteggiata per un progetto di Emergency (foto Gabriele Cury)

Bergamont per Gaza

Nella scorsa edizione, il supporto di Bergamont (che non è nuova a iniziative di impegno sociale: basti pensare alla Garbage Ride) non si è però limitato al rifornimento con la cargo e i popcorn finali, ma si è spinto sul terreno mai abbastanza battuto della solidarietà.

«L’anno scorso – conclude Trussardi – avevamo donato una Grandurance, che è la nostra gravel entry level, e l’avevamo fatta dipingere dalla Fabbrica di Braccia, che è uno degli organizzatori di G.Round e anche un artista. Per promuovere G.Round di quest’anno, la bici è stata sorteggiata per un progetto Emergency per Gaza. Siamo stati contenti per come è andata ed è stato un altro modo per trasmettere lo spirito di comunità che lega chi partecipa a questi eventi».

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