| 10 Marzo 2025

Meno agonismo e più turismo: è il Giro del Granducato

Il Giro del Granducato è forse il principale circuito italiano dedicato alle granfondo non agonistiche. Ormai non è solamente un richiamo per i toscani, anzi proprio il suo carattere non competitivo, unito alla bellezza dei posti attraversati, richiama ogni anno frotte di appassionati da ogni parte d’Italia. C’è però anche un altro aspetto che premia la scelta degli organizzatori toscani: l’aver creduto nell’aspetto turistico dei loro eventi e averlo privilegiato, trovando quel bandolo della matassa necessario in un periodo nel quale la formula classica delle Granfondo, quella agonistica, mostra una certa sofferenza.

In cima alla piramide organizzativa del Giro c’è Paolo Marrucci, appassionato di lunga data che è il mentore della Granfondo della Vernaccia, autentica perla del calendario regionale e che ha vissuto sulla sua pelle tutta la storia della challenge che quest’anno festeggia le sue nozze d’argento.

Le varie griglie di partenza della GF della Vernaccia, una classica del calendario toscano
Le varie griglie di partenza della GF della Vernaccia, una classica del calendario toscano

«Il circuito è nato come tante altre challenge, vivendo tutta l’epopea delle Granfondo agonistiche, il suo boom che aveva cambiato la stessa essenza di queste manifestazioni trasformandole nel contraltare amatoriale del ciclismo professionistico. Poi siamo stati fermi due anni, quelli del covid e riallacciando con fatica il nodo organizzativo ci siamo accorti che qualcosa stava cambiando intorno a noi e dovevamo cambiare noi stessi. Inizialmente abbiamo proposto un calendario misto, con Granfondo agonistiche classiche abbinate a prove cicloturistiche ma con tratti cronometrati al loro interno, poi man mano che siamo andati avanti queste ultime hanno preso il sopravvento e quest’anno caratterizzeranno tutto il circuito, con una gara sola completamente competitiva».

Che cosa vi ha portato a questo cambio di orizzonte?

Tanti fattori. Innanzitutto il fatto che le richieste dei permessi per le competizioni agonistiche sono un vero problema, costano tantissimo come tempi e come denaro, oltretutto avendo sempre il rischio di un cambiamento in extremis come è capitato a tanti nostri colleghi. Inoltre il fatto che noi siamo appassionati semplici, facciamo questo per passione e certamente non per guadagnarci sopra, ma non possiamo in alcun modo tener testa a chi organizza per mestiere e dedica a quello tutto il tempo e le risorse. Infatti se si guarda il calendario, ci si accorge che in Toscana ormai le prove agonistiche sono davvero pochissime.

Paolo Marrucci, storica figura del cicloturismo toscano, organizzatore della GF della Vernaccia
Paolo Marrucci, storica figura del cicloturismo toscano, organizzatore della GF della Vernaccia
Qual è stata la risposta del movimento?

Ci è venuto dietro in maniera quasi entusiastica, proprio perché abbiamo saputo interpretare quello spirito meno agonistico e più dedito al divertimento, alla passione, alla conoscenza del mondo che ci circonda. E’ un modo diverso di pedalare. Il mondo dei ciclisti è cambiato, c’è poca voglia di cercare il tempo e fissarsi con il cronometro al polso, si preferisce pedalare in compagnia. Chi ama l’agonismo c’è ancora, questo è chiaro e per loro abbiamo riservato proprio la scelta dei tratti cronometrati. Ma non solo: sta emergendo una vena turistica che noi organizzatori dobbiamo considerare maggiormente.

Tutto questo in che cosa si vede?

Faccio un esempio: ai ristori prima i corridori passavano a tutta velocità, prendevano il rifornimento e lo gettavano via senza alcuna attenzione, noi ci ritrovavamo a fare le ore piccole per pulire tutto il percorso. Ora invece la postazione di ristoro è momento di sosta, di chiacchierate, di commenti riguardanti la manifestazione e soprattutto il territorio. Cambia l’atmosfera, il divertimento è molto di più.

San Gimignano ospita l’apertura del circuito e sarà presa d’assalto da ciclisti e famiglie (foto Vendrame)
San Gimignano ospita l’apertura del circuito e sarà presa d’assalto da ciclisti e famiglie (foto Vendrame)
In quest’ottica però cambia anche l’impostazione organizzativa, nel senso che non basta più pensare alla semplice gara…

E’ verissimo perché chi viene fa della partecipazione alla Granfondo uno dei motivi della sua presenza, non l’unico. Sta quindi a noi garantire un contorno degno, raccontare i luoghi che ospitano le corse. La storia dei piccoli borghi, le visite gratuite ai musei e alle attrazioni turistiche, il richiamo ai prodotti del territorio. Noi proponiamo un tranquillo weekend con la famiglia, nel quale sì, c’è anche la corsa…

Qual è il programma dell’edizione di quest’anno?

Partiremo noi della GF della Vernaccia a San Gimignano (SI) il 29 marzo, proponendo la gara al sabato proprio per ampliare quest’offerta di un fine settimana completo con la domenica da dedicare al turismo. Il 6 aprile a Pistoia ci sarà la GFNY Italia, unica manifestazione del nostro calendario che ha ancora l’impostazione agonistica, poi il 1° giugno appuntamento a Vinci (FI) per la GF del Genio. Due settimane dopo di nuovo a Pistoia per la GF Edita Pucinskaite che chiuderà la prima fase. Si riprenderà a settembre, il 21 con la GF di Montecatini Terme (PT) e la settimana dopo la chiusura a Pomarance (PI) con la Green Fondo Paolo Bettini (foto di apertura Picasa), dove l’ex campione del mondo non mancherà.

Il Giro del Granducato si compone di 6 tappe, di cui solo la GFNY è agonistica (foto Gasparrini)
Il Giro del Granducato si compone di 6 tappe, di cui solo la GFNY è agonistica (foto Gasparrini)
Si tratta di manifestazioni in zone caratteristiche…

Infatti abbiamo scelto questi eventi proprio per le loro particolarità geografiche. Noi ad esempio passeremo su tratti della Via Francigena, la GFNY nella zona del Montalbano, la GF del Genio caratterizzata dall’olio particolare di quei posti, la gara di Edita che offre le montagne toccando l’Abetone e così via, fino alla geotermia che Bettini con la sua manifestazione ha provveduto negli anni a rendere sempre più nota. C’è tanto da vedere, per questo ridurre il circuito a qualcosa di agonistico sarebbe stato come svilirlo…

Giro del Granducato

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