Torniamo a parlare del Perù, assurto agli onori della ribalta nei giorni dell’elezione a Papa del cardinale Prevost, statunitense per tanti anni in missione nel Paese sudamericano al punto da prenderne la nazionalità. Si era detto, raccontando la sua lunghissima esperienza nella terra degli Inca, di quanto la bici fosse importante non solo per lui, ma in generale per tanta gente locale che la utilizza per i propri spostamenti.
Il Perù sta spingendo fortemente sul turismo e lo fa anche legando il suo territorio alla scoperta tramite la bici. Infatti sono in promozione alcuni percorsi specifici per far conoscere non solo le terre peruviane, ma anche la loro storia, il loro passato.
Il Circuito Huascaran, attenti all’altitudine…
Un esempio in tal senso è il Circuito Huascaran, nell’omonimo Parco Nazionale nella Regione di Ancash. Il tracciato viene coperto in 4 giorni ed è considerato fra i più caratteristici soprattutto per conoscere la natura del territorio peruviano. Si parte da Carhuaz, siamo nel cuore delle Ande, nella valle del Santa per dirigersi subito verso il maestoso Parque Nacional Huascaran inserito fra i Patrimoni dell’Unesco. La fauna locale in alcuni tratti apre scenari fantastici verso le vette andine, ma bisogna fare attenzione agli scherzi dell’altitudine, perché si pedala ad altezze impossibili dalle nostre parti. Basti pensare a Punta Olimpica, un valico montano che supera i 4.700 metri.
Da lì, con un panorama che resterà indelebile nella memoria e imporrà una sosta (anche per recuperare energie) si scende al borgo di Chagas che merita una visita per ammirare la sua architettura coloniale ma anche le botteghe di artigianato locale che vivono di turismo. Proseguendo si passa per Yanama, vero esempio rurale del territorio per toccare, come meta finale, Llanganuca Mountain Lodge, raggiungibile tramite Portochuelo de Llanganuca, che regala importanti panoramiche sul massiccio del Huascaran.
Respirando la storia degli Incas
Un altro itinerario tutto da scoprire è quello nella regione di Cajamarca e parte proprio dal capoluogo, città del Perù settentrionale a 2.700 metri di quota famosa sia per essere stata uno dei principali luoghi di scontro fra gli Incas e i colonizzatori spagnoli, sia per aver ospitato il processo e l’uccisione dell’imperatore Atahualpa. Tra l’altro è ancora visibile e a disposizione dei turisti “El Quarto del Rescate” ossia la sala del riscatto dove Atahualpa tracciò una linea rossa sui muri promettendo che sarebbe stata riempita d’oro fino a quel livello per garantire il suo riscatto, cosa che non fu sufficiente per salvargli la vita.
Da Cajamarca si prosegue verso il mirador Bella Vista famoso proprio per le sue ampie vedute panoramiche. Una salita importante regala il bellissimo scenario dell’area archeologica di Laizon: servono almeno 3 ore di pedalata, ma ne vale la pena, soprattutto se si conservano le energie per visitare il Complesso Archeologico di Cumbemayo, dove c’è davvero molto da vedere, dal Bosco di Pietra la Santuario fino all’Acquedotto preincaico.
Si parte da Arequipa, città da vedere
Un terzo itinerario cicloturistico prende il via da Arequipa, la seconda città peruviana per numero di abitanti, conosciuta come la “ciudad blanca” e anche questa Patrimonio dell’Unesco, dove merita una visita approfondita Plaza de Armas, centro cittadino dominato dalla Cattedrale del 1656 e intorno alla quale le strade si sviluppano a scacchiera seguendo l’usanza coloniale. Da vedere, prima di inforcare la bici, anche il sobborgo di Yanahuara, tradizionale quartiere di strade acciottolate con archi in conci dove spiccano le frasi che ricordano i personaggi celebri della città.
Arequipa si trova vicino alla Valle del Colca, ossia uno dei canyon più profondi al mondo con i suoi 2.000 metri e oltre, lungo 70 chilometri. Qui è molto probabile avvistare condor in volo, ma anche animali tipici del posto come alpaca, viscaccia o il mitico puma. Questo territorio è ideale per chi ama la mountain bike, ad esempio per assaporare le adrenaliniche emozioni del sentiero del Chachani, che si sviluppa sul vulcano omonimo e regala una discesa dai 4.800 metri di altitudine lunga 2.500 metri, agognata dagli appassionati di freeride.
Da vedere anche la zona di Puno
Il canyon offre molte alternative ciclistiche: dal paese di Cabanaconde si può ad esempio raggiungere il mirador di Tapay e proseguire verso la Cruz del Condor per un itinerario di 13 chilometri da affrontare con calma, oppure andare da Chivay a Cabanaconde lungo la riva sinistra del fiume Conde per un itinerario di 56 chilometri, decisamente più lungo ma altimetricamente più abbordabile. Queste sono solamente alcune idee per una vacanza cicloturistica in Perù, Paese che ha davvero tanto da offrire anche per la sua profonda diversità rispetto ai nostri usi e costumi. In altre zone, come quella di Puno non ci sono itinerari specifici, ma alcune strutture turistiche e logistiche offrono escursioni private nei dintorni della città o lungo le sponde del bellissimo lago. Non resta che fare le valigie e caricare la bici…