| 6 Maggio 2025

Pedalare nelle Ardenne: sulle strade della Liegi

E’ una terra di boschi, silenzi e saliscendi. Un tappeto verde punteggiato di castelli, attraversato da un fitto reticolo di strade secondarie che sembrano fatte proprio per chi ama pedalare. La Vallonia è la regione francofona del Belgio: ha dato i natali ad alcuni dei più grandi campioni del pedale e ancora oggi è un punto di riferimento per chi sogna un ciclismo autentico. E le Ardenne in particolare ne sono il suo paradiso per i ciclisti… di ogni genere.

Le sue “cotes” sono leggendarie, i paesaggi sorprendenti, i villaggi raccolti e pittoreschi. C’è la Redoute, ma anche mille altre salite da scoprire. C’è la storia, quella dei campioni e quella della gente comune. E c’è la birra, chiaro. Perché in Belgio ogni giro finisce con un boccale.

Un mondo verde

La Vallonia è il cuore verde del Belgio, situata nella parte meridionale del Paese, a Sud di Bruxelles. Tante volte vi abbiamo parlato di quella a Nord, le Fiandre.

Per capire di che area parliamo, ecco qualche nozione geografica della Vallonia: confina con la Francia, il Lussemburgo e la Germania, e comprende le Ardenne, un massiccio collinare, fitto di vegetazione, ideale per chi cerca un ciclismo lento, panoramico e fuori dalle rotte affollate. La capitale della Vallonia è Namur, città vivace e attraversata da due fiumi, la Mosa e la Sambre. Ma anche Liegi non è da meno. E soprattutto il suo Lungomosa è tutto da vivere… Anche in bici.

A ovest troviamo il Brabante Vallone e il Hainaut, a est la provincia di Liegi, appunto, sede della Doyenne: la Liegi.

Ogni zona ha una sua identità, ma ovunque si ritrovano gli elementi comuni: strade tranquille, boschi ombrosi, case in pietra grigia, torri medioevali. E’ un paradiso per chi ama pedalare con calma, respirare la natura, fermarsi nei piccoli villaggi a mangiare una tartina o assaggiare una blanche locale. Lontano dal traffico e vicino alla bellezza.

La zona di Spa-Francorchamps, dove c’è anche la nota di pista di F1 è la più elevata, con vette che toccano i 600 metri di quota e dove un tempo era attivo anche un impianto di sci!. Le altre zone sono un po’ più basse.

Le cotes della Liegi

Chiunque abbia seguito la Liegi-Bastogne-Liegi sa che le vere protagoniste della corsa sono le cotes: quelle salite brevi, ma irregolari e micidiali, che spezzano il ritmo. La Redoute, la Roche-aux-Faucons, ma anche Wanne o Stockeu: tutte portano con sé racconti di attacchi memorabili, gambe esplose e trionfi epici. Ma la bellezza della Vallonia è che queste salite non sono relegate solo alla corsa: sono parte viva della rete cicloturistica. L’ente Visit Ardenne ha sviluppato percorsi tematici che ricalcano le tappe storiche della Liegi, ma anche altri itinerari più rilassati che toccano villaggi, abbazie, foreste.

Da Bastogne si può salire verso Houffalize, poi deviare tra salite e discese verso Spa e Remouchamps, dove le stradine strette tra i boschi sembrano uscite da una cartolina. La segnaletica è ben curata, molti tratti sono parte del sistema RAVeL (Reseau Autonome de Voies Lentes), una rete di percorsi ciclopedonali su ex linee ferroviarie e strade rurali. Perfetti per godersi la Vallonia senza fretta, esplorandola curva dopo curva.

In questo reticolato di strade è davvero difficile individuare un percorso o un itinerario preciso, quello magari lo potrete decidere sul posto o addirittura sul momento.

La Maison du Cyclisme

Nel cuore della Vallonia ciclistica c’è Remouchamps, piccolo centro attraversato dalla leggendaria cote de La Redoute. Qui si trova la Maison du Cyclisme, uno spazio dedicato alla cultura delle due ruote. E’ il punto di partenza ideale per chi vuole scoprire le salite della Liegi, ma anche un luogo in cui respirare la passione e la memoria: cimeli, maglie, biciclette, foto storiche e itinerari per tutti i livelli. Da qui si può partire per anelli che comprendono le salite storiche e punti panoramici spettacolari.

E poi ci sono i castelli: quello di Franchimont, abbarbicato sulle rocce sopra Theux, o il castello di Modave, elegante dimora barocca circondata da giardini. Alcuni si visitano, altri si intravedono tra le foglie, mentre si pedala immersi nel verde. Non manca il patrimonio religioso, come l’abbazia di Stavelot, legata al mondo delle corse anche per il circuito di Spa-Francorchamps, come accennavamo.

Tutto è raggiungibile in bici. Basta scegliere il percorso, come detto, salire in sella e lasciarsi portare dalla strada. La Vallonia sa raccontare la sua storia con la voce del paesaggio.

E anche il gravel…

Chi ama l’avventura non resterà deluso: le Ardenne sono anche un paradiso gravel. I suoi boschi nascondono decine di strade sterrate, antichi tracciati ferroviari e sentieri forestali che attraversano le Ardenne. La varietà dei terreni è ideale per chi cerca emozioni forti, ma in un contesto sicuro e ben tracciato.

L’ente turistico promuove percorsi gravel ad anello, con punti di partenza attrezzati e mappe scaricabili. Da La Roche en Ardenne a Bouillon, passando per Malmedy e Vielsalm, si trovano itinerari per ogni livello. Le salite non mancano, ma sono compensate da discese da brivido e paesaggi mozzafiato. Alcuni segmenti sono condivisi con i tracciati RAVeL, altri sono interamente su ghiaia, ideali per allenamenti o esplorazioni lente.

Dopo una giornata in sella, il miglior modo per celebrare la pedalata è una birra artigianale. Le brasserie locali sono numerose, ognuna con la sua storia e le sue etichette. A Stavelot, ad esempio, si può assaggiare la Lupulus, oppure a Rochefort una delle birre trappiste più note. E’ il finale perfetto per un’esperienza intensa, in un angolo d’Europa dove il ciclismo non è solo sport, ma cultura, paesaggio e passione.

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