| 21 Luglio 2024

Torna il Rally di Sardegna MTB: gli itinerari per i biker più esigenti

Dal 28 al 31 agosto, il Rally di Sardegna MTB torna ad emozionare, portando i campioni della disciplina sull’isola. La competizione unisce la bellezza straordinaria di un territorio incontaminato alla sfida dell’off-road, luogo di viaggi e scoperte. Un prologo e tre tappe porteranno i partecipanti a scoprire la naturale vocazione di questi luoghi per pedalare lontano dall’asfalto. Tra itinerari tecnici, adrenalina e angoli incontaminati, ecco alcuni consigli per i biker che vogliono vivere quattro giorni in compagnia della propria bici, scoprendo i paesi di tappa anche da un altro punto di vista.

Aritzo

Situato in una vallata nel cuore del Gennargentu, Aritzo è un borgo tutto da scoprire, dal quale partono diversi trail che portano gli appassionati a fare un viaggio nella Sardegna più selvaggia della macchia mediterranea.

Nei dintorni del paese, i trail attraversano i boschi di castagni e noccioli che, sul far dell’autunno, regalano giochi di colori e luci particolarmente suggestivi. Qui ci si può avventurare alla ricerca del monumento naturale Texile, una particolare roccia simile a quella dolomitica, dalla caratteristica forma di fungo. Lungo i sentieri si trovano anche le testimonianze degli antichi abitanti del luogo, le“ domus de Janas di is Forros a Mont’e Susu”.

Per i più esperti e allenati c’è un itinerario mozzafiato che si snoda tra vette che si elevano a quasi 1.200 metri d’altezza, ricoperte di una vegetazione radente. Monte S’Iscova, Monte Sa Scova e Bruncu Mammuini sono un balcone naturale sulla Sardegna. Il percorso è lungo circa cinque chilometri e ci si può godere una vista straordinaria sulla catena del Maghine-Goceano e sul Golfo di Oristano.

Questa zona è particolarmente famosa anche per la raccolta del ghiaccio. Si possono infatti ritrovare antiche neviere – pozzi profondi del XVII secolo dove veniva conservato. “Sa carapigna” è dunque la merenda perfetta per il biker: una sorta di sorbetto al limone che disseta nelle più torride giornate isolane.

Belvì

Uno scenario da fiaba fa da sfondo a questo paese che è stato molte volte un punto di riferimento per il mondo della MTB con l’evento Belvì Trail. I sentieri proposti da questa manifestazione sono anche gli itinerari più belli che costeggiano la località. Da qui si percorrono strade sterrate, mulattiere e sentieri attraverso pascoli, leccete e praterie in quota, avendo sia un assaggio di mare che dei paesini dell’entroterra.

Per chi ha voglia di un itinerario più votato al relax invece, i boschi incantati che circondano questo borgo ai piedi del Gennargentu sono la meta ideale. Tra cascatelle, castagni e…leggende, questi luoghi regalano un incanto lontano dal mondo. Per un’immersione nella storia invece, in sella ad una mountain bike si può raggiungere la miniera di Funtana Raminosa di Gadoni. Si tratta di una delle otto aree che compongono il parco geominerario della Sardegna, annoverato tra Geoparks dell’Unesco, un museo a cielo aperto e in sotterraneo.

Sandali

Sull’altopiano calcareo di “su Taccu” sorge il caratteristico borgo medievale di Sadali, circondato da boschi e miriadi di sorgenti e torrenti. In sella ad una mountain bike si può partire alla scoperta di queste fresche fonti d’acqua con il Tour delle Cascate. Si tratta di un itinerario con un dislivello abbastanza impegnativo ma con salite tutte pedalabili, così come le discese. Un solo tratto rende leggermente più tecnico questo trail ed è la discesa vicino a “su stampu” e “su turunnu”.

Per chi ama le leggende, Sandali è il paese delle Janas: creature fatate protagoniste di una millenaria leggenda sarda. Mezze fate e mezze streghe al tempo stesso rispettate e temute dagli abitanti del paese, che malvolentieri si mischiavano agli umani, finendo a volte per diventare un tutt’uno con la natura che le circondava. Dunque vale la pena visitare la loro grotta: Is Janas. Qui il silenzio innaturale è spezzato solo dal lento e continuo suono delle gocce d’acqua che scolpiscono le sculture naturali da millenni.

Seulo

Seulo è famoso per ospitare una delle comunità più longeve al mondo. Canyon, vallate, rupi calcaree e rapide: questo è un vero paradiso per l’off-road più adrenalinico. Uno degli itinerari più amati è quello che porta a raggiungere Sa Stiddiosa. Con partenza dall’agricampeggio “Helga’s”, si procede su sterrato fino ad arrivare a questa meraviglia naturale. Una volta giunti alla cascata si torna indietro per un tratto molto panoramico. Si può inoltre visitare dove trovare degli straordinari punti di affaccio sul fiume e le montagne – perfetti per una foto da postare.

Per chi ha voglia di esplorare paesi in una forma di cicloturismo più slow, c’è la ciclovia che unisce i paesi di Seulo, Escolca e Villanova Tulo. Si passa dalle zone cerealicole del grano e dell’ulivo di Escolca ai paesaggi archeologico-culturali della valle di Villanovatulo fino al Flumendosa e alle montagne del Gennargentu nel territorio di Seulo.

Desulo

Ricco di storia e natura, il borgo di Desulo è celebre per la casa-museo Carta e quella del Poeta Antioco Casula. Qui, fra tracce dell’era Neolitica, si snodano trail che permettono di fare una full-immersion nella cultura nuragica della regione.

Non solo, la foresta di Girgini permette di pedalare all’interno di una straordinaria varietà di scenari. Lungo l’itinerario che attraversa la verde vallata omonima, si possono vedere le caratteristiche ‘pinnettas’ o ‘medaos’, vecchi ovili oramai in disuso e in stato di abbandono. Pedalando si possono raggiungere gli affascinanti tacchi calcarei del Toni di Girgini e di Genna ‘e Ragas, autentici monumenti naturali.

Rally di Sardegna MTB

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