L’articolo nel quale abbiamo parlato delle ruote da scegliere nel fuoristrada, sotto la guida e le parole dell’esperto Umberto Corti di FSA, ci ha fatto allargare il campo delle curiosità. Come abbiamo avuto modo di vedere il sistema della ruota si compone di cerchio, copertone e inserto. Una volta capito quali caratteristiche guardare nella scelta del cerchio è venuto naturale chiederci come scegliere il copertone.
Ne parliamo sempre con Umberto Corti, il quale ci anticipa subito che la prima scrematura da fare riguarda l’utilizzo del tubeless. Ormai ogni campo del ciclismo si è aperto a questo componente in grado di offrire una maggiore protezione dalle forature.
«La prima grande distinzione – ci dice Umberto Corti – sta proprio nella scelta del tubeless o della classica camera d’aria. Per motivi di affidabilità direi che il tubeless è l’opzione principale e la più gettonata. Ricordiamo che il tubeless va utilizzato con il sigillante, ovvero il liquido che ripara da microforature evitando la totale perdita di pressione del copertone».
Parliamo sempre di gravel…
Rimane una disciplina abbastanza nuova sotto certi punti di vista e nonostante ciò si sta evolvendo rapidamente. Partiamo con il dire che si divide in due categorie: adventure e racing. Il gravel era però nato innanzitutto come modo di esplorare, da quel ramo poi è arrivata la parte delle gare. Un aspetto che ha portato due grandissime differenze.
Quali?
Nell’esplorazione si cercava il copertone da trekking, quasi da mountain bike. L’avvento delle gare ha portato anche nel realizzare i copertoni per il gravel alla ricerca della massima rolling performance. Cioè il massimo grado di scorrevolezza. L’evoluzione ha portato rapidamente a cercare misure sempre più grandi del battistrada, passando presto dai 35, 38 millimetri ad avere copertoni non più stretti di 45 millimetri. Si tratta di un dettaglio importante legato al volume d’aria.
Spiegaci meglio.
Con pneumatici più larghi serve più aria al loro interno anche per avere pressioni basse. In questo modo aumenta la scorrevolezza, ma beneficiano anche comfort e grip.
Si stanno allargando le misure sia nella parte adventure che in quella racing?
Esatto. Il range di larghezza dei copertoni nel gravel ora è compreso tra i 45 e i 50 millimetri. Con tali misure aumenta il volume d’aria all’interno rimanendo a parità di pressioni. Il comfort è migliore e ne beneficia la scorrevolezza.
La scelta della tassellatura come cambia?
Variano a seconda dell’utilizzo, se racing o adventure. Molte aziende hanno due modi di costruire i copertoni, nella parte delle competizioni si guarda al peso cercando di ottimizzare la performance. Prodotti legati al bikepacking o al gravel adventure accentuano la parte della protezione da forature con strati più spessi.
Quanto incide il peso dell’utente nella scelta della misura dei copertoni?
Poco, anzi nulla. Anche se abbiamo utenti con pesi anche molto diversi non cambia la larghezza del copertone ma le pressioni scelte. La misura del battistrada incide sul grip, sulla percorrenza in curve e anche in tratti in salita o discesa. Questa considerazione apre un altro aspetto…
Quale?
Gli utenti spesso pensano che la differenza tra le varie misure incide solo sulla larghezza, ma così non è. Un copertone da 50 millimetri risulta anche più alto rispetto ad uno più “piccolo”, ad esempio da 42 millimetri. Un fattore che incide su come vengono ammortizzati i colpi e come si comprime il copertone. Infatti, a mio modo di vedere è degno di nota il fatto che ora nel bikepacking si stiano facendo largo pneumatici con larghezza anche da 55 millimetri. Una scelta che va a massimizzare la teoria appena raccontata.