| 6 Luglio 2024

Allergia ai pollini e attività sportiva? Parola al dottor Guardascione

L’allergia al polline e alle graminacee condiziona la primavera e l’estate di molti ciclisti e cicloturisti, non solo dei corridori professionisti. I problemi più comuni sono legati alla respirazione e quindi al poter fare uno sforzo, più o meno intenso, in bici (in apertura foto depositphotos.com). Questo tipo di allergia è ciclica, ovvero ritorna ogni anno e va affrontata e combattuta nel giusto modo. Colpisce una buona parte della popolazione e i numeri sono in aumento. 

«Questo tipo di allergie – spiega Carlo Guardascione, medico sportivo di grande esperienza che collabora anche con il team professionistico WorldTour Jayco-AlUlasono in aumento tra i giovani. Una causa è l’aumento delle polveri sottili, il PM10, sintomo di un’aria non pulita. Cosa che avviene nelle città e nelle aree parecchio industrializzate. Le ipotesi legate all’aumento di queste patologie allergiche è legato all’allattamento materno o alla qualità, inferiore, del latte vaccino. Detto in parole povere le mucche non sono più allevate come prima. Chiaramente c’è anche una situazione di familiarità, ovvero se i genitori soffrono di queste patologie ne soffriranno anche i figli».

I sintomi più comuni di queste allergie sono raffreddore e bruciore agli occhi (foto depositphotos.com)
I sintomi più comuni di queste allergie sono raffreddore e bruciore agli occhi (foto depositphotos.com)

Maledetta primavera

Una serie di patologie che colpiscono le vie respiratorie e ne impediscono il corretto funzionamento. Il periodo sul quale porre maggiore attenzione è la primavera, ma ogni anno è diverso dall’altro. 

«Sono dovuto alla fioritura delle graminacee e alla presenza del polline – prosegue Guardascione – questi si possono trovare ovunque. Sono anche a bordo strada, si depositano e con il passaggio di un veicolo si alzano ed entrano in contatto con il ciclista. Va detto che la primavera è la stagione di massima espressione di queste patologie allergiche, ma il periodo non coincide sempre. Nel 2024, ad esempio, abbiamo avuto un inverno particolare che ha ritardato le classiche “allergie di stagione”. Ne abbiamo avute molte meno a marzo e con un aumento significativo a giugno».

Appena si sospetta di essere allergici è bene sottoporsi a dei test (foto depositphotos.com)
Appena si sospetta di essere allergici è bene sottoporsi a dei test (foto depositphotos.com)

I sintomi

Le allergie stagionali legate alla fioritura delle graminacee e alla presenza di polline portano problemi alle vie respiratorie, ma quali sono effettivamente i sintomi?

«Quello più comune – sottolinea il nostro medico – è la rinocongiuntivite, ovvero un raffreddore con irritazione degli occhi. Si tratta anche del sintomo più leggero che si combatte con l’antistaminico classico. Altri sintomi più complicati da curare sono: laringiti, bronchiti e asma, quest’ultima è da non sottovalutare. Anzi, si tratta di un problema spesso sottovalutato ma cronico. Chi soffre d’asma deve curarsi sempre, non solamente quando ha le crisi».

Lo spray antistaminico è una cura semplice da adoperare e deve essere eseguita uno o due volte al giorno (foto depositphotos.com)
Lo spray antistaminico è una cura semplice da adoperare e deve essere eseguita uno o due volte al giorno (foto depositphotos.com)

Pedalare

Come si pedala quando si hanno queste patologie allergiche? Quali sono i rimedi da applicare e l’iter procedurale da seguire?

«Se si fanno le cose con ordine e per bene – dice ancora Guardascione – è tutto molto semplice e non c’è nessun impatto su un’uscita in bici. Il primo passo è porsi una domanda a seguito di alcune manifestazioni. Se si ha il dubbio di essere allergici è meglio andare dal medico di base e farsi predisporre una visita dall’allergologo. Per capire a cosa si è allergici risulta semplice, viene fatto un prick test (quelli sulla pelle, ndr) o test respiratori. Una volta che si ha una diagnosi si segue una terapia che avviene tramite l’assunzione di spray o inalatori antistaminici a base cortisonica. L’assicurazione che il medico deve farsi è che queste terapie siano seguite sempre, non solo nei momenti di crisi respiratoria».

Il Ventolin è un medicinale da portare sempre dietro se si soffre di asma, ma per gli sportivi è a restrizione d’uso (foto depositphotos.com)
Il Ventolin è un medicinale da portare sempre dietro se si soffre di asma, ma per gli sportivi è a restrizione d’uso (foto depositphotos.com)

«Per pedalare, invece, non ci sono controindicazioni. Se l’allergia è curata bene è tutto sotto controllo e si può andare ovunque. Chiaramente meglio avere dietro un ventolin, soprattutto per chi soffre di asma ma non solo. Se sottoponiamo a un test spirometrico due soggetti, uno allergico e uno no, questi saranno uguali. Ormai la medicina ha fatto grandissimi progressi e chi soffre di patologie allergiche può tranquillamente fare attività sportiva».

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