| 21 Novembre 2024

La cannella, una spezia a due facce (e un’idea per colazione)

La cannella, una spezia ottenuta dalla corteccia delle piante del genere Cinnamomum, è apprezzata non solo per il suo profumo inconfondibile, ma anche per la sua storia millenaria, i suoi molteplici impieghi in cucina e i potenziali benefici per la salute. Non tutti sanno che esistono due tipi di cannella a seconda della provenienza con caratteristiche differenti, da prendere in considerazione se si consuma regolarmente. 

Già nota nell’antichità, la cannella è ottenuta dalla corteccia delle piante del genere Cinnamomum (depositphotos.com)
Nota già nell’antichità, la cannella è ottenuta dalla corteccia delle piante del genere Cinnamomum (depositphotos.com)

Già nota agli Antichi Egizi

La cannella ha origini antichissime: era già conosciuta dagli Egizi nel 1600 a.C., usata per imbalsamare e per aromatizzare cibi e bevande. Durante il Medioevo, gli arabi monopolizzarono il commercio di questa spezia, incrementandone il valore e il fascino, grazie anche alla diffusione di miti legati alla sua origine. Essa fu nascosta agli Europei fino all’arrivo dei Portoghesi sull’isola di Sri Lanka nel XVI secolo. Qui infatti si produce tuttora la varietà più pregiata, conosciuta come “cannella di Ceylon” (nome botanico: Cinnamomum verum). Diversa invece la storia della cannella cinese, ricavata dalla cassia (parte della famiglia delle leguminose) sin dal 2700 a.C., già considerata di qualità inferiore nel Medioevo. Oggi tuttavia ricopre il 50% dell’offerta mondiale di cannella e viene tendenzialmente messa in commercio macinata.

La differenza è sia a livello aromatico che di composizione. La cassia è dolce e riscaldante, ma ha un retrogusto amaro e manca delle note floreali agrumate della cannella. Ha un sapore più intenso e meno delicato, prestandosi meglio a preparazioni salate. Viene spesso aggiunta a ragù e stufati di carne bovina e suina, a pietanze a base di legumi e cereali o unita ad altre spezie come per il garam masala.

Si può aggiungere la cannella alla prima colazione, ad esempio al porridge (depositphotos.com)
Si può aggiungere la cannella alla prima colazione, ad esempio al porridge (depositphotos.com)

Cannella: consumo limitato

Osservando la composizione, la cassia contiene più cumarina della cannella e se consumata in quantità eccessive, la cassia può provocare danni temporanei al fegato. 

Le autorità sanitarie stabiliscono che il limite di sicurezza per l’assunzione di cumarina è di 0,1 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Per un adulto di 70 kg, questo corrisponde a circa 7 mg di cumarina al giorno. Un singolo cucchiaino di cassia (circa 2,5 g) può contenere dai 7 ai 15 mg di cumarina, a seconda del tipo e della marca, superando facilmente il limite giornaliero consigliato per molti individui. Per un consumo regolare o quotidiano, è quindi consigliabile optare per la cannella di Ceylon.

L’acquisto di cannella deve basarsi dunque sulla qualità, limitandone anche la quantità comprata se si tratta di cannella macinata, dato che la spezia in polvere perde più facilmente l’aroma rispetto a quando si presenta sotto forma di stecca

Le le “zimtsterne” tedesche sono molto interessanti come spuntini spezza fame (depositphotos.com)
Le le “zimtsterne” tedesche sono molto interessanti come spuntini spezza fame (depositphotos.com)

Un aggiunta per la colazione

Per quanto riguarda i benefici per la salute sono ancora da verificare, ma la tradizione riconosce a questa spezia proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche e potenzialmente anche un’influenza positiva sul controllo della glicemia e del colesterolo cattivo, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari e sostenendo gli atleti, che nella colazione amano aggiungerla al porridge d’avena, contro lo stress indotto dall’attività fisica.

Praticamente la cannella è ottima per chi vuole esaltare la dolcezza, senza aggiungere troppo zucchero, ed è utilizzata per tantissime preparazioni dolci della tradizione. Ad esempio il panforte italiano, “le pain d’épices” francese e i biscotti nordici natalizi, come le “zimtsterne” tedesche (in questo video la loro preparazione). Queste ultime sono molto interessanti anche dal punto di vista nutrizionale come spuntini spezza fame, essendo dei biscotti a base di farina di mandorle, albume d’uovo e cannella. 

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