Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)

| 23 Settembre 2025

Gnocchi, sapore di casa. Miniera di carboidrati, proteine e fibre

Pochi piatti evocano come gli gnocchi, quella sensazione di casa calda e accogliente. La loro storia antica ha generato moltissime varianti e, a seconda degli ingredienti usati. Ogni versione apporta caratteristiche nutrizionali diverse. Per uno sportivo, questo significa poterli usare sia per fare il pieno di energia che per recuperare dopo un allenamento, modulando il contenuto di carboidrati, proteine e fibre.

Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)
Non è sempre necessario condire gli gnocchi con un eccesso di salsa (depositphotos.com)
Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)
Non è sempre necessario condire gli gnocchi con un eccesso di salsa (depositphotos.com)

Origini e storia degli gnocchi

Il termine “gnocco” deriva probabilmente dal longobardo “knohhil”, che significa “nodo del legno”. Questo rimanda alla forma irregolare delle piccole masse di impasto, cotte in acqua bollente e dalla consistenza piuttosto collosa. In epoca medievale gli gnocchi erano semplici, farina, acqua e talvolta un uovo. Nel Settecento compaiono invece ricette più precise e per la prima volta si nominano gli gnocchi di patate.

Col passare degli anni le varianti di questo piatto si moltiplicano, adattandosi sia alla cucina povera, da cui hanno avuto origine, sia alla cucina borghese. Fino ad arrivare oggi alle versioni gourmet servite nei migliori ristoranti. 

Tipologie, valori nutrizionali e porzioni

Gli gnocchi sono un alimento composto principalmente da carboidrati, ma il contenuto di proteine e fibre varia molto in base alla ricetta.

Circa 150-200 grammi (peso crudo) di gnocchi di patate rappresentano una porzione standard, pari ai classici 80-100 grammi di pasta, ma per uno sportivo la quantità consumata può essere maggiore. Sono indicati per ricaricarsi di energia, anche se a causa della presenza di fibre, possono risultare leggermente pesanti da digerire per chi ha un intestino sensibile. L’ideale quindi è consumarli dopo la pedalata.

Gli gnocchi di zucca, barbabietola o spinaci sono una strategia creativa per inserire verdure poco gradite nel piatto, senza sentirne troppo il sapore. Hanno un contenuto di fibre e antiossidanti superiore, colori vivaci che stimolano l’appetito e un sapore più completo capace di appagare anche i palati più esigenti.

Gli gnocchi di spinaci permettono di inserire verdure poco gradite nel piatto (depositphotos.com)
Quelli di spinaci permettono di inserire verdure poco gradite nel piatto (depositphotos.com)

Dagli gnocchi ai canederli

Recentemente si sono diffusi anche gli gnocchi di legumi, preparati con farina di ceci, piselli o lenticchie. Queste versioni sono particolarmente utili per aumentare la quota proteica del pasto, riducendo la frequenza di consumo delle proteine animali e aggirando le principali difficoltà digestive legate al consumo di legumi lessati. Anche gli gnocchi di ricotta rappresentano un’alternativa più proteica e meno ricca di amido. E sono ottimi per un pasto più leggero senza rinunciare alla componente glucidica.

Infine ci sono gli gnocchi più tradizionali come quelli alla romana, fatti con farina di semolino, gratinati in forno e facilmente digeribili. Oppure gli strangolapreti e i canederli, composti da pane raffermo, con l’aggiunta di ingredienti vari per renderli più consistenti e saporiti. Dal punto di vista nutrizionale rappresentano entrambe una fonte energetica importante e se consumati con un ricco condimento e abbondante formaggio possono diventare un piatto unico.

Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)
Ricetta alla romana, fatti con farina di semolino, gratinati in forno e facilmente digeribili (depositphotos.com)om)
Alimentazione, gnocchi, patate (depositphotos.com)
Ricetta alla romana, fatti con farina di semolino, gratinati in forno e facilmente digeribili (depositphotos.com)om)

Meglio per il recupero

Gli gnocchi sono un alimento che si può adattare alla dieta per il benessere nelle giuste porzioni e all’interno di un menù vario e completo. La tradizione li presenta spesso in abbondanti condimenti a base di burro, ma sono sempre più accettate anche versioni più leggere con semplicemente del sugo di pomodoro e basilico.

Fornendo molta energia, gli gnocchi tradizionali possono essere consumati per fare il carico di carboidrati o per reintegrare il glicogeno dopo l’allenamento, mentre versioni più proteiche sono perfette per alternare il sapore dei piatti nei periodi di riposo, riducendo il consumo di carne e pesce.

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