Pedalare in Italia significa attraversare un territorio vario e ricco di sapori: ogni collina, ogni borgo custodisce una ricetta, un profumo, una tradizione. Nelle Marche, il mare incontra l’entroterra, i paesaggi cambiano a ogni curva e, ad attendere il ciclista, ci sono prodotti unici come i salumi tipici della zona. La 5Mila Marche, in programma a Porto Recanati questo weekend, dal 19 al 21 settembre, è un’occasione per vivere il territorio, pedalando tra questi paesaggi e scoprendo l’accoglienza e i sapori autentici delle Marche.

Il Ciauscolo, storia e gusto
Tra i salumi tipici che si possono incontrare in questa zona spicca il Ciauscolo, vero simbolo della salumeria marchigiana. Questo salame IGP deve la sua consistenza spalmabile alla presenza di una buona percentuale di parti grasse del maiale e a una stagionatura breve, che avviene in ambienti a umidità controllata per mantenere la pasta morbida. Nato come metodo contadino per conservare le carni, ha una storia che risale almeno al XVIII secolo, quando veniva prodotto nelle case coloniche e consumato durante l’inverno come scorta proteica. Oggi è considerato un prodotto d’eccellenza, tutelato da un disciplinare che ne garantisce qualità e tradizione.
Dal punto di vista nutrizionale, il Ciauscolo è un alimento piuttosto energetico, che andrebbe inserito solo occasionalmente nella dieta. Fornisce circa 350-400 kcal per 100 g, con un discreto apporto di proteine (circa 15-16 g) e una quota più significativa di grassi, che gli donano la caratteristica morbidezza. Il Ciauscolo è da degustare nel migliore dei modi, ovvero con del pane casereccio e magari accompagnato da una birra chiara o un vino rosso leggero che ne esaltino il sapore senza appesantire.
Un tagliere dopo la 5Mila Marche
Nelle botteghe di Porto Recanati si trovano anche altri salumi tipici come il salame lardellato, chiamato così per i cubetti di lardo che lo rendono morbido e saporito. La coppa di testa, ottenuta dalle parti più aromatiche del maiale lessate e speziate. E il salame di fegato, prodotto con carni magre di pancetta e spalla in aggiunta a fegato, pepe ed aromi naturali. Questi sono solo alcuni dei prodotti tipici testimoni della ricca tradizione norcina marchigiana.
La 5mila Marche può così diventare l’occasione perfetta per una degustazione completa. Magari organizzando un tagliere misto da condividere alla fine della pedalata, evitando di appesantirsi troppo prima di percorrere l’impegnativo tracciato in programma.
Il lonzino di fichi è un dolce
Tuttavia, se desiderate assaggiare qualcosa di tipico prima dell’evento, potete puntare al lonzino di fichi. Non è un vero salume, ma un dolce tipico marchigiano a base di fichi secchi, noci e mandorle, modellato in forma cilindrica e avvolto in foglie di fico. E’ un prodotto curioso, che racconta la creatività contadina di trasformare la frutta in una vera e propria “lonza” vegetale. Può fornire un’ottima carica energetica per affrontare le salite, oppure diventare un dolce di fine pasto o un regalo originale da portare a casa.
Chi partecipa alla 5Mila Marche ha quindi l’opportunità di immergersi in un’esperienza che non è solo sportiva ma anche culturale e gastronomica. L’occasione è perfetta per scoprire il lato più autentico delle Marche, fatto di paesaggi dolci, profumi e sapori che accompagnano il ciclista ben oltre la linea del traguardo. Che si tratti di un assaggio post-allenamento, di un souvenir da portare a casa o di un momento conviviale con gli altri partecipanti, i salumi marchigiani rappresentano il modo migliore per conoscere la vera anima del territorio. E vivere la 5Mila Marche come un’esperienza a 360 gradi.