Molti ciclisti amatoriali si chiedono se fermarsi o meno nei mesi invernali, quando il freddo e le giornate più corte rendono meno invitante pedalare all’aperto. La risposta dipende dagli obiettivi personali, ma ci sono accorgimenti preziosi che possono aiutare chi pedala per benessere a continuare l’attività invernale senza compromettere la salute.
Abbiamo approfondito l’argomento con il dottor Andrea Giorgi, che è anche preparatore di molti atleti professionisti. Giorgi ci ha spiegato cosa sia meglio fare per chi pedala a livello amatoriale e non agonistico (in apertura foto Sportler/Castelli).
Dottor Giorgi, fare una pausa invernale ha senso per gli amatori?
Chi pedala per il piacere di stare bene, ad esempio due o tre volte alla settimana, non ha bisogno di fermarsi per un periodo invernale di inattività. Secondo le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, l’attività fisica regolare, intesa come 150-250 minuti di movimento alla settimana, è fondamentale per mantenersi in forma e in salute. Questo tipo di attività, che rientra nel benessere quotidiano, non richiede pause stagionali, come invece accade per gli atleti agonisti che affrontano carichi di lavoro notevoli e necessitano di periodi di recupero programmati.
Chi dovrebbe fare un break e quando?
Per i granfondisti, che possono facilmente superare i 15.000 chilometri all’anno e partecipare a numerose gare, il discorso cambia. In questo caso, è utile adottare un approccio di “tapering” (riduzione graduale del volume di allenamento), magari in autunno, prima di una nuova preparazione stagionale. In questi casi, è utile anche pianificare brevi pause di recupero nei periodi più intensi, come fanno i ciclisti professionisti.
Quali accorgimenti devono adottare i ciclisti amatoriali per pedalare d’inverno in salute?
In questo caso, le linee guida dovrebbero mantenere un equilibrio tra benessere e sicurezza: penso quindi a orari, abbigliamento, eventuali attività alternative…
Quando è preferibile uscire in bici?
Nel limite delle possibilità, è bene evitare le prime ore del mattino, soprattutto quando le temperature sono molto basse e l’umidità è alta. È preferibile uscire in tarda mattinata o nel primo pomeriggio, quando il clima è un po’ più mite e c’è maggiore luce.
C’è un abbigliamento giusto?
Direi di vestirsi a strati, utilizzando materiali tecnici traspiranti e antivento. È essenziale proteggersi dal freddo senza appesantirsi e soprattutto cercare di sudare il meno possibile. Accessori come guanti, copriscarpe e scaldacollo possono fare la differenza per mantenere una temperatura corporea adeguata e ridurre il rischio di malanni.
Attività alternative invernali: cosa è consigliato?
Se il meteo non permette di pedalare all’aperto, le attività alternative come i rulli, lo spinning o il ciclismo indoor in palestra possono essere utili per mantenere il tono muscolare e l’abitudine al movimento. Integrare il ciclismo con attività di potenziamento muscolare e stretching migliora anche la flessibilità e riduce il rischio di infortuni. Lo stretching, in particolare, dovrebbe essere una pratica regolare, non solo d’inverno.
Quali indicazioni seguire per una corretta alimentazione in inverno?
Durante l’inverno è consigliabile seguire un’alimentazione stagionale varia e ricca di vitamine e minerali. Frutta e verdura di stagione, come agrumi, mele, pere e ortaggi a foglia verde, forniscono i nutrienti necessari per sostenere il sistema immunitario. Solo in caso di carenze evidenziate da esami del sangue è utile ricorrere a integratori specifici.
Altri consigli per prevenire malanni stagionali?
Penso alla vaccinazione antinfluenzale, consigliata soprattutto per chi è più esposto al freddo durante gli allenamenti. Può contribuire a ridurre la frequenza e la gravità dei sintomi influenzali. Per me, tutto ciò rientra nel pedalare per benessere e non solo per sport.
Chiaro…
Il ciclismo, anche a livelli amatoriali, è una scelta di benessere che contribuisce a uno stile di vita sano e attivo, quindi non va interrotto con l’arrivo dell’inverno. Adottare le giuste precauzioni consente di pedalare in serenità, godendo dei benefici fisici e mentali che questo sport porta, anche nei mesi più freddi.