| 17 Dicembre 2024

Eroica Caffè cambia marcia, accoglie Ivan Totaro e apre a City Life

«Quello del ciclismo e in particolare del ciclismo eroico – dice Ivan Totaro tutto d’un fiato – è un grande mondo, mi piace un sacco. Mi sto appassionando velocemente a tanti aspetti che non conoscevo e che in qualche maniera mi appartengono. La fatica, la passione, il rispetto, l’autenticità, i valori di Eroica sono tutti valori in cui mi riconosco in modo particolare. Anche se devo iniziare a mettermi in sella anche io, perché purtroppo ancora non ho avuto la possibilità di farlo».

Un nuovo partner

Ivan Totaro, discendente di una famiglia di ristoratori e a sua volta creatore della catena Hamerica’s (che ha appena venduto), ci invita a dargli del tu e racconta il suo ingresso nel mondo di Eroica Caffè (in apertura foto di Chiara Redaschi). Ne sarà socio e partner strategico. Legherà la sua visione e le sue conoscenze al favoloso mondo in bianco e nero ideato e consacrato da Giancarlo Brocci. E dal 2025 lo porterà nella milanese City Life dopo averlo testato e messo a punto a Padova. Sarà un condensato di tutto il meglio dell’esperienza Eroica: due chioschi compatti e funzionali, immersi nel verde, in cui lavoreranno dieci impiegati che offriranno non solo le specialità e l’atmosfera di Eroica Caffè, ma anche servizi ed eventi dedicati ai ciclisti e alla mobilità.

«Partiamo dal fatto che io provengo da una famiglia di ristoratori – racconta Totaro – e anni fa ho avuto l’intuizione di diventare imprenditore della ristorazione, nel senso di individuare dei processi che mi dessero la possibilità, in qualche maniera, di scalarne il business. Quindi questo è il mio background. Con Hamerica’s, il format che ho appena appena venduto, ho fatto proprio questo. Mi definisco un creativo, un sognatore, ma disciplinato. E la disciplina mi è servita per creare delle procedure di lavoro affidabili. Sicuramente l’Eroica mi ha fatto battere il cuore. Non essendo ciclista, ho potuto osservarne diverse edizioni e studiare le persone che gli girano intorno. Ho parlato con tanti ciclisti e questo mi ha fatto capire che c’era la possibilità di interpretare tutti questi valori e condensarli nel format che in questo momento è l’Eroica Caffè».

Ivan Totaro, a sinistra, e Nicola Rosin, presidente di Eroica
Ivan Totaro, a sinistra, e Nicola Rosin, presidente di Eroica
Che cosa hai apportato in questo format?

Nonostante non vivessi ancora Eroica Caffè in prima persona, perché il mio business principale era Hamerica’s, l’ho visto nascere e ho sempre detto la mia. Quello che vedete a Padova è la mia interpretazione che si è aggiunta a un locale che già c’era. E’ il mio hub di sperimentazione. Ho capito quali erano i momenti più iconici dove questo mondo si incontra e su quello ho iniziato a lavorare. Oggi la vita di Eroica Caffè inizia dalla colazione, poi l’aperitivo, il pranzo e il dopo cena. Sicuramente c’è sempre margine per migliorarsi, però diciamo che sono riuscito a quasi ingegnerizzare i vari sistemi, passatemi il termine. E’ una sorta di libro in cui io ho inserito le varie procedure. E grazie a questo i ragazzi che iniziano a lavorare da noi hanno una prima infarinatura. Poi con il necessario grado di formazione saranno in grado di gestire il punto vendita.

Hai creato dunque un format ripetibile?

Con la mia passione per la scalabilità, ho cercato di creare delle procedure sul prodotto. Oggi è davvero difficile mangiare male nei vari ristoranti, per cui quello su cui dovevamo assolutamente concentrarci era il tema dell’accoglienza, il tema del servizio, il tema di far sentire le persone a casa in un club a loro dedicato. E’ un percorso che si completa anche con la scelta delle persone. Ho cercato di prendere personale meno tecnico, al limite, ma che avesse in sé dei valori più affini all’Eroica e più affini a me.

Il successo nasce per Totaro al 50 per cento dalla qualità del cibo e poi dall’ambiente
Il successo nasce per Totaro al 50 per cento dalla qualità del cibo e poi dall’ambiente
Quindi, dando per scontata la qualità del cibo, l’ambiente fa la differenza?

Eroica riesce a catalizzare produttori e prodotti di grande qualità. Per cui secondo me la proporzione è di 50 e 50 fra qualità del cibo e ambiente. Anche se questa tendenza nella ristorazione si sposta sempre di più sull’ospitalità che sul prodotto. Per questo sono convinto che come prima cosa dobbiamo dimostrare che la cosa funziona a casa nostra, ma l’esplosione massima di questo format lo otterremo all’estero. Allora il DNA toscano, l’italianità, la sostenibilità, la bicicletta e tutto quello che gli gira intorno secondo me raggiungeranno il massimo quando saremo a New York, a Singapore, a Berlino o a Londra.

Quale rapporto c’è adesso fra Ivan Totaro e il ciclismo?

Essere un outsider mi ha aiutato, perché per me è stata tutta una novità e sono riuscito a estrapolare i momenti più iconici, cioè il momento di stare insieme. Io per assurdo pensavo che il ciclista fosse un solista, uno che si mette in bicicletta da solo e va con i suoi pensieri. In parte è così. Ho parlato anche con dei dirigenti, ma anche dei liberi professionisti che si mettono in bicicletta, pensano e mi raccontano che risolvono i problemi nella loro solitudine. Però mi sono anche reso conto che i momenti più belli sono quelli della condivisione.

Vai avanti…

Quando si ritrovano dopo aver condiviso la fatica e bevono un bicchiere di vino o una birra con la sensazione di esserselo meritato. «Ci ho dato dentro, ho pedalato e adesso mi merito quel momento di ricompensa senza troppi problemi». In questo ho trovato lo spunto per immaginarmi dei luoghi in cui possano ritrovare il loro mondo, il loro club. Ma la forbice si è allargata tantissimo e sono convinto che Eroica Caffè sarà anche il club dei non ciclisti che però si riconoscono in quello spirito. Perché nel ciclismo c’è davvero tanto. Persone che mi hanno raccontato di aver lasciato il golf per la bicicletta e io questo lo trovo estremamente interessante.

Tornare per un giorno tutti uguali, con il comune denominatore della bicicletta?

La frase iconica di Giancarlo Brocci è «La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa». Quindi la fatica, che è così demonizzata, da noi invece è valorizzata. E ho la massima stima di chi sale su una bicicletta e si mette a faticare, pur ricoprendo dei ruoli importanti, imprenditoriali, manageriali. Tanto di cappello, è un aspetto che io apprezzo molto.

Eroica Caffè aprirà a City Life Milano nel 2025 e l’ingresso di Totaro è stato salutato con sommo piacere anche da Nicola Rosin, presidente di Eroica, e dall’architetto Roberto Russo, Amministratore Delegato di SmartCityLife.

Solo nelle edizioni italiane, nel 2024 Eroica ha richiamato circa 12.500 partecipanti ed è uno degli eventi ciclistici amatoriali più importanti al mondo. La sua community conta oltre 150.000 appassionati. Sommando ad essi coloro che del ciclismo condividono la filosofia e quelli che amano i sapori dell’italianità, si capisce che, se ben condotta, l’operazione di Eroica Caffè potrebbe davvero arrivare molto lontano.

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE