| 17 Marzo 2024

L’Eroica: la crescita prosegue, fra Italia e mondo

L’Eroica è l’evento legato al ciclismo antico, al suo sapore di avventura e di romanticismo. Negli anni è cresciuto, ha raccolto sempre più consensi, arrivando ad ospitare migliaia di appassionati che, edizione dopo edizione, pedalano sulle strade polverose di Gaiole in Chianti. L’impronta classica e tradizionale è rimasta con l’evento L’Eroica, dove questa “L” fa tanta differenza, ma accanto a questo se ne sono aggiunti di nuovi, anche con nuove connotazioni legate al gravel. Non solamente in Italia, che ne conta altri quattro: Eroica Dolomiti, Eroica Montalcino, Nova Eroica Gran Sasso e Nova Eroica Prosecco Hills. La passione per il ciclismo antico ha preso tutto il mondo, arrivando in luoghi impensabili. 

Il primo evento internazionale è stato Eroica Japan, giunto al suo decimo anno (foto Polito)
Il primo evento internazionale è stato Eroica Japan, giunto al suo decimo anno (foto Polito)

Il decennale in Giappone

Livio Iacovella dell’ufficio stampa L’Eroica, ci racconta come questo evento abbia viaggiato per il mondo, arrivando in ogni angolo della Terra. 

«Il primo evento internazionale – racconta – è stato in Giappone. All’Università di Perugia, nel 2014, c’erano due professori giapponesi che hanno sentito parlare de L’Eroica. Incuriositi e interessati dalla cosa hanno voluto provare a portare un format simile nel loro Paese. La cosa divertente è che in Giappone non ci sono strade bianche come da noi, ma nere. Infatti il territorio scelto per l’evento era ai piedi del Monte Fuji, che è un vulcano. Questo ha portato ad avere delle strade nere, cosa che ci ha fatto sempre sorridere.

«E’ nato tutto così, un po’ per caso. Anche perché, bisogna dire, che nel 2014 L’Eroica non è quella che conosciamo ora. Era organizzata da quattro coppie di amici, che avevano avuto l’idea di fare questa manifestazione. L’impegno, tuttavia, era minimo, si mettevano al tavolo un mese prima del via e veniva portato avanti così».

Per organizzare una manifestazione Eroica è necessario mantenere il format (foto Tyrone Bradley)
Per organizzare una manifestazione Eroica è necessario mantenere il format (foto Tyrone Bradley)

Arrivano gli inglesi

L’anno successivo, il 2015, ci ha pensato un appassionato inglese a dare lo slancio per il secondo evento internazionale. Anche in questo caso, però, non si parlava di organizzazione, ma di proposte spontanee. 

«Nel 2015 – prosegue Iacovella nel racconto – un tour operator inglese, che portava gli appassionati a Gaiole per L’Eroica, ha voluto trapiantare l’idea in Gran Bretagna. E’ nata così L’Eroica Britannia, nella zona dello Sheffield. L’unica richiesta da parte degli organizzatori de L’Eroica era che i nuovi eventi si svolgessero comunque su strade particolari, per mantenere il format originale. In Inghilterra, infatti, le strade sono state riprese da una vecchia ferrovia. Anche per il marchio Nova Eroica, di cui vi racconterò dopo, la cosa importante è avere delle strade non asfaltate».

Tra gli eventi europei c’è anche Eroica Hispania
Tra gli eventi europei c’è anche Eroica Hispania

Da SSD a Srl

Come ha raccontato Livio Iacovella, L’Eroica è nata per volontà di quattro coppie di appassionati. Il loro intento era quello di dare vita ad un evento che facesse respirare il sapore antico del ciclismo. La società organizzatrice era una SSD (Società Sportiva Dilettantistica), nel tempo però è cresciuta l’impronta “aziendale”.

«Giancarlo Brocci, uno degli inventori de L’Eroica – racconta ancora Iacovella – organizzava il GiroBio (il vecchio Giro d’Italia U23, ora Giro Next Gen, ndr). Lo ha fatto dal 2009 al 2012. I primi due anni la manifestazione è andata bene e Brocci è riuscito a coprire le spese. Nei due anni successivi, 2011 e 2012, i debiti sono diventati troppo grandi e si è trovato costretto a vendere l’unico marchio di prestigio rimasto: L’Eroica. E’ stata così ceduta a quattro imprenditori: Nicola Rosin, Andrea Meneghelli, Barbara e Francesca Bigolin e Alberto Gnoli.

«Loro capirono subito il grande potenziale de L’Eroica e decisero di aprire a manifestazioni internazionali. Fu creato uno staff di lavoro perché si capì subito quanto nel mondo stesse crescendo il potenziale di questo evento. Le domande dall’estero erano tantissime, ricorderò sempre la battuta di uno dei soci: “Dobbiamo creare un indirizzo mail specifico per le richieste dall’estero, altrimenti non rispondiamo nemmeno”. Nel tempo l’organizzazione è diventata più stabile e ora è quella che conoscete». 

Eroica e Nova Eroica

I più attenti avranno visto come alcuni eventi siano nominati Eroica, mentre al Novi Eroica. La differenza la fa il tipo di bici che viene utilizzata. Per gli eventi Eroica le bici sono d’epoca, mentre per quelli Nova Eroica la bici è gravel. Nel frattempo l’internazionalizzazione dell’evento non si è fermata. Anzi…

«Siamo cresciuti anno dopo anno – conclude Iacovella – in Europa, oltre a quelle italiane, contiamo ben quattro manifestazioni: Eroica Hispania, Eroica Germania, Eroica Valkenburg e Nova Eroica Switzerland. Poi ci sono sei eventi negli altri Continenti: Eroica Cuba, Eroica South Africa, Eroica Japan, Eroica California, Nova Eroica South Africa e Nova Eroica California. L’evento di Cuba, rappresenta una novità, visto che lo scorso 10 febbraio si è tenuta la prima edizione.

«Ci stiamo allargando anche nell’organizzazione esterna, nel supporto. E’ nata Terra Eroica: un progetto che ha unito in percorsi permanenti quelli di Gaiole e Montalcino. Grazie a Opera Laboratori Fiorentini gestiamo l’accoglienza dei ciclisti che tutto l’anno vogliono pedalare in questi tratti. Viene disegnato il percorso e fornito ogni genere di supporto. Per l’estero questo servizio ancora non esiste ma prevediamo di averlo, stiamo crescendo gradatamente ma non ci poniamo limiti».

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