| 19 Gennaio 2025

Il Giro e la ricostruzione: i pensieri del Senatore Castelli

Un post su Facebook del 14 gennaio. Così Guido Castelli – 59 anni, Senatore della Repubblica, Commissario straordinario alla ricostruzione per il sisma del Centro Italia del 2016 e ciclista praticante – ha celebrato il passaggio del Giro d’Italia nei territori di sua pertinenza.

«Da appassionato di ruote fine – scrive Castelli, nella foto di apertura – sono felice che l’Appennino Centrale torni a vestirsi di rosa anche in questo 2025. Era una notizia attesa da tanti appassionati e adesso c’è la certezza: anche quest’anno il Giro d’Italia farà tappa nei nostri territori per la tappa numero otto del prossimo 17 maggio. La frazione Giulianova-Castelraimondo partirà dall’Abruzzo e, dopo essersi lasciata alle spalle il teramano, toccherà le provincie di Ascoli Piceno e di Macerata. Amandola, Comunanza, Sarnano, Bolognola, Muccia, Pioraco, Matelica sono alcune delle località che saranno attraversate dalla carovana rosa nel corso di una tappa che si preannuncia spettacolare. Con 197 chilometri da macinare e ben tre gran premi della montagna a Sassotetto, Montelago e Gagliole. La nostra rinascita e questo evento hanno molto in comune. Tanta salita e fatica, con la voglia di non mollare mai e di aggredire i tornanti che portano fin sulla cima».

Può davvero il ciclismo riportare interesse su quelle aree dimenticate e a distanza di nove anni ancora ferite? In che modo il Giro d’Italia può diventare traino per il cicloturismo? Ci siamo rivolti direttamente al Senatore, per avere la sua opinione di uomo politico e di appassionato di ciclismo. Prima di approdare al Senato, Castelli è stato sindaco di Ascoli Piceno e poi Assessore della Regione Marche.

L’8ª tappa del Giro, Giulianova-Castelraimondo, attraverserà l’area del sisma 2016
L’8ª tappa del Giro, Giulianova-Castelraimondo, attraverserà l’area del sisma 2016
Il Giro d’Italia arriva nelle Marche e lei ha visto subito un aggancio alla rinascita.

Esattamente e devo dire che non era solo una valutazione occasionale, ma in realtà l’abbiamo anche un po’ studiata con Renzo Marinelli, un mio ex collega del Consiglio Regionale delle Marche, che è proprio di Castel Raimondo. L’esperienza della Tirreno-Adriatico ci ha fatto capire quanto il Giro possa far bene anche a questi territori. Con la tappa di Castelraimondo completiamo un trittico. Il Giro era già arrivato ad Ascoli, con la tappa di San Giacomo, e da lì abbiamo investito finanziando il restyling della stazione sciistica. Poi c’è stata tutta la stagione dell’Abruzzo, in altre zone sismiche. Mentre la prossima tappa di Castelraimondo attraverserà tutto il cratere dei Sibillini.

Quanto è rimasto del Castelli cicloturista nel Castelli Senatore? Pedala ancora su quelle strade?

Sono tornato più di una volta su quelle strade, però ammetto di aver dovuto sposare l’uso di una e-bike, che anzi mi ha consentito di comprendere meglio alcuni aspetti del mio ruolo. Abbiamo ulteriormente investito sulla mobilità dolce, abbiamo finanziato dei progetti outdoor molto importanti nelle Marche. Abbiamo completato e strutturato dei cammini, che hanno impegnato qualcosa come 48 milioni di euro nelle quattro regioni interessate. L’idea è proprio quella di partire dai cammini che sono pensati per chi va a piedi e di renderli praticabili anche per i ciclisti. Uno di questi è sicuramente il Cammino dei Cappuccini, che va da Fossombrone fino ad Ascoli Piceno, che per l’appunto è già pensato nella doppia versione.

Perché puntare sui cammini?

Credo molto dell’escursionismo, sarebbe bello che questi cammini non venissero ignorati. Abbiamo finanziato anche il Cammino Francescano della marca da Assisi ad Ascoli. C’è anche il Cammino delle Terre Mutate, che va da Fabriano all’Aquila. Per non parlare del recupero della tratta ferroviaria Spoleto-Norcia, frequentata dai biker in misura abbondante. Lo abbiamo fatto con la Fondazione delle Ferrovie, che cura proprio le ferrovie storiche e sta facendo cose molto importanti.

Il Giro d’Italia del 2021 transitò nei luoghi del terremoto: qui la maglia rosa a Borgo d’Arquata
Il Giro d’Italia del 2021 transitò nei luoghi del terremoto: qui la maglia rosa a Borgo d’Arquata
Questi percorsi hanno una ricaduta sul territorio?

C’è una tendenza molto interessante anche verso la professionalizzazione dei tour operator, che propongono in maniera molto significativa dei percorsi con guide, in collaborazione anche con gli affittacamere. Anche dal punto di vista del fare impresa, registriamo una sempre maggiore attenzione verso chi frequenta questi Cammini. Ci sono aziende sul territorio che si stanno specializzando in questa direzione.

Come va avanti la ricostruzione nell’area del cratere? La sensazione è che ci siano velocità molto diverse…

Le diverse velocità ci sono, perché i luoghi più distrutti sono quelli che richiedono tempi più lunghi. Siamo riusciti a imprimere un cambio di passo che nel 2024 ci ha permesso di liquidare spese per un miliardo e mezzo alle imprese. La mia attenzione, la mia preoccupazione maggiore è su Amatrice, perché effettivamente ha avuto un’area di devastazione enorme. In più il grosso problema iniziale è che ad Amatrice c’è stata una falsa partenza ed è collassata la comunità.

Cosa può dirci della zona di Arquata?

Ho sbloccato le autorizzazioni che erano ferme e abbiamo indetto una gara per circa 60 milioni di euro per rifare le fondazioni. Il centro di Arquata è scoppiato, è letteralmente sprofondato. E allora abbiamo fatto una gara internazionale che spero sarà aggiudicata per giugno per poter rifare la fondazione di Arquata, che si baserà su un sistema di isolatori e tiranti, che ne farà il luogo più sicuro al mondo. Abbiamo presentato il progetto anche al Congresso Mondiale di Ingegneria Sismica di Milano, in modo che la ricostruzione consenta anche di fare innovazione. Per il resto…

Il Senatore Castelli, classe 1965, è il Commissario straordinario per la ricostruzione nel Centro Italia
Il Senatore Castelli, classe 1965, è il Commissario straordinario per la ricostruzione nel Centro Italia

Dica pure.

La ricostruzione di Castelluccio è già partita e il cambio di passo si vede anche nei centri di Rieti, Ascoli Piceno e Tolentino. Camerino è un po’ indietro per la necessità di coordinare gli interventi privati con quelli pubblici, che ha richiesto un’ordinanza specifica. L’Università ha riaperto i suoi uffici nel centro storico e spero che entro quest’anno si vedranno anche altre gru. E come ultima cosa, abbiamo appena riaperto i cavalcavia della via Salaria, che ha reso anche a me la vita più semplice nel ritorno da Roma ad Ascoli.

Come fa per andare in bici quando è a Roma?

Ho appena comprato una gravel e cercherò di capire, come mi hanno detto, come usarla nelle ciclabili e nei parchi cittadini. Senza dover trovare chissà quale condizione, ma per tenermi in forma. La bicicletta resta il mio passatempo preferito.

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