Norcia, i Sibillini e l’alta Valnerina hanno ospitato domenica scorsa la sesta edizione de La Mezza 300, un evento cicloturistico a cavallo tra Umbria e Marche. Organizzata dall’Asd Sempre Sui Pedali, con il presidente Vladimiro Volpi in prima linea, la manifestazione ha registrato un record di partecipanti: oltre 400 ciclisti provenienti da tutta Italia e qualcuno persino dalla Svizzera.
Dalle ceneri del terremoto
Perché La Mezza 300? Ce lo spiega proprio Volpi: «L’idea è nata otto anni fa, subito dopo il terremoto del 2016, con l’obiettivo di portare solidarietà ai territori colpiti. Inizialmente era una corsa di 300 chilometri che collegava Perugia a Norcia. Poi, due anni dopo, abbiamo deciso di concentrarci solo su Norcia e i suoi dintorni, dimezzando il percorso e creando, appunto, La Mezza 300».
Oggi, l’evento è diventato un appuntamento fisso per gli appassionati delle due ruote, ma anche un’occasione per valorizzare un territorio ancora in ricostruzione. «Norcia è stata segnata dal sisma e molti hanno paura che manchino strutture ricettive – spiega Volpi – Ma il Comune ci sostiene tantissimo: l’assessore allo sport, quello alla cultura e il consigliere alla ricostruzione Gianni Coccia vedono in questa manifestazione un modo per riportare turismo e speranza».
La Fioritura di Castelluccio
Il percorso, sempre spettacolare, ha regalato ai partecipanti panorami unici. La Piana di Castelluccio, con la sua fioritura quasi al culmine, è stata una delle tappe più emozionanti. «I colori erano splendidi, quasi al massimo – conferma Volpi – Quando i ciclisti hanno raggiunto il valico prima del Piano, molti sono rimasti a bocca aperta».
Il tracciato, suddiviso in lungo (114 chilometri e 2.600 metri di dislivello) e corto (88 chilometri e 1.900 metri di dislivello), ha toccato Forca Canapine, Castelluccio, Ussita (solo il lungo), Visso e Preci, immergendo i partecipanti in un paesaggio unico. «Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti, soprattutto da chi non conosceva questi luoghi – dice Volpi -. Ci hanno proprio detto: “Qui avete un valore aggiunto incredibile”».
I partecipanti… coccolati
A fare la differenza è stata anche l’attenzione all’organizzazione: ristori ben forniti, servizio fotografico gratuito e navette per le docce. «Vogliamo che chi partecipa si senta coccolato – sottolinea l’organizzatore – e, soprattutto, vogliamo far conoscere questo territorio».
La chiusura al traffico durante il periodo della fioritura ha contribuito a rendere l’esperienza ancora più piacevole. «Le auto non potevano fermarsi, quindi c’era pochissimo traffico. Un vantaggio per noi, ma anche un modo per preservare la sicurezza e la bellezza del luogo».
Il futuro di Norcia e la ricostruzione
Nonostante i progressi, la strada per la piena rinascita è ancora lunga. «Entro il 2026 (a dieci anni dal sisma, ndr) dovrebbero essere pronti la Basilica di San Benedetto e il Municipio – dice Volpi – Ma a Castelluccio i lavori sono più complessi: serviranno ancora anni. Quantomeno il “Deltaplano” (una struttura che ospita le attività di ristorazione e souvenir posta poco prima del borgo, ndr) ha consentito agli abitanti di continuare ad avere un lavoro. Ma tutti i giorni essi fanno la spola con Norcia, salgono e scendono dall’altopiano perché lassù il paese è inagibile».
Intanto, la Mezza 300 continua a crescere, e l’Asd Sempre Sui Pedali allarga i propri orizzonti. «Siamo parte del circuito cicloturistico Terre d’Etruria, con altre otto tappe in giro per l’Umbria e la Toscana – ricorda Volpi -. E a novembre organizzeremo la Festa dello Sport, un momento di condivisione in cui inviteremo le società sportive a parlare dei propri eventi».