| 8 Dicembre 2024

La mobilità dolce, per Manfredi il fondamento della nuova Napoli

Non c’è solo Padova. Se la città veneta è al primo posto secondo più classifiche chiamate a misurare la sua mobilità sostenibile, ci sono anche altre realtà che si stanno mettendo in evidenza e l’ultima edizione degli Urban Award, uno dei principali riconoscimenti in tal senso, ha evidenziato i grandi passi in avanti che sta compiendo una realtà come Napoli. Parliamoci chiaro, se si pensa alla ciclabilità e ai suoi esempi meritori, inizialmente non si penserebbe certo alla città partenopea, ma qui entriamo nel campo dei pregiudizi che il Comune di Napoli sta combattendo con i fatti.

Il Sindaco Gaetano Manfredi, in carica dall’ottobre 2021, è anche presidente dell’Anci (foto Repubblica)
Il Sindaco Gaetano Manfredi, in carica dall’ottobre 2021, è anche presidente dell’Anci (foto Repubblica)

E’ un fatto il progetto “Adotta una Ciclabile” che il Sindaco Gaetano Manfredi sta portando avanti con forza, conscio che si tratta di un forte investimento d’immagine. Un’idea che il Primo Cittadino vive in prima persona, mettendoci la faccia, proprio per dimostrare che la sua città ha molto da dire e da mostrare, anche in un ambito non consueto come quello ciclistico.

Il progetto “Adotta una Ciclabile” quando è stato varato?

Il progetto è un atto di mecenatismo promosso dalla compagnia aerea olandese KLM. Il Comune di Napoli ha aderito – alla fine del 2023 – per la possibilità di effettuare la manutenzione delle piste ciclabili già realizzate, oltre la previsione di ulteriori tratti ciclabili con i fondi del PNRR. È un passo in avanti molto significativo perché permette di mettere in sicurezza, coadiuvando gli obiettivi dell’Amministrazione – nello specifico con l’intervento dell’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza – e l’intervento dei privati, ampi tratti destinati alla mobilità dolce.

Il progetto Adotta una Ciclabile è stato varato lo scorso anno ed è legato alle piste già esistenti (foto Parlato)
Il progetto Adotta una Ciclabile è stato varato lo scorso anno ed è legato alle piste già esistenti (foto Parlato)
In che cosa consiste nella fattispecie?

Innanzitutto la sistemazione del fondo e della segnaletica orizzontale e verticale. Parliamo di un’area densamente abitata e strategica dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi, il tratto che da via Nuova Agnano arriva a piazzale Tecchio, tra l’Università Federico II, le stazioni della Cumana e la Mostra d’Oltremare. È un lavoro molto importante sia per la sicurezza di chi predilige gli spostamenti in bicicletta, sia per il rafforzamento dell’intera rete ciclabile cittadina.

Allarghiamo il discorso. Dal punto di vista della ciclabilità, quanto si è evoluta Napoli negli ultimi anni e che cosa si è fatto in termini di sicurezza per coloro che utilizzano la bici in città?

L’Amministrazione ha avviato un lavoro profondo in questa direzione. Credo che la situazione sia migliorata dal punto di vista della previsione e degli obiettivi futuri. L’idea, cioè, di ampliare la rete ciclabile cittadina realizzando nuove piste nell’area Est, Nord e Ovest della città, ma anche la riqualificazione del manto stradale per la creazione di nuovi tratti destinati alla mobilità in bicicletta. Anche il servizio di bike sharing è parte di questo percorso: vogliamo offrire alla cittadinanza un’ampia rete di servizi di trasporto per disincentivare l’utilizzo dell’automobile. Dal punto di vista della sicurezza, come dicevo, la manutenzione è un aspetto fondamentale e la buona realizzazione tecnica dei lavori rende l’utilizzo della bicicletta una scelta percorribile e, soprattutto, sicura.

Le caratteristiche urbanistiche della città sono un ostacolo per la mobilità su due ruote (foto Cyclinside)
Le caratteristiche urbanistiche della città sono un ostacolo per la mobilità su due ruote (foto Cyclinside)
C’è stato negli ultimi tempi un incremento nell’uso della bici come mezzo di spostamento da parte dei cittadini e che cosa viene fatto per incentivarlo?

C’è sicuramente una maggiore e diffusa consapevolezza rispetto alle scelte sostenibili di trasporto. L’Amministrazione sta lavorando con grande impegno per fornire alla cittadinanza una reale integrazione tra servizi differenti. La mobilità dolce è un’opzione che cerchiamo di incentivare con l’aumento dell’offerta, ma allo stesso tempo è importante procedere sul fronte del trasporto sotterraneo e metropolitano, per rendere le strade meno trafficate e permetterci di intervenire sulla creazione di nuove piste ciclabili dove prima c’era il passaggio delle automobili. Noi ci stiamo muovendo anche attraverso nuove idee.

Quali?

Il progetto del Pnrr MaaS4Naples è un’ulteriore iniziativa in tal senso. La sperimentazione parte dall’idea di un sistema integrato, un’unica piattaforma digitale, attraverso cui è possibile pianificare il proprio viaggio integrando più sistemi di trasporto. È un altro modo per innovare, migliorare e rendere più accessibile la mobilità cittadina.

La città partenopea ha ospitato una delle tappe del Giro d’Italia 2024
La città partenopea ha ospitato una delle tappe del Giro d’Italia 2024
Napoli è una città particolare, dove i quartieri sono quasi città a sé stanti. A livello ciclabile sono tutti allo stesso livello?

Napoli è una città molto complessa e ricca di centri. Sicuramente in alcune zone ci sono delle difficoltà pratiche, legate alla conformazione del tessuto urbano, che rallentano l’implementazione di piste ciclabili. L’Amministrazione sta lavorando nell’ottica di una mobilità inclusiva, ma non è un percorso a breve termine. Alcuni passi in avanti sono stati fatti: l’ampliamento dei tratti ciclabili anche nelle zone più periferiche, la copertura con il servizio di bike sharing di altre aree della città, l’acquisto di autobus urbani ad emissioni zero con alimentazione elettrica.

Considerando Napoli come uno dei principali approdi turistici italiani, che impatto ha il cicloturismo in città e nel territorio?

Napoli è una città sempre più al centro degli itinerari turistici nazionali e internazionali. È ricca di bellezze paesaggistiche e naturalistiche e il cicloturismo può essere un asset di grande interesse. Il Giro d’Italia ha dimostrato le possibilità della città, come accaduto nell’ultima edizione, e ha consolidato la capacità organizzativa e lo sforzo fatto per portare, in luoghi mozzafiato, una manifestazione sportiva di grande caratura. Questo ha generato un notevole interesse per turisti e appassionati di ciclismo. La strada è lunga, ma è possibile migliorare e intervenire concretamente.

La costruzione di piste ciclabili passa anche per il rilancio del bike sharing, per ora ancora marginale
La costruzione di piste ciclabili passa anche per il rilancio del bike sharing, per ora ancora marginale
Napoli ha conquistato il terzo posto agli Urban Award come città italiana tra le più virtuose nella mobilità sostenibile, che cosa rappresenta questo per la vostra amministrazione?

È stato il riconoscimento del lavoro fatto dall’Amministrazione in questi anni. È una grande soddisfazione, ma anche una grande responsabilità che ci invita a continuare in questa direzione. Stiamo investendo sulla mobilità sin dall’inizio, nella convinzione che il diritto alla mobilità è essenziale. Siamo intervenuti sul trasporto pubblico, abbiamo portato avanti i lavori per l’apertura di nuove stazioni metropolitane, abbiamo inaugurato la Linea 6, coprendo un altro tratto strategico della città, abbiamo lavorato per l’estensione della ciclabilità in aree molto importanti del territorio. Abbiamo ragionato in termini di mobilità sostenibile e avviato delle sperimentazioni necessarie per le esigenze della collettività, aperti al confronto con privati e cittadini nella convinzione dell’importanza della collaborazione di tutte le parti coinvolte. A noi il compito di continuare in questa direzione.

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