La sicurezza e l’assistenza ai ciclisti è uno degli argomenti che dovrebbe destare sicuramente più interesse di quanto lo fa ora. I recenti avvenimenti ci fanno spalancare gli occhi su quelle che sono le problematiche della strada. Ogni utente cerca il proprio spazio, anche a costo di invadere e schiacciare quello dell’altro, a farne le spese sono i più “deboli”: ciclisti e pedoni. La chiave dovrebbe essere la prevenzione, che però è in mano a soggetti non sempre intenzionati a vedere la serratura e quindi aprire il problema e il dibattito.
A noi, che la strada la viviamo e frequentiamo ogni giorno con le nostre bici, di qualsiasi aspetto e forma, non resta che la via della tutela sperando di adoperarla il meno possibile.
Assistenza totale
Da questo punto di vista sono tanti i soggetti che cercano di esercitare le loro funzioni, per fare in modo che gli utenti “deboli” della strada non si trovino soli nella loro battaglia. ZeroSbatti è una delle realtà esistenti, la conosciamo e ve l’abbiamo presentata in diversi modi. Quello che ci ha stupito e solleticato la nostra curiosità è l’accordo raggiunto con Specialized Italia.
«Avevamo intenzione di offrire un servizio – dice Paolo Mauri, Marketing Manager di Specialized Italia – che potesse essere utile per i nostri clienti. Dal lato della prevenzione non possiamo fare molto, come azienda abbiamo un’influenza ridotta sui soggetti che occupano i tavoli di lavoro. Ci sono delle associazioni che in qualche modo possono farsi ascoltare, ma anche in questo caso la strada è tortuosa. Tra loro c’è ZeroSbatti, associazione no profit creata da avvocati che offrono un servizio di assistenza legale per chi subisce un incidente stradale (riservato a ciclisti e motociclisti, ndr)».
In cosa consiste?
ZeroSbatti offre il servizio di tutela, noi lo includiamo nell’acquisto. In pratica per ogni bicicletta venduta Specialized Italia regala l’iscrizione annuale a ZeroSbatti. Si tratta di un modo per essere più vicini ai ciclisti. Inizialmente eravamo un po’ dubbiosi.
Come mai?
Perché un’azienda che produce e vende biciclette che include nell’acquisto un servizio di tutela dagli incidenti non ci sembrava una mossa giusta al 100 per cento. Alla fine sarebbe come ammettere al cliente che sta comprando un mezzo pericoloso, sul quale rischia di subire degli infortuni.
Brutto da dire, ma è così…
Nel nostro piccolo abbiamo voluto dare una mano ai ciclisti e fare in modo che venissero a conoscenza di un servizio che comunque può sempre essere utile. Si tratta anche di un aspetto educativo, permettendo a ZeroSbatti di fare una comunicazione a 360 gradi.
Dei clienti che hanno acquistato le bici nell’ultimo periodo in quanti conoscevano già il servizio?
Molti, ma questo perché la comunicazione di ZeroSbatti è intensa e su diversi ambiti. Collaborano con tanti ambassador, tra cui ex ciclisti professionisti e gente conosciuta. Magari gli iscritti sono meno del previsto, questo può essere anche dovuto a un fattore di dire: «Tanto non mi succede». Avere questo servizio incluso nell’acquisto della bici toglie pensieri e un passaggio intermedio da fare.
C’è tanta comunicazione a riguardo?
Sì. Organizzano molti dibattiti, l’ultimo proprio al Tribunale di Milano. Loro sono i soggetti che hanno la forza e la capacità di sedersi ai tavoli delle istituzioni portando e affrontando il problema. Supportarli prendendo in carico noi il pagamento.
Come funziona?
Ogni cliente, al momento dell’acquisto, riceverà una cartolina dotata di QR code che permette di registrarsi facilmente online. Una volta inseriti i dati richiesti e il numero di serie del prodotto, l’accesso al servizio sarà immediato.
